NOTIZIE DELLA COSTA ETRUSCA DEL 23 LUGLIO 2013
A PIOMBINO NASCE IL GRUPPO “CIVATI IN PROGRESS”
Piombino (LI) – A Piombino il gruppo Civati in Progress, a sostegno della candidatura di Giuseppe Civati alla segreteria nazionale del PD. Il nuovo gruppo ha diffuso il documento/manifesto ufficiale che aggregherà tesserati e semplici simpatizzanti del PD. Lo pubblichiamo integralmente.
«Il gruppo nasce a Piombino per affinità alla proposta politica di Giuseppe Civati. E’ un soggetto che non vuole essere padrone di uno spazio ma si propone di ospitare un luogo reale di discussione e proposta politica centrato sul sostegno a Civati come nuovo segretario del PD, sui temi della rigenerazione della sinistra italiana e del governo del territorio.
Definiamo questo luogo pubblico di discussione e aggregazione in quanto nella disponibilità di tutti e non perché ognuno se ne prende un pezzetto. Non tracciamo perimetri circoscritti ma ci poniamo l’obiettivo di un lavoro di contaminazione culturale e di intersezione generazionale.
Vogliamo coltivare la cultura della democrazia come sistema nobile di regole, istituzioni e partecipazione. La discussione come strumento per migliorare e migliorarsi tesa a rimuovere pregiudizi e diffidenze che tanti danni hanno fatto e stanno facendo al senso di appartenenza alla sinistra ed al necessario processo di rinnovamento. Pensiamo ad un lavoro teso a riportare lacentralità del valore della cittadinanza come terreno sul quale costruire una sorta di rinascimento civico che interrompa la spirale degenerativa che, alimentata dalla crisi del sistema politico ed economico, sta dissolvendo la coesione sociale delle nostre comunità.
Riteniamo necessario porre un freno all’industria dell’indignazione, che pervade e avvelena gran parte dell’odierno rapporto tra cittadini e politica. Ad essa si sostituisca uno slancio teso a rigenerare e valorizzare l’impegno civicofatto di responsabilizzazione individuale e senso dell’interesse generale.
Il gruppo è formato da iscritti e non iscritti al Partito Democratico ed è proprio su questo tratto distintivo che “Civati in progress” intende caratterizzarsi.Luogo di inclusione reale di persone e di sensibilità diverse per uno sforzo di costruzione di un ponte tra le istanze delle comunità civili e politiche.
Piombino, città di transizione, è il luogo ideale per un lavoro di grande tensione civile teso a riconnettere le persone smarrite e ferite dal declino economico e politico che in questo paese sta infliggendo danni gravissimi. Qui si è innescato un processo di ridefinizione identitaria che abbraccia da una parte il tramonto di una monocultura industriale carica di drammi e opportunità, e dall’altra l’ambizione di creare un nuovo modello di sviluppo locale capace di un’idea di futuro.
Una comunità che perde identità rischia di accelerare il processo di disgregazione sociale a cui la politica non può assistere come uno spettatore distratto. La sottovalutazione dei movimenti civili, dei disagi e dei fenomeni di marginalizzazione culturale può allontanare in modo irreversibile cittadino e istituzioni. “Civati in progress” ha quindi l’ambizione di vuol essere, qui a Piombino e in Val di Cornia, un soggetto in grado di portare un contributo per innescare un processo di contagio civile teso a far riaccendere la passione per l’impegno politico e sociale di ogni membro della comunità.
Piombino è città simbolo delle complessità del nostro tempo, un concentrato di dinamiche globali sia di tipo economico che culturale. La dimensione territoriale non inganni, ciò che rende unico questo luogo è il senso delle opportunità e della nuova frontiera da esplorare. La dimensione di questi temi, ed il contesto storico nel quale sono inseriti, obbliga ancor di più adabbandonare gli strumenti logori di una politica che crede di poter eludere la propria necessaria rielaborazione culturale di riferimento. Una politica che si illude di poter ancora vivere trascinando per inerzia il consenso da una generazione ad un’altra, da una elezione ad un’altra.
“Civati in progress” è dunque uno strumento che prima non c’era e che adesso si mette in moto per costruire un dibattito che sino ad oggi non c’era».
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MUSICA: A SAN VINCENZO GABRY PONTE, GIGI D’AGOSTINO E FARGETTA PER LA MARATONA DELLA MUSICA
Dodici ore di musica non stop con Gabry Ponte, Gigi d’Agostino, Fargetta e tanti tanti altri. Sarà lo Stadio Comunale ad ospitare mercoledì 7 agosto la più lunga maratona della musica della Toscana. Promossa dal Comune di San Vincenzo, Bolgheri Melody e RDS, Radio Dimensione Suono alla consolle di “Deejay Summer Stars” ci sarà un bel pezzo della storia della musica disco italiana.
Dalla musica house, genere sempre più in voga tra i giovanissimi, al progressive fino al commerciale e alle hit del momento al timone di “Deejay Summer Stars” si alterneranno nell’ordine Fargetta, Gabry Ponte Gigi d’Agostino, Emanuel Paglicci, Vj Scott, Thomas J, i resident Samuel Kimkò, Jack Mazzoni, Alvin per la conduzione di Claudio Guerrini volto noto e deejay di RDS. Inizio dalle ore 16 fino alle 4 di notte. L’evento è realizzato in collaborazione con la Nazionale Italiana Calcio Deejay.
Le prevendite sono aperte. I biglietti possono essere acquistati online sul circuito boxoffice e bookingshow. Il botteghino del Festival (Via Aurelia 32/D – Donoratico LI) è aperto dal Lunedì al Venerdì nel seguente orario: mattina dalle ore 10 alle ore 12 ed il pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18. Per informazioni su prezzi, orari, convenzioni e sconti contattare il numero cortesia al 347-7210472 oppure scrivere a info@bolgherimelody.com.
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A CAMPIGLIA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL BAMBINO MAMMITICO”
Campiglia M.ma (LI) – Si terrà venerdì 26 luglio alle ore 21.30 la presentazione del libro “il Bambino mammitico” e dell’esposizione dei disegni di Giacinto Conte, artista alternativo dell’atelier Blu Cammello residente al Centro Basaglia (residenza per utenti psichiatrici di livorno).
L’evento si terrà nel centro storico di Campiglia in via Buozzi n. 1 alle 21.30 presso il laboratorio di smielatura Laboratorio A.
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ROSIGNANO SOLVAY: UNA MANIFESTAZIONE DI DENUNCIA PER LE SPIAGGE BIANCHE
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
«Oggi (22 luglio 2013, ndr.), lungo il litorale di Rosignano Solvay, affollatissimo di turisti ignari, si è svolta la manifestazione di denuncia e informazione sulla reale composizione tossica della più famosa spiaggia caraibica toscana: una discarica industriale a cielo aperto “tollerata” dalle autorità locali che si guardano bene dal far rispettare l’accordo di programma del 2003 permettendo che vengano ancora sversati in mare almeno 120 mila tonnellate l’anno di scarichi bianchi, il doppio di quanto concordato, e quel che è più grave trasportano il doppio di arsenico, il doppio di mercurio, il doppio di cadmio, di cromo, di piombo, di nichel, di zinco ecc. che i bagnanti, non adeguatamente informati, si cospargono su tutto il corpo.
C’è giunta voce che i sindacati Solvay avrebbero voluto inscenare una contromanifestazione: ebbene non lasciatevi strumentalizzare dal ricatto o lavoro o salute o l’ambiente, o morire di fame o morire avvelenato o devastare il territorio: le soluzioni ci sono! Si tratta di riprendere in mano il nostro futuro e lottare per un nuovo modello di sviluppo che sia contemporaneamente corrispondente alle esigenze della collettività, democratico, ecocompatibile, adeguato alle forze produttive materiali e intellettuali oggi esistenti, creatore di buona occupazione. In questo senso la proposta di piano industriale che abbiamo presentato qualche mese fa e che mette al centro la sicurezza dei lavoratori e lo sviluppo di buona occupazione e comprende la costruzione di un grande dissalatore di acqua di mare dal quale si ricavi sale ed acqua necessari allo stabilimento; il riutilizzo degli attuali scarichi solidi a mare per arginature ed altre sistemazioni ambientali, se compatibili, o da smaltire in discarica autorizzata; il recupero e la valorizzazione del mercurio sversato in mare negli anni scorsi».
Comitato Beni Comuni Val di Cecina
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PORTI REGIONALI: STABILITE LE PRIORITA’ PER IL 2014
FIRENZE – Stabilite le priorità di intervento per l’anno 2014 nei quattro porti regionali che fanno capo alla nuova Autorità portuale regionale, cioè Viareggio, Porto Santo Stefano, Isola del Giglio e Marina di Campo. La Giunta regionale ha approvato questa mattina gli ‘indirizzi per il Piano annuale delle attività’ sulla base dei quali il Segretario dell’Autorità portuale regionale Fabrizio Morelli presisporrà il Piano e successivamente realizzerà gli interventi.
«Gli obiettivi fissati dalla Giunta regionale – ha spiegato l’assessore alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – sono comuni a tutti e quattro i porti. Nel definire le priorità, abbiamo deciso di puntare innanzitutto sulla sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura, senza però trascurare la necessità di assicurarne lo sviluppo e migliorarne l’efficienza, in modo tale da sostenere il funzionamento dei porti e dei servizi ad essi collegati».
Per ottenere questi risultati sono state individuate come priorità:
– per il Porto di Viareggio:
il mantenimento delle condizioni di accessibilità e di navigabilità valutando in particolare la possibilita di risoluzione del problema dell’insabbiamento dell’imboccatura attraverso uno studio di fattibilità per la realizzazione di un sistema continuo di dragaggio e il completamento delle operazioni di escavo dell’avamporto fino alla batimetria di – 4,50 m; il mantenimento in efficienza delle opere di difesa esterne ed interne; la realizzazione degli interventi previsti dal Piano Regolatore Portuale vigente e la valutazione di eventuali proposte di revisione.
– per il Porto di Marina di Campo:
il mantenimento delle condizioni di accessibilità e di navigabilità attraverso il completamento degli interventi di dragaggio e dell’adeguamento della diga foranea con il rifiorimento della scogliera. Il mantenimento dell’efficienza delle banchine per il collegamento con l’Isola di Pianosa e per le attività di pesca; l’analisi delle attuali criticità (in particolare dell’insabbiamento del Porto e del fenomeno di ‘agitazione’ interna) per l’elaborazione di un nuovo Piano regolatore portuale.
– per il Porto di Porto Santo Stefano:
il mantenimento in efficienza di moli e banchine per il servizio di linea con l’Isola del Giglio e con l’Isola di Giannutri, oltre che per le attività di pesca e della cantieristica; la valutazione degli oneri per la realizzazione delle opere previste dal nuovo Piano regolatore portuale (in fase di approvazione) verificando la possibilità di sviluppo della nautica da diporto e del charter nautico e l’analisi dei modi di attuazione anche attraverso lo strumento del project financing.
– per il Porto di Isola del Giglio:
il mantenimento delle condizioni di accessibilità e di navigabilità, in particolare il mantenimento dell’efficienza delle banchine destinate al servizio di linea con Porto Santo Stefano e con l’Isola di Giannutri e l’analisi delle esigenze per un eventuale aggiornamento del Piano regolatore portuale vigente.
L’Autorità portuale regionale ha assunto le competenze relative ai Porti di Viareggio, Porto Santo Stefano, Marina di Campo e Isola del Giglio dallo scorso 28 maggio e la Giunta regionale nel febbraio scorso ha attribuito risorse per complessivi 6.2 milioni di euro di cui in particolare al Porto di Viareggio 5 milioni (di cui 2,6 per la realizzazione della banchina commerciale e 2,4 per interventi di escavo dell’imboccatura e dell’avamporto ed opere accessorie ) ed al Porto di Marina di Campo 800 mila euro destinate alla ristrutturazione del molo foraneo.
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COMUNE DEI CITTADINI: «VERSO LE ELEZIONI, PRIMA DELL’ASCOLTO IL RISPETTO E L’INFORMAZIONE»
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
«Si avvicinano le elezioni e iniziamo le “campagne d’ascolto”. A San Vincenzo il PD ha addirittura affidato ad una società (la Sociolab che ha avuto analoghi incarichi anche dal Comune) di sviluppare un “percorso partecipativo”. Non sono più capaci di ascoltare e pagano chi lo fa di mestiere. Viene poi da chiedersi con quale coraggio affrontano le “campagne d’ascolto” dopo aver clamorosamente ignorato gli esiti di referendum popolari come quello sul finanziamento pubblico ai partiti o per la gestione pubblica dell’acqua, senza considerare, anche localmente, i programmi elettorali disattesi.
Siccome i partiti ricevono cospicui finanziamenti pubblici (tra rimborsi elettorali e sproporzionate indennità di carica di consiglieri regionali e parlamentari che in parte finiscono nelle casse dei partiti) potremmo concludere che i cittadini pagano per essere consultati e contemporaneamente ignorati.
Se avessero rispetto dei cittadini prima delle “campagne d’ascolto” dovrebbero promuovere “campagne d’informazione” per far conoscere la verità su ciò che accade nelle loro amministrazioni, a partire dai bilanci.
Dovrebbero dire di quanto è cresciuto negli anni il prelievo fiscale con IMU, IRPEF e tributi comunali e se il federalismo fiscale (che doveva ridistribuire le entrate dal centro verso la periferia senza aumentarle) ha funzionato o se, al contrario, siamo di fronte ad un gigantesco aumento dei prelievi dello Stato centrale, delle regioni e degli enti locali. Recenti studi dicono che negli ultimi 12 anni le addizionali IRPEF regionali e comunali sono cresciute del 573%. Dati che trovano conferma anche localmente se è vero che nel solo 2013 a Campiglia l’IRPEF aumenterà del 110%, come aumenterà la tassa di soggiorno del 140%.
Dovrebbero poi dire se le tasse locali pagate dai cittadini si sono trasformate in nuovi servizi e nuovi investimenti o se, come risulta dai bilanci, a crescere è solo la spesa corrente che serve a mantenere una burocrazia il cui principale risultato spesso è quello di rendere più difficile la vita ai cittadini e alle imprese che hanno bisogno della pubblica amministrazione.
Ma anche questi dati sono parziali. I nostri amministratori sono responsabili anche di servizi essenziali come l’acqua e i rifiuti.
Spieghino ai propri cittadini, prima delle elezioni, il perché una società come l’ASA (60% pubblica e 40% privata) nata per ottimizzare la gestione degli acquedotti, ha potuto raddoppiare in 10 anni la tariffa mentre è dilagata la percezione di un progressivo peggioramento del servizio.
Spieghino perché l’ASIU, che aumenta annualmente le tariffe dei rifiuti, ha una percentuale di raccolta differenziata del 37% mentre le leggi imponevano il 65% entro il 2012.
Senza verità la sfiducia dei cittadini verso i partiti è destinata a crescere. Non è solo questione di lealtà. Senza verità non ci sarà neppure l’impegno per affrontare i problemi e ridurre l’insostenibile pressione tributaria e tariffaria che oggi grava sulle famiglie e sulle imprese italiane.
Ci sbaglieremo, ma dalle prime avvisaglie non ci pare che chi ha governato, e ha la maggiore responsabilità dell’accaduto, abbia questo coraggio».
Comune dei Cittadini