IL CASO LUCCHINI A BRUXELLES

La Lucchini di Piombino

La Lucchini di Piombino

Piombino (LI) – Il caso Piombino approda in Europa. L’assessore per le attività produttive, lavoro e formazione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini, si è incontrato oggi a Bruxelles con i responsabili del piano acciaio dello staff di Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario europeo responsabile per le imprese. Facevano parte della delegazione toscana anche il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, l’assessore alla programmazione della Provincia di Livorno Piero Nocchi e Mirco Lami, responsabile europeo per la siderurgia della Fiom Cgil.

Obiettivo della riunione, informare il vicepresidente Tajani sulla situazione di grave crisi che ha colpito il settore e, con questo, l’area di Piombino ed esaminare alcune ipotesi di sostegno, attraverso gli strumenti dell’Unione europea.

«Piombino è strategico per la siderurgia nazionale – ha dichiarato l’assessore Simoncini – visto che è il secondo polo siderurgico del paese e il primo per quanto riguarda i prodotti lunghi (rotaie e vergella), conta 4500 addetti, tra diretti e indiretti e 3 grandi aziende multinazionali tra le prime al mondo: Arcelor Mittal, Tenaris Dalmine e Lucchini Spa. Oggi siamo in un passaggio difficile, a causa dei problemi più generali della siderurgia e, in particolare, di quelli del gruppo Lucchini».

«Vista la discussione a livello europeo sul piano acciaio – ha aggiunto l’assessore – abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulle specificità di Piombino, in primo luogo per la salvaguardia dei suoi volumi produttivi. In secondo luogo, abbiamo chiesto interventi che possano garantire il mantenimento del ciclo continuo. Per questo abbiamo chiesto la possibilità di accedere al sostegno di strumenti comunitari, come l’apertura del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) al settore siderurgico, anche visto l’utilizzo, in questa fase, di ammortizzatori sociali; o ancora come la possibilità di utilizzare anche il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), in particolare per interventi innovativi volti a garantire l’uso del gas per il ciclo continuo, secondo la tecnologia Finex (dal carbone al gas). Inoltre abbiamo sottolineato l’esigenza di interventi che abbattano i costi energetici per le aziende siderurgiche».

La riunione di oggi a Bruxelles è servita anche a preparare il prossimo incontro con il vice presidente Tajani. «Abbiamo chiesto a Tajani di venire a Piombino, per fare un approfondimento diretto sul posto» ha detto l’assessore Simoncini.

Lo staff del vicepresidente della Commissione europea ha preso atto delle richieste, sottolineando che potranno essere accolte nell’ambito del piano acciaio e ha manifestato inoltre la disponibilità a concordare la presenza del vicepresidente in Toscana. L’incontro di oggi si inserisce in un contesto più ampio, che vede Regione Toscana e istituzioni locali al lavoro da tempo, a fianco delle organizzazioni sindacali, per il rilancio di Piombino e della Lucchini. Un impegno che è sfociato nel riconoscimento,da parte del governo nazionale,di Piombino come area di crisi complessa. «Ci attiveremo, prossimamente – ha annunciato ancora Simoncini – anche con il Parlamento europeo, attraverso gli eurodeputati toscani, per definire un pacchetto di interventi con azioni incisive sui poli siderurgici».

«Quello che è emerso è che le nostre vicende sono perfettamente in linea con le questioni di fondo della siderurgia europea. I temi di cui si sta occupando la Comunità europea, energia, competitività, innovazione e ambientalizzazione della siderurgia, ristrutturazioni e interventi di sostegno, sono tutti temi coerenti con la nostra area – afferma il sindaco al termine dell’incontro – Quello di cui si è parlato in particolare, rammentando il decreto che inserisce Piombino fra le aree a crisi complessa, è come le nostre questioni possano essere oggetto di strumentazione comunitaria con riferimento ai fondi di finanziamento europei. Il nostro obiettivo – ha spiegato il sindaco – è quello di non arretrare nella tutela dell’occupazione ma rilanciando sul terreno dell’innovazione di processo e di prodotto e della competitività, senza mettere in campo una difesa conservativa. In pratica, abbiamo proposto una soluzione tecnologica che conservi il ciclo integrale e riduca l’emissione di CO2 diminuendo l’utilizzo del carbone da sostituire principalmente con il gas. Esistono tecnologie di questo tipo non ancora impiantate in Europa, denominate Finex, che rappresentano un elemento di innovazione tecnologica interessante.  L’obiettivo è quello di rilanciare il polo industriale piombinese verso un minor impatto ambientale e un maggior gradiente produttivo. Questo consentirebbe di qualificare l’area a caldo riducendo la dipendenza da materie prime come il carbone. La Comunità europea deciderà se determinate opzioni possono essere sostenute da aiuti pubblici. La discussione è stata pertanto molto seria ed è servita anche per invitare il vicepresidente Tajani ad un passaggio su Piombino per una presa diretta del territorio. Un’occasione pertanto molto opportuna per segnalare una questione come la nostra che va certamente collocata su rango europeo».

«Da non dimenticare inoltre – evidenzia Anselmi – che Piombino è l’unico sito italiano dove si producono rotaie per le ferrovie ad alta velocità e ciò rappresenta un questione europea. Si tratta di un elemento molto importante a difesa di una produzione strategica di prestigio. Noi non vogliamo ripiegare e arretrare rispetto all’occupazione ma rilanciamo con l’innovazione. Concetti europei che fanno parte dei documenti preparatori della Commissione».

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Manciulli (PD) intanto fa il punto della situazione con il nuovo segretario Guglielmo Epifani

«La crisi del polo siderurgico di Piombino deve essere centrale nell’agenda del Governo. Con il segretario Epifani faremo il punto sull’azione politica e di governo nazionale ed europeo per rilanciare questo settore produttivo, strategico in un paese industriale che voglia definirsi tale. Anche perché se non si rilancia la siderurgia le ripercussioni in Italia ci saranno anche in altri settori come la meccanica».

Così il deputato e segretario regionale Andrea Manciulli dopo che a margine della riunione di ieri del gruppo parlamentare Pd a Roma il segretario del Partito Democratico Guglielmo Epifani è stato interessato sull’attuale quadro della situazione piombinese.

«Il Partito Democratico si adopererà per un impegno diretto del ministro Zanonato su questa emergenza e incertezza che da anni il nostro territorio vive. Sinergie con l’Ilva di Taranto, politiche per l’abbattimento dei costi energetici, investimenti per ricerca e innovazione e politiche commerciali che facciano ‘sistema’ per il prodotto-acciaio nazionale: passa da qui la strada per rimettere in moto il polo siderurgico di Piombino. E sono questioni in cui e’centrale il ruolo del governo. Le scadenze sono imminenti e noi siamo e saremo coi lavoratori finchè la vicenda non avrà uno sbocco positivo» conclude Manciulli.

 

Scritto da il 23.5.2013. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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