PIOMBINO: PROBLEMI DI COPPIA? «CI PENSA ROCCO»

Rocco Siffredi sulla spiaggia di Carlappiano

Rocco Siffredi sulla spiaggia di Carlappiano

Rocco Siffredi sulla spiaggia di Carlappiano

Abbiamo intervistato Rocco Siffredi, attore hard e conduttore, che sta in questi giorni girando una puntata del nuovo format televisivo “Ci pensa Rocco” in onda in escusiva su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) da fine ottobre, che si occuperà di far rinascere la passione tra alcune coppie che hanno chiesto aiuto al noto attore e regista hard, per far rinascere la loro passione di coppia.

La leggenda dice che “Gli italiani lo fanno meglio”, ma nel suo spot di presentazione della produzione “Ci  pensa Rocco” dice che ci sono coppie che fanno sesso solo due volte al mese… qual è il suo punto di vista?

Gli italiani lo fanno meglio sicuramente, poi dopo un po’ si abituano e non lo fanno più bene! No, la verità è un’altra. Gli italiani sono sempre amanti della bella vita, del sesso e delle belle donne ma con il passare del tempo la vita di coppia, non credo solo in Italia, si complica. Credo  anche che se qualcuno, dopo il viagra che è stata già una invenzione rivoluzionaria, riuscirà a creare la pillola in grado di tenere viva la passione tra due persone cambierà il mondo. Nelle coppie del passato la tolleranza era molto alta, mentre oggi la passione cala dopo soli 5 anni e non dopo 30 come nel caso di questa coppia di Piombino, che a parer mio, ne ha ancora tantissima per la loro età, 60 e 55 anni. Credo piuttosto che le nuove tecnologie e la “velocità” del mondo moderno facciano calare drasticamente la passione. Ci sono troppi diversivi, troppe distrazioni, quindi “è abbastanza complicato”. La ricetta è molto facile: bisognerebbe sempre ricordarsi che la persona che si ha di fronte è come un fiore che va continuamente curato per non farlo appassire. In tutti i modi: con il gioco, con la fantasia, con la tolleranza. E la tolleranza è una parte imprescindibile per tenere in piedi la coppia.

 

Come l’ha coinvolta la produzione in questa avventura?

L’idea è nata da parte loro che mi hanno chiesto di fare un programma. Probabilmente volevano fare una scommessa, quella di capire se ero in grado di condurre un format in cui non si parla di sesso “esplicito”. Infatti in questo show non do mai consigli tecnici. Mai. Non dico mai all’uomo “devi fare così, piuttosto che cosà”, o alla donna. È sempre il mio punto di vista legato a quello che dicevamo prima, al gioco o alla seduzione. Praticamente sono degli interventi divertenti e ironici ogni volta. Vi dico la verità: siamo già alla sesta coppia e con tutte c’è stato un bel feeling. Mi scrivono in continuazione, mi dicono “Rocco, mi hai fatto vivere tre giorni bellissimi”. Comunque vada quei 3 giorni non credo che li dimenticheranno, e sono convinto che, nonostante si parli di uno show, sarà stato utile alla vita di coppia. Me ne sono accorto su me stesso. Io ero a Formentera con mia moglie in vacanza, e mi sono fatto l’auto-siffrediano, mi sono mandato Siffredi da solo: ho portato mia moglie, ma non lo avrei mai fatto in condizione normale. Sono entrato in quel meccanismo, l’ho presa e l’ho portata in spiaggia, tra gli ombrelloni di notte, abbiamo fatto sesso e il bagno di notte. E lei per 3 giorni ha continuato a dirmi entusiasta: “Mi hai fatto tornare ragazzina”. Questo significa che ha aiutato anche me. Spesso diamo per scontato che una persona ti sta a fianco e non ha bisogno di niente. Questo è il succo della trasmissione: tante volte ci adagiamo perché tanto quella persona è là. E questa esperienza ha avuto ripercussioni positive anche sulla mia vita di coppia: con mia moglie non mancava la passione, ma forse un po’ di gioco, un po’ di sorpresa.

 

Dopo tanti anni di film Hard sia da protagonista che da regista, come si trova nella veste di “Sessuologo”?

È divertente. Sono contento di vedere tanta stima da parte di coppie giovani, o della mia età, o anche oltre. Mi fa molto piacere perché vuol dire che ho lavorato bene. C’è molta gente che si fida di quello che dico, quindi ho una grande responsabilità anche se mi limito soltanto a dare consigli e proporre il mio punto di vista.

 

doppio mentoHa visitato un po’ della nostra città? Come le sembra? Pregi e difetti?

Appena arrivato mi hanno detto “Piombino è un porto quindi c’è solo quello. Invece è molto bella, sia la parte storica che Piazza Bovio che ho visitato di sera. Io sono di Ortona, e senza nulla toglierle, qui c’è una bella atmosfera. Ci sono molti giovani in giro, cosa che da noi si vede sempre meno. Forse perché in Abruzzo si avverte la crisi, non fanno più i figli, non so.

 

 

Nel 1987 recita in “Fantastica Moana”, al fianco della celebre collega Moana Pozzi. Il suo primo film italiano. Che ricordo ne ha?

Ti posso dire solo che quelli erano gli anni d’oro del porno. Da quel film lì fino al 97, prima del 2000, gli Oscar del porno vinti a Cannes… poi tutto ad un tratto la decadenza totale. Negli ultimi anni non c’è più quella convinzione. Probabilmente si pensava che internet rendesse più semplici le cose, invece, come succede per la musica, tutto è diventato frammentato e mercificato e si è persa l’idea del lavoro artistico e produttivo che c’è dietro. È una nuova visione della pornografia, totalmente diversa. Sono solo scene, è diventato un fetish. Ma chi amava il film porno per la star e la vedeva in altri film… È finito.

 

Lei nel periodo lontano dalla pornografia ha collaborato alla realizzazione di alcune pubblicità italiane. La  più famosa è quella della patatina. Come è nata l’idea e come gliel’hanno proposta?

Mi ha chiamato la Leo Burnett di Milano e mi hanno chiesto se ero disponibile a fare un provino. Sono venuti a Budapest a casa mia, mi hanno filmato, mi hanno fatto dire quelle frasi sulle scale di casa, il produttore delle patatine, il signor Moratti di Brescia non era per niente convinto e diceva “ancora con questo Siffredi”. E loro “Gli dia un’occhiata”, c’era la figlia, ha guardato questa cassetta e fa “Ma papà è lui e non c’è nessuno meglio di lui che può fare questo”. E il papà gli fa “ma sei pazza?”. E da lì che mi hanno chiamato. So solo che ha avuto un grande successo. Il produttore l’anno successivo aveva fatturato il 20% in più.

 

Ragazzi e ragazze anche molto giovani la cercano per fare foto insieme a lei. Come ci si sente ad essere un “monumento” per buona parte degli italiani?

L’anno prossimo saranno 30 anni che faccio questo lavoro. Il primo film è stato “Belle d’amour” nell’ 85, poi sono arrivato a Roma, ho fatto un film con Soldati e subito dopo “Fantastica Moana”. Ho iniziato a 20 anni e tornando indietro mi dico “è surreale che ci sia ancora e che sia arrivato a questi livelli di popolarità.” Trent’anni fa io ero partito proprio per divertirmi, per fare sesso con più donne possibile, per provare la mora, la bionda e la rossa. Me le sono tolte tutte le soddisfazioni. Ci sono meccanismi per cui fare il porno star diventa molto complicato anche da gestire. Se pensiamo che ho scelto di fare quel lavoro sapendo, da italiano, che non mi sarei mai sposato, perché ho detto “se ho deciso di fare questo chi mi sposa?” invece poi invece ti trovi pure una moglie fantastica, intelligente, che ti capisce, e abbiamo una fantastica famiglia, due bellissimi figli. Ti ripeto, poi ti chiedi “ma è successo proprio a me?”. Se penso a 30 anni fa, se mi avessero detto che sarebbe finita così non ci avrei scommesso un euro.

 

Quanti anni hanno i tuoi figli?

Tredici e diciassette anni.

 

Anche loro sono tuoi fan?

Sì nel senso che sono cresciuti sapendo cose faceva il loro papà fin da quando erano piccoli piccoli. Mi hanno sempre abbinato alle donne intorno a me, fino ad arrivato ad 8 o 9 anni a capire che facevo porno reale, e oggi mio figlio mi dice “babbo per non farti “piratare” dovresti fare questo, o dovresti fare quell’altro”, lui è tutto tecnologia.

 

E la mamma che dice? Anche se so che anche lei ha partecipato a dei film.

No, lei ha fatto solo tre film per accompagnarmi, ed è completamente l’opposto. Lei voleva solo il cameraman dentro, non puoi fare la pornostar cacciando tutti fuori. È stata completamente diversa da me e quando sono nati i bambini ha proprio deciso che non era il caso.

 

Alle elezioni del Presidente della Repubblica del 2013, nel secondo scrutinio del 18 aprile, ha ottenuto un voto da parte di un esponente politico. Una cosa che cambierebbe se lei fosse Presidente?

Fare politica è molto impegnativo e richiede molta responsabilità e mi lusinga vedere la gente che mi dice “Rocco For President” o mi vota come Sindaco; se potessi averne la possibilità la mia  prima priorità sarebbe quella di cercare di garantire un futuro per i giovani. Penso che un’Italia senza giovani non abbia prospettive per il futuro… Ma da qui a trovare le misure concrete per cambiare le cose la strada è lunga. Quindi penso che mi dedicherei particolarmente al sociale: è inammissibile vedere famiglie con i bambini piccoli che non arrivano a fine mese, o che dormono in macchina. Poi come dico: tra dire e fare c’è di mezzo il mare, e quindi…

Giuseppe Trinchini

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Scritto da il 6.9.2013. Registrato sotto cultura, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “PIOMBINO: PROBLEMI DI COPPIA? «CI PENSA ROCCO»”

  1. H2000

    Rocco Siffredi politico???E tutti quei sermoni sulle donne,basta con la donna oggetto o menate varie… Secondo me a Piombino dalle ciminiere non esce fumo della siderurgia,ma altro…

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