LA CASETTA SI DEMOLISCE, ANZI NO: SI DÀ AL QUARTIERE

L’EDITORIALE                                   di Giuseppe Trinchini trinchini

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Corriere Etrusco “numero 14” del 5 Luglio 2013.

Continua a regnare la confusione sulla vicenda, che sta tra il comico e l’imbarazzante per l’amministrazione comunale piombinese, dell’Ex ufficio turistico di Fiorentina che è “occupato” da Riolab senza che nessuno gli abbia mai fatto il contratto, e richiesto ufficialmente dalla Pro Loco della città dal 2006 senza che nessun assessore sia mai stato in grado né di affidargliela né di dirgli che era già occupata senza contratto da un’altra associazione.

Il Consigliere dell’UDC Luigi Coppola nella terza interpellanza di chiarimento sulla vicenda, datata 22 maggio, denuncia la mancanza del contratto a Riolab, chiede perché il Comune non usi i cinquemila euro del costo della demolizione per recuperare il bene anziché demolirlo e principalmente perché lo stesso non sia mai stato affidato alla Pro Loco della città.

Concludeva così il suo intervento:
«Chiedo al sindaco se sulla questione in essere ed a fronte di 2 precedenti interpellanze è intenzione dell’amministrazione fornire chiarimenti precisi in merito, rispetto anche alla novità della demolizione della casetta in legno appresa a mezzo stampa, oppure se sarà data un’ulteriore risposta dovuta per obblighi istituzionali che di fatto però non affronta assolutamente il problema posto».

È del 18 giugno scorso la risposta dell’assessore Pallini ed è un vero colpo di scena: l’assessore risponde all’interpellanza del consigliere Luigi Coppola dicendo tutto e il contrario di tutto. Per Riolab e Pro Loco la struttura è in degrado e “semi-abbandono” ma è in “condizioni accettabili” per essere assegnata al quartiere Populonia. Leggiamo integralmente la risposta.

«L’amministrazione comunale – scrive l’assessore Pallini – sta attualmente valutando la futura destinazione della casetta di legno a Fiorentina, fino al 2004 adibita a funzioni di ufficio turistico (anche se è accertato che la struttura è usata come magazzino dal 2000 da Riolab, ndr.)  e attualmente in stato di semi-abbandono, alla luce di alcune necessità e richieste pervenute.

L’ipotesi iniziale di una sua demolizione, giustificata appunto dalla situazione di degrado in cui si trova il manufatto e tutta l’area, potrebbe essere ora sostituita dalla possibilità di assegnare in uso la struttura al Quartiere Populonia, che da tempo ha fatto esplicita richiesta all’amministrazione comunale di questo spazio per le attività del quartiere stesso e delle associazioni che vi afferiscono.

In merito a questo, è stato effettuato un sopralluogo da parte del Settore Lavori Pubblici che ha verificato la possibilità di riuso della casetta perché in condizioni accettabili. Siamo ancora in una fase di verifiche e di valutazioni, ma le possibilità a questo punto – conclude Pallini –  potrebbero essere quelle di non demolire la struttura ma di affidarla in dotazione al Quartiere per la sua attività istituzionale».

Ricordiamo però all’assessore che per cinque anni consecutivi, dal 2006 al 2011, la Pro Loco della città ha chiesto la struttura per ripristinarla a sue spese per l’uso per cui era stata adibita, ed è grave che l’amministrazione comunale abbia permesso che la stessa andasse in degrado per poi oggi scavalcare tutte le richieste regolarmente protocollate per tutti questi anni dall’associazione.

Giuseppe Trinchini

Per saperne di più sulla vicenda dell’Ex ufficio turistico di Fiorentina:

«AVEVO UNA CASETTA PICCOLINA IN CANADA»


Scritto da il 5.7.2013. Registrato sotto Editoriali. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “LA CASETTA SI DEMOLISCE, ANZI NO: SI DÀ AL QUARTIERE”

  1. Luca

    Grande Trinchini… questa vicenda della casetta ex ufficio turistico è così imbarzzante nella sua piccolezza che se certi soggetti si comportano in modo così meschino per una cosa di così relativamente poco valore… come si comportano sulle cose dove girano davvero i soldi?
    Continui così, il suo lavoro è prezioso e di vera utilità sociale.

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