PIOMBINO: CRESCE LA TENSIONE AL MARINA DI SALIVOLI
A distanza di quasi tre mesi dai primi “mal di pancia” dentro il porto turistico piombinese “Marina di Salivoli” ora possiamo dire che si respira aria di tempesta, e la prossima assemblea dei soci che si terà domenica prossima rischia di scoperchiare molti malcontenti. Leggiamo insieme una nota firmata da alcuni soci del porto turistico.
«Sono passati quasi tre mesi dalla nostra uscita sul Marina di Salivoli e se allora parlammo di “agitazione” adesso dobbiamo parlare di “tempesta”, e non in onore della Scala Douglas sullo Stato del Mare tanto per ricondurre il tutto all’ambiente marinaresco come meriterebbe.
Il Marina di Salivoli, un porto turistico dove tutto, almeno secondo l’immaginario collettivo, dovrebbe essere relax, un ambiente costruito dalla Coop l’Ormeggio nel 2000 e da allora dalla stessa cooperativa gestito. Gestito di fatto da un Consiglio di Amministrazione eletto dai soci, consiglieri che, ha fronte di un compenso simbolico, prestano la propria opera per la passione che li lega alle barche ed al mare. Normalmente chi amministra in queste condizioni, scaduto il suo mandato, ritiene di aver dato abbastanza e è ben felice di farsi da parte e lasciare il ruolo ad altri soci che condividono la stessa passione per la salsedine.
Pare questo non sia avvenuto e non avvenga nella Coop l’Ormeggio, ricordiamo fondata nel 1983 e da allora, tranne pochi periodi, affidata alle cure di Presidente e Vice presidente storici.
Pare che parte del corrente Consiglio sia stata eletta dai soci col proposito di ricondurre la gestione ad un sistema più democratico e collegiale. Come già scritto a giugno, nel rispetto del Codice Civile ci sono state segnalazioni al Collegio Sindacale le quali hanno portato a molte censure, che spaziano dall’aver costruito senza le debite concessioni, all’aver amministrato in maniera disinvolta, sino all’abuso del bene comune. Accertamenti già relazionati ai soci durante l’ultima assemblea provocando un notevole malcontento.
Sicuramente qualche pentola che doveva stare chiusa è stata scoperchiata, alcune delle cose che c’erano dentro si sono viste, il rimanente è rimandato alla prossima assemblea di domenica 15 settembre. Un’assemblea che una petizione di soci avrebbe, ci dicono, fatto formale richiesta per indirla a luglio, ma pare ritardata sinora con futili giustificazioni».
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