SUVERETO: IN 200 PER DIRE “NO” ALLA FUSIONE
Circa 200 persone hanno preso parte all’incontro “No fusione” in uno scenario dove prevaleva il colore arancione delle bandiere, degli stendardi, delle magliette indossate dal pubblico, dei palloncini sugli alberi, perfino di quattro botti da vino con la scritta “No Fusione” agli angoli della piazza. Erano anni che a Suvereto non si vedeva una piazza così gremita e appassionata anche se alle volte chiassosa e poco incline ad ascoltare le ragioni del “SI” che ha tenuto una riunione analoga questa sera.
«Ci stanno portando via il comune. Sarebbe un danno gravissimo per Suvereto e per l‘intera Val di Cornia che perderebbe un comune che è diventato un riferimento per la promozione territoriale, per la qualità della vita, per il suo centro storico e per le sue campagne». Dopo questo allarme introduttivo, i vari interventi hanno dimostrato, carte alla mano, le conseguenze negative che l’accorpamento con Campiglia porterebbe nella rappresentanza, nei servizi e nell’economia del territorio.
Un incontro utilissimo – così è stato definito da molti dei presenti – che non era contro qualcuno, ma a difesa di Suvereto e della sua autonomia comunale, una autonomia, ha detto Rossano Pazzagli, che non deve sembrare chiusura, ma al contrario apertura e capacità di collaborazione con gli altri comuni, da Campiglia a San Vincenzo, da Sassetta a Castagneto. All’incontro erano presenti anche soggetti singoli e associativi di tutte queste realtà limitrofe, che hanno invitato a votare no alla fusione.
«Siamo contrari alla fusione nel metodo, ma soprattutto nel merito, ha detto Alessandro Camerini aprendo l’incontro, poiché le amministrazioni comunali hanno preso questa decisione senza la partecipazione dei cittadini e sono passate subito alla propaganda senza dare una informazione corretta e completa ai cittadini. Con la fusione Suvereto perderebbe la possibilità di essere rappresentato in consiglio comunale, dove potrebbe eleggere solo uno o pochi consiglieri, con un danno evidente per la democrazia e per la possibilità di incidere sulle scelte di governo». Luciano Presenti ha ripercorso il quadro legislativo, evidenziando che non c’è nessuna legge che obbliga i comuni a fondersi, che i finanziamenti sbandierati sono incerti e comunque temporanei.
Pazzagli, richiamando la necessità di una effettiva politica di area che ora sembra smarrita, ha messo l’accento sul valore dell’autonomia sul piano sociale, culturale ed economico: «i piccoli comuni – ha detto – sono la culla del buon vivere e del senso civico in Italia». A livello nazionale stanno venendo avanti provvedimenti per aiutarli a vivere, mentre incredibilmente a livello locale si vogliono chiudere. I nostri imprenditori e i nostri giovani sono preoccupati perché la fusione diminuirebbe le loro possibilità di lavoro e di investimento.
La serata è stata anche l’occasione per un confronto con alcuni esponenti del si di Campiglia e di Suvereto che sono intervenuti e che pur contestati dal pubblico hanno cercato di spiegare la ragioni della loro parte.
In conclusione sono state ricordate le parole del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che in una recente lettera ha escluso l’esistenza di una strategia obbligatoria per la fusione dei comuni, ha ribadito l’obbiettivo prioritario dell’intercomunalità e ha assicurato che la Regione terrà conto dell’esito del referendum in ciascun comune.
L’incontro si è chiuso ovviamente con l’appello a votare No al referendum previsto per il 6 di ottobre, «perché la fusione sarebbe la cancellazione del comune, una scelta irreversibile con conseguenze immediate e a danno delle future generazioni».
Tutto questo arancione dalle foto non risulta: o l’articolo se lo sono scritto gli organizzatori stessi, o l’articolista stava fumando qualcosa di interessante.
Le bandiere arancioni sono attaccate in ogni angolo del paese… per non vederle bisogna in quel caso davvero essersi fumati qualcosa…
Giù le mani da Suvereto!
di tutta questa faccenda la cosa più interessante è vedere il Gasperini vicino vicino alla bella del Pazzagli!!
Mi meraviglia che questi illustri ex amministratori abbiano la memoria corta e la coerenza sotto le suole delle scarpe. Chi ha vissuto le vicende di Suvereto sa a cosa mi riferisco. Fatevi da parte e fate una volta per tutte posto ai giovani, è 20 anni che volete comandare.