PIOMBINO: VOGLIAMO DAVVERO “CACCIARE” I REVISORI?
Piombino (LI) – È giusto “cacciare” i nuovi revisori dei conti che hanno bocciato il Bilancio consuntivo 2012 del Comune? È questa la domanda che si stanno ponendo i cittadini piombinesi in questi giorni sulla base di quanto letto recentemente su questa e altre testate locali.
La materia però è complessa, non si conoscono chiaramente i ruoli, alcuni non sanno neanche chi sono e cosa fanno i revisori dei conti, e quindi anche capire chi potrebbe aver ragione non è una questione semplice per l’uomo della strada. Quello che è certo è che i revisori hanno espresso parere negativo sul bilancio 2012 del Comune e la seconda commissione consiliare non ha digerito questa scelta, in particolare la mancata partecipazione di questi alla seduta: per questo vuole “cacciarli”. Per questo è già pronto un atto specifico (che si può leggere integralmente a questo indirizzo) redatto dal Segretario Generale Dott.ssa Maria Luisa Massai e inviato a tutti i consiglieri comunali.
Cerchiamo allora di capirci qualcosa di più.
Un comunicato ufficiale del Comune di Piombino del 21 dicembre 2012 può chiarirci le idee: «Approvata questa mattina in Consiglio comunale la delibera di nomina dei nuovi revisori dei conti per il Comune di Piombino, secondo il nuovo sistema del sorteggio introdotto dalla legge 148 del 2011 che ha modificato completamente il sistema di nomina, affidando la gestione alle Prefetture, per scegliere i revisori contabili degli enti locali da un elenco istituito presso il Ministero dell’Interno. I nuovi revisori che rimarranno in carica per i prossimi tre anni sono Antonella Giovannetti di Quarrata, in qualità di presidente, Alessandro Nacci di San Miniato e Giuseppe Vanni di Montopoli Valdarno estratti dalla sezione regionale dell’elenco ministeriale.
L’incarico al precedente organo di revisione economico-finanziario, formato da Enrico Pecchia, Pasquina Corsi e Sergio Ballati (tutti e tre commercialisti di Piombino, ndr.), era scaduto infatti il 27 ottobre 2012. […]
Molto stringenti i requisiti per far parte di tale elenco (4.146 nominativi totali, di cui 228 per la Toscana): è necessario essere iscritti nel registro dei revisori legali o all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, aver maturato un’adeguata esperienza nella gestione economica e finanziaria degli enti locali e aver frequentato master di formazione ad hoc. […]
Prima che fosse introdotto il meccanismo di estrazione, erano i consigli comunali e provinciali a designare i revisori dei conti. La legge 148 del 2011 ha puntato a rafforzare la posizione di autonomia e la professionalità di questi esperti, sempre più protagonisti all’interno delle amministrazioni locali per il ruolo complesso e delicato che sono chiamati a svolgere».
Quest’ultima frase però si scontra palesemente con tutto quello che è successo dopo. Questi tre esperti, che si incontrano per la prima volta il 25 gennaio di questo anno, iniziano ad analizzare il bilancio consuntivo 2012 del Comune e lo bocciano pesantemente. Concludono così: « […] in considerazione delle osservazioni e dei rilievi evidenziati nella relazione, sopratutto con riguardo ai paragrafi concernenti i residui, l’indebitamento ed il Patto di stabilità interno, esprime all’unanimità parere non favorevole per l’approvazione del rendiconto […]».
Si è riunita quindi la seconda commissione per ascoltare le indicazioni del ragioniere capo del Comune, Nicola Monteleone che, in quasi due ore, ha ribattuto punto su punto, riga su riga le considerazioni del Collegio dei controllori. Uno dei sindaci revisori, Giuseppe Vanni, che era presente all’incontro, ha invece ribadito come, nell’ultimo atto della Patrimoniale, sia evidente il caso di un acquisto immobiliare a fronte di un indebitamento. Per avere un’idea ancora più chiara la seconda commissione, presieduta da Alessandro Fulcheris (PDL), ha deciso quindi di riunirsi ancora una volta alla presenza del collegio dei sindaci revisori, con la volontà di ascoltare i dettagli dell’altra campana, dopo la relazione di del ragioniere capo.
I revisori, per chiarire pubblicamente e ribattere alle osservazioni del ragioniere capo, preparano una nuova dettagliata relazione, depositata il 9 maggio scorso, con richiesta di pubblicazione nel successivo Consiglio del 13 maggio. Il presidente del Consiglio comunale non ritiene però di dare lettura alla relazione sulle gravi irregolarità riscontrate, rimandando alla successiva riunione della seconda commissione il problema. A questo punto i revisori reputano inutile ogni ulteriore spiegazione, inviano un secondo comunicato informando che tutti gli atti sono stati inviati alla Corte dei Conti per la verifica delle attestazioni riportate, e che reputano di scarsa utilità la loro presenza nel successivo incontro della 2° commissione.
Poi aggiungono una frase sibillina: « […] gli organi politici del Comune non hanno potere disciplinare nei confronti dei revisori, ma solo potere di revoca». Qualcuno ha forse fatto pressioni sui revisori affinché chiudessero non uno, ma tutti e due gli occhi?
Fatto sta, comunque, che la decisione ultima sul caso spetterà alla Corte dei Conti, il cui pronunciamento finale avverrà entro la fine dell’anno. Semmai il collegio dei controllori avesse ragione, per l’ente locale si preannuncerebbe un 2014 davvero nero: tra l’altro impossibilità ad attivare mutui, restituzione degli importi eccedenti i limiti del patto, stop a ogni tipo di assunzione anche temporanea, tagli delle indennità di sindaco e amministratori.
Giuseppe Trinchini
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Riportiamo integralmente il commento del consigliere UDC Luigi Coppola.
COPPOLA (UDC): «LA VICENDA DEI REVISORI METTE IN DIFFICOLTA’ LA POLITICA”
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
«Le gravi irregolarità rilevate dal collegio dei revisori dei conti in merito al rendiconto 2012 ha un aspetto fortemente tecnico che mette in difficoltà la politica la quale ha bisogno di precisi e definitivi chiarimenti per comprendere in modo approfondito la questione. Vi sono aspetti di pura contabilità che devono essere giudicati dall’organo giurisdizionale competente il quale si pronuncerà in merito. La diatriba che sollevatasi nei confronti del collegio dei revisori dei conti è alquanto impropria, in effetti il loro compito è preciso e determinato dalle norme in materia, di fatto sono un organo terzo con competenze di controllo che deve attenersi a tale funzione.
Oltretutto ricordiamo che ora la nomina dei revisori viene effettuata dalla Prefettura tramite sorteggio e non più con diretta indicazione dell’amministrazione, pertanto eventuali ed immediati provvedimenti di revoca, che sembrano ventilarsi, sarebbero un atto improvvido e pericoloso. Se costoro hanno avuto atteggiamenti poco consoni alla correttezza istituzionale è ovvio che possano sollevarsi polemiche ed anche eventuali provvedimenti, però è anche vero che il loro rifiuto a presentarsi in una commissione consiliare alla quale sono stati invitati “impropriamente” i loro predecessori del precedente collegio decaduto lo scorso ottobre, il ragioniere capo, l’assessore al bilancio ed il Presidente della società patrimoniale ha assunto il chiaro sapore di processo consiglio 2012.
Sarebbe stato preferibile, visto che con assessori e ragioniere capo i consiglieri hanno rapporti continuativi, che l’incontro fosse unicamente fra membri di commissione e revisori, in questo modo è possibile che costoro avrebbero ritenuto di partecipare nel pieno rispetto dei loro obblighi permettendo ad un organo istituzionale di entrare pienamente nel merito della questione. In effetti, pur comprendendo l’animosità che tale situazione sta provocando è opportuno evitare inutili e pretestuosi scontri, al momento l’unica cosa da fare è aspettare il pronunciamento della Corte dei Conti, dopodiché potranno essere intraprese tutte le azioni che saranno ritenute opportune.
Noi confidiamo che non sia riscontrate anomalie e che tutto sia certificato positivamente, come ampiamente confermato dagli uffici tecnici comunali, in modo che l’amministrazione non incorra in pesanti sanzioni, qualora ciò non avvenisse ed a fronte di una revoca preventiva dei revisori, opportunamente si creerebbe una situazione pericolosa sotto il profilo della credibilità e le conseguenze sarebbero pesantissime».
Luigi Coppola
Il Re è nudo, ma guai a contraddirlo.
La battuta del re nudo l’ho fatta io in consiglio comunale già qualche anno fa ma è sempre azzeccata. Quello che mi fa intervenire è la nuova posizione dei sindaci revisori, per la prima volta al di fuori dell’economia e delle “correnti” locali. Ma possibile che non si sbaglino? Possibile che in tutti gli anni passati il bilancio sia sempre quadrato? Possibile che le minoranze abbiano accettato la mancata lettura in Consiglio com.le di questa relazione così scomoda? Ma c’erano? Credo di no perchè una forzatura del genere da parte della Presidente li avrebbe dovuti far saltare sui banchi.
Si dice incredibilmente che il presidente del nuovo collegio dei revisori del Comune di Piombino sia una ex assessore PD del Comune di Quarrata.
Ma di quale colore politico? Perché se in quota PD ( come naturale dovrebbe essere ) ci sarebbe poco da scherzare dal momento che nessuno al mondo può pensare che questo professionista sia venuto a Piombino per fare dispetto ad una Amministrazione da sempre dello stesso
colore politico dell’Amministrazione del proprio comune di cui si è fatto parte.
Se fossimo Amministratori piombinesi noi saremmo seriamente preoccupati perché la cosa sembra seria e perché qui ci vogliono argomenti forti e non cavilli per contrastare le deduzioni di un collegio che sembra sapere il fatto suo.
Mettiamo così la cosa. Fin tanto che ci sono stati i revisori dei conti nostrani tutto tornava, appena arrivati quelli di fuori ( bolscevichi ? ) il bilancio sembra fasullo, sembra falsato.
Non vi sembra strano? A noi del movimento si, molto.
Ne vedremo delle belle.
La congrega affaristico massonica che amministra il nostro Comune finisce per rivelare il suo vero volto.
Cara Graziella, IO ero in consiglio comunale e faccio ancora parte della minoranza. Precisato questo ritengo di informare che la relazione è stata regolarmente consegnata a tutti i consiglieri comunali … e sappiamo leggere e capire, quindi poco importa se non ci è stata letta (sarebbe stato un inutile perdita di tempo). Sono stato io il primo a chiedere un incontro con i sindaci revisori, con loro da solo e non con altri per fargli un processo. Nell’ultima riunione della seconda commissione non mi è stata data la possibilità di esprimere il mio parere e per questo me ne sono andato (a modo mio). Ora mi è stata inviata una relazione che sa molto di richiesta di revoca dei sindaci. Comincio a pensare che abbiano ragione su alcune cose. La Patrimoniale ha dato il risultato che io più volte (te Graziella dovresti ricordarlo) ho previsto. Aspetto la riunione della commissione prevista per il 4 giugno, poi farò conoscere pubblicamente le mie opinioni. Questa volta mi daranno la parola … altrimenti la prendo da solo. Secondo le notizie che ho i revisori (quelli che hanno bocciato il bilancio) sono “ottimi professionisti esperti in bilanci di enti pubblici”. Staremo a vedere ……..