PIOMBINO: PRIMA RACCOLTA DI GRANI ANTICHI NEL PARCO DELLA STERPAIA
Piombino (LI) – A giugno 2012 la Parchi Val di Cornia SpA ha sottoscritto con l’Università di Firenze (Dipartimento di scienze delle produzioni vegetali, del suolo e dell’ambiente agroforestale), con la Provincia di Livorno, i Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto e San Vincenzo, il Coordinamento Toscano Produttori Biologico e l’Associazione Val di Cornia Bio un protocollo d’intesa la cui finalità è lo sviluppo di una collaborazione tecnico-scientifica, di studio, ricerca e formazione nell’ambito delle attività della biologia vegetale, delle scienze agronomiche e delle produzioni vegetali a basso impatto ambientale con particolare riferimento alla conservazione delle antiche specie vegetali con il fine della conservazione della biodiversità e la promozione delle specie autoctone.
All’interno di questo progetto la Parchi Val di Cornia ha messo a disposizione una porzione di terreno agricolo del Parco costiero della Sterpaia al fine del recupero di coltivazioni biologiche e autoctone di frumento grazie alla semina di Grani Antichi. Il progetto, supervisionato dal Prof. Stefano Benedettelli dell’Università di Firenze, ha avuto avvio a novembre 2012. In particolare, all’interno della porzione di terreno dedicata alla semina di Grani Antichi, un lotto è stato utilizzato dal professore per la semina a mano di germoplasmi di grano antico duro e tenero.
Nelle scorse settimane si è proceduto alla mietitura di questi campi e il lavoro svolto in questi mesi sembra aver dato buoni risultati. L’idea di fondo è proseguire su questa linea affinché il progetto sia di stimolo a una filosofia legata alla realizzazione di coltivazioni biodinamiche e di alta qualità e al recupero della biodiversità delle specie vegetali così come si conviene in ogni parco naturalistico, rafforzando il concetto del parco come luogo di ricerca e sperimentazione per le Università.
Aspettando il primo report dell’Università, l’auspicio è che i buoni risultati ottenuti in questa fase iniziale del progetto siano di stimolo per l’avvio in Val di Cornia, di una filiera, che dagli antichi grani e dalle farine che ne derivano, possa creare materia prima di elevata qualità per le realtà della ristorazione locale.
In sintesi, i risultati ottenuti tendono a evidenziare ulteriormente il legame tra aree protette, agricoltura di qualità ed enogastronomia, trinomio che, oltre a rafforzare i caratteri identitari del nostro territorio, può diventare uno strumento vincente a supporto del turismo della Val di Cornia.
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