CRESCE A SUVERETO LA TENSIONE SULLA FUSIONE
Circa 200 persone hanno preso parte all’incontro “No fusione” lo scorso 26 agosto. Erano anni che a Suvereto, invaso dalle bandiere arancioni dei contrari alla fusione con Campiglia, non si vedeva una piazza così gremita e appassionata, anche se alle volte chiassosa e poco incline ad ascoltare le ragioni del “SI” che comunque era presente all’iniziativa. Per questo nel prossimo numero del Corriere Etrusco riporteremo le ragioni del «Sì fusione» con un’intervista al coordinatore Leo Bruscoli.
«Ci stanno portando via il comune. Sarebbe un danno gravissimo per Suvereto e per l‘intera Val di Cornia che perderebbe un comune (Suvereto, ndr.) che è diventato un riferimento per la promozione territoriale, per la qualità della vita, per il suo centro storico e per le sue campagne». Dopo questo allarme introduttivo, i vari interventi della serata hanno dimostrato, carte alla mano, le conseguenze negative che l’accorpamento con Campiglia porterebbe nella rappresentanza, nei servizi e nell’economia del territorio. La serata è stata anche l’occasione per un confronto con alcuni esponenti del «Sì» di Campiglia e di Suvereto che sono intervenuti e che pur contestati dal pubblico hanno cercato di spiegare le loro ragioni.
Sull’argomento è intervenuto con un comunicato anche il consigliere Giuliano Parodi della lista “Uniti per Suvereto” lamentando che «la questione della fusione ha mandato in cortocircuito la normale attività istituzionale. L’ aberrazione dovuta al fatto che i Sindaci e gli assessori siano parte del comitato del SI ha generato una pericolosa sovrapposizione tra comunicazione istituzionale e propaganda. Già da tempo – continua Parodi – abbiamo segnalato alla Regione Toscana che sul sito dei comuni di Campiglia e Suvereto c’era una sezione dedicata solo alle ragione del SI e non in maniera asettica i pro e i contro della fusione (che e’ cosa ben diversa), violando il principio base del “Comune, organo sopra le parti in causa”».
A proposito di partecipazione Parodi ricorda anche che la delibera e l’ordine del giorno sulla proposta di Fusione approvato in consiglio comunale a Suvereto il 5 aprile scorso, dice che: il gruppo di maggioranza e gli amministratori si impegnano a costruire un progetto insieme ai cittadini attraverso forum specifici, assemblee e gruppi di lavoro. «Sono trascorsi 6 mesi – denuncia Parodi – e niente di tutto di questo e’ stato fatto, ormai a poco piu’ di un mese dal voto ancora non abbiamo lo studio di fattibilità e tanto meno uno straccio di progetto su cui intavolare una seria discussione».
«Tutto questo non e’ stato fatto – conclude il capogruppo di UpS – ed e’ grave. Il Sindaco e la Giunta dovrebbero fare “mea culpa” invece di sciacquarsi la bocca con le parole liberta’ e democrazia, quando poi nei fatti ne impediscono, per negligenza o malafede, l’esercizio».
Giuseppe Trinchini