E’ MORTA MARGHERITA HACK «UN LUTTO PER LA TOSCANA»
L’astrofisica Margherita Hack è morta la notte scorsa all’ospedale di Cattinara dove era ricoverata da una settimana. Aveva compiuto 91 anni il 12 giugno scorso. La Hack si è spenta alle 4,30 nel polo cardiologico dell’ospedale. Era stata ricoverata sabato scorso in seguito al riacutizzarsi dei problemi cardiaci che la affliggevano.
Tracciando un bilancio della sua attivita’ scientifica, Margherita Hack e’ stata soprattutto una straordinaria manager della ricerca: prima donna a capo di un osservatorio astronomico in Italia, e’ stata il motore che ha portato gli osservatori italiani in prima fila a livello internazionale.
Per 23 anni ha diretto l’Osservatorio di Trieste, dal 1964 al 1987, portandolo a diventare partner di grandi progetti di ricerca internazionali, come il Very Large Telescope (Vlt) dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), il Large Binocular Telescope (Lbt) sul Monte Graham in Arizona, il satellite Planck dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e lo European Extremely Large Telescope. Con la stessa apertura internazionale Margherita Hack ha diretto anche il Dipartimento di Astronomia dell’università di Trieste dal 1985 al 1991 e dal 1994 al 1997.
“Un lutto gravissimo per la Toscana, per il Paese, per la scienza e per la società che oggi perde una delle sue stelle, una grande donna , una grande astrofisica e una grande fiorentina”. Così il presidente Enrico Rossi dopo aver appreso della morte di Margherita Hack, famosa nel mondo scientifico ma anche per il suo impegno sociale e politico.
“Con Margherita Hack – continua Rossi – se ne va non solo una scienziata ma una persona che ha rappresentato la coscienza civile, la cultura e lo spirito di ricerca del nostro tempo e che ha saputo mettere insieme rigore e entusiasmo, illuminati da quella sua sapiente “vis” che ne ha fatto una brillante divulgatrice e una potente intellettuale. Le sue scoperte e il suo lucido insegnamento rimarranno sempre vivi e continueranno a rappresentare un motivo d’orgoglio per tutti noi”.
Rossi e tutti gli altri si sono ” scordati” di una cosuccia che è stata COMUNISTA per tutta la vita. Forse per lei non era un dato marginale.