CAMPIGLIETO: IN DISTRIBUZIONE IL LIBRETTO CON LE RAGIONI DEL SI’
Il comitato per il SI’ al comune unico Campiglia-Suvereto ha organizzato sabato scorso una conferenza stampa di presentazione del programma di iniziative di sensibilizzazione alla fusione tra i due comuni e di una pubblicazione di una ventina di pagine, e che è stata illustrata dai sindaci di Suvereto e Campiglia, Giampaolo Pioli e Rossana Soffritti, insieme al coordinatore del Comitato per il sì alla fusione Leo Bruscoli.
“E’ un’idea dell’eventuale comune unico, così come lo abbiamo immaginato. Non è un programma elettorale – ha sottolineato Pioli – ma mette in rilievo quelli che potrebbero essere i vantaggi dal punto di vista economico e della visione dell’eventuale comune. Il detonatore di questa proposta è stato l’obbligatorietà che ha colpito il comune di Suvereto e la sua entrata repentina nel patto di stabilità che ha creato una paralisi economica di questo comune. Soltanto un comune più grande e forte potrà essere il protagonista di quello che si sta preparando a livello nazionale e locale”.
Il sindaco di Suvereto ha ricordato che nel 2014 ci sarà sempre il patto di stabilità e che il Comune avrà due assessori e otto consiglieri (ora 4 e 13), “rischiamo di non riuscire più a pesare nelle scelte e soprattutto non riusciremo più a rispondere alle esigenze e alle domande dei cittadini”. E rispetto alla questione della storia e dell’appartenenza – sollevata dal comitato del no – Pioli è stato chiaro: “Di fronte ad una situazione come quella che ho descritto sinceramente queste cose devono avere la loro considerazione ma si deve guardare un po’ più avanti. La nostra sensazione è che siamo di fronte ad un confronto con da una parte una visione conservatrice e dall’altra una visione che si pone il problema di guardare al futuro”.
Sono state riconfermate le cifre degli “incentivi” per la fusione, “una cifra che si aggira intorno ai 18 milioni in 10 anni. A questo va aggiunto lo sblocco del patto di stabilità e sono altri 7 milioni. Ci aggiungo – ha detto Pioli – anche la possibilità di contrarre mutui per i lavori pubblici”. Il sindaco Pioli ha poi ricordato tutto quello che con la fusione sarebbe possibile fare: dalla diminuzione delle tasse locali, a maggiori contributi per le associazioni, la cultura, la possibilità di creare un sistema integrato di musei, progettare le biblioteche, e poi riqualificazione urbana con il parco Termale, Palazzo della Loggia, Fonte di sotto a Campiglia, e ancora investimenti sulle scuole, aree pubbliche.
“Se la si mette sull’identità non se ne viene fuori, l’identità nessuno la tocca” incalza il sindaco Soffritti. “Questa è un’idea di innovazione forte ed è chiaro che c’è bisogno di conoscerla in profondità, di capire e cogliere il senso del fatto che il comune non è il palazzo comunale, ma è la capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini. L’acquisizione di questa consapevolezza sta alla base della comprensione della proposta”. “Sono orgogliosa di aver dato la possibilità ai cittadini di scegliere”.
“Questo progetto è anche il risultato del lavoro del Comitato del sì, ma è anche e soprattutto la voglia di cambiare di tanti giovani – ha sottolineato Bruscoli – la partecipazione dei giovani mi ha dato il segno evidente di una comunità diffusa. Loro guardano al futuro. Nessuno toglierà l’identità a nessuno, si parla di una aggregazione amministrativa, di un comune di 16 mila abitanti”.