CAMPIGLIETO: BRUSCOLI «ECCO I BENEFICI CHE DARA’ LA FUSIONE»
Prosegue il dibattito sulla fusione tra Campiglia e Suvereto. Questa settimana abbiamo intervistato Leo Bruscoli, coordinatore del comitato per il “SI”. Ecco cosa è emerso dalla nostra intervista a poche settimane dal referendum sulla fusione tra i due comuni.
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Quali sono le conseguenze positive che avrebbe la fusione tra i Comuni di Suvereto e Campiglia?
Sono molteplici :
– Avere un Comune con una dimensione ottimale, come confermato da autorevoli studi, che consente di realizzare economie di scala tali da mantenere, anzi migliorare, la gestione dei servizi ai cittadini e alle imprese.
– Risparmiare sui costi della politica.
– Realizzare entrate per oltre 16 milioni di euro nei prossimi 10 anni, da impiegare in investimenti e nel miglioramento dei servizi, come evidenziato nel “Progetto Comune Unico” recentemente realizzato e distribuito a tutte le famiglie residenti nei due Comuni.
– Avere un Comune di oltre 16.000 abitanti che avrà certamente più voce nella gestione delle politiche di area più vasta, previste nelle nuove proposte di Legge del Governo, e riferite all’Alta Maremma
Con la fusione arriverebbero dei finanziamenti. Quali?
La legge Regionale prevede un incentivo di Euro 250.000 per ogni Comune per 5 anni. Quindi, nel nostro caso, 500.000 euro all’anno per un totale di 2 milioni e mezzo di euro. La Legge dello Stato ( DM 10.10.2012) prevede un contributo straordinario, teso a favorire le fusioni, commisurato al 20% dei trasferimenti erariali su base 2010, ancor più favorevole tenuto conto dei tagli operati negli anni successivi. Per il Comune Unico “ Campiglia Suvereto “ significa circa 7 milioni in 10 anni, da aggiungere ai normali trasferimenti. La Legge prevede inoltre lo sblocco totale dal patto di stabilità per i tre anni successivi alla fusione e migliori condizioni in quelli successivi. Ad oggi vi sono oltre 7 milioni di euro non spesi nelle casse del Comune di Campiglia, che potrebbero essere immediatamente utilizzati .
Quali sono le analogie di ordine storico ed economico tra Campiglia e Suvereto?
I tre centri abitati di Venturina, Campiglia e Suvereto si trovano, a brevissime distanze tra loro, su un territorio che presenta grandi analogie ed una forte integrazione sia tra le cittadinanze che sul piano economico, rappresentato da una agricoltura di qualità, dal turismo dei centri storici e delle attività termali, dallo sviluppo della piccola e media impresa e quindi delle possibilità di lavoro; elementi che rappresentano, nel loro complesso, una ricchezza e non una diversità. Alle analogie di ordine storico non sono personalmente interessato. Non credo che ai cittadini, ed in particolare ai giovani, del possibile Comune unico, stante anche la situazione economica attuale, possa risultare determinante o discriminante il fatto storico che Campiglia e Suvereto siano stati divisi, in epoche ormai remote, in quanto l’uno nel Granducato di Toscana e l’altro nel Principato di Piombino. Sostenere che Suvereto oggi, per le sue caratteristiche, è più proiettato verso l’entroterra di Massa Marittima e Volterra, rispetto al Comune di Campiglia ed in particolare a Venturina, è un esercizio storico-culturale inutile ed una rappresentazione della realtà distorta, tenuto conto di quanti cittadini di Suvereto abbiano relazioni su tutti i piani, compreso il lavoro, con quelli di Venturina e Campiglia.
Ma non è che il peso politico degli elettori di Suvereto una volta fatta la fusione sarebbe analogo a quello dei residenti a Riotorto per Piombino?
Il voto è uguale per tutti, e tutti i cittadini hanno lo stesso peso. Io non credo che qualsiasi forza o gruppo politico o lista civica che sia, che si presenta alle elezioni, possa fare a meno del consenso del 25% dei potenziali elettori ed abbandonarli al loro destino. D’altra parte, una classe dirigente dovrebbe essere selezionata sulla base delle capacità, del merito, dell’onestà (anche intellettuale), dell’attenzione verso i bisogni delle collettività; poco importa, almeno a me, che abiti a Venturina, a Suvereto, a Cafaggio o a San Lorenzo.
E sul piano dell’economia attuale quali potranno essere i benefici ?
I benefici possono essere rilevati sul Progetto che abbiamo realizzato, che non sono solo quelli degli investimenti che possiamo effettuare o dei risparmi e del miglioramento dei servizi che possiamo realizzare. Voglio fare alcuni esempi: rendere l’area industriale di Venturina più appetibile per il dilazionamento dei costi di acquisizione significa creare possibilità di sviluppo e di lavoro per tutti, non solo per i residenti nel Comune unico; L’abbassamento della pressione fiscale sui redditi più bassi è un aiuto alle famiglie, alle imprese e quindi a tutta l’economia del Comune. Vogliamo o no creare le condizioni per una possibile ripresa economica di cui tanto si parla con atti concreti? Il completamento possibile di strutture come il Palazzo della Loggia di Suvereto, da destinare a centro espositivo dei prodotti locali di tutto il Comune e a sede di mostre ed attività culturali, non concorre al rafforzamento di una identità e alla valorizzazione delle risorse storiche, culturali ed economiche del territorio?
Ci sono delle ricerche scientifiche, avete documenti che possono tranquillizzare il cittadino nella scelta di votare “SI” alla fusione ?
Certamente. Tutti documenti prodotti dagli Istituti di Studi e ricerche definiscono la dimensione ottimale di un Comune da 10 a 30.000 abitanti. Tutta la nuova legislazione delle Regioni, non solo quella Toscana, si basa su studi accurati e convergenti. Tra poco avremo occasione di valutare e discutere i risultati degli studi dell’IRPET e del Sant’Anna di Pisa che sostengono la nostra scelta. La sola Regione in Italia che ha prodotto un documento interlocutorio e sostanzialmente negativo è la Lombardia, diretta dalla Lega Nord, e in più occasioni citata dai sostenitori del NO al Comune unico.
La Legge non obbliga i Comuni sotto i 5000 abitanti a fondersi. Perché “SI” fusione e “NO” unione?
La Legge in realtà non obbliga alla fusione o all’unione. La Legge obbliga, ed è la cosa peggiore, ad associare le funzioni con i Comuni confinanti più grandi. Suvereto entro il 2013 sarebbe obbligato ad associare tutte le funzioni (9) con uno o più dei Comuni vicini e disponibili, cioè Piombino, Campiglia o San Vincenzo, cedendo ai Dirigenti dei suddetti la direzione dei propri servizi, contribuendo proporzionalmente, oltre tutto, al loro costo, con un ulteriore inutile aggravio sulle già misere risorse comunali. Ma l’aspetto di fondo è la perdita della gestione diretta e dei poteri operativi da parte del Sindaco e dei due soli Assessori previsti dalle nuove normative, che non avranno alcun potere sui dirigenti degli altri Comuni, se non vigilare sul rispetto delle apposite convenzioni stipulate per l’associazione delle funzioni. L’Unione dei Comuni, invece, non mi pare allo stato attuale, semplicemente praticabile. Quello che solo due anni fa sembrava un impegno politico condiviso, oggi, anche per un cambiamento profondo delle condizioni politiche ed economiche, per l’intervento di nuovi indirizzi normativi quali l’abolizione delle Provincie, non sembra essere la scelta, a mio parere, più efficace. Credo che si debba guardare più avanti e ad un orizzonte più ampio, nella direzione delle nuove proposte di legge, verso l’Alta Maremma. In quel contesto il Comune unico Campiglia-Suvereto avrebbe certamente una maggiore visibilità ed importanza.
Prima del referendum del 6 e7 ottobre, quali saranno le vostre prossime iniziative?
Abbiamo in programma numerose iniziative, dalla presentazione del “Progetto Comune Unico” fatta dai due attuali Sindaci in tutte le realtà abitative, ad iniziative a cui parteciperanno esponenti di livello regionale e locale, quali i Sindaci di Piombino Anselmi e di Figline Valdarno, che ha già fatto l’esperienza della fusione, a sostegno del SI. Ci sarà anche una cena di autofinanziamento a Suvereto verso la fine del mese.
I “malpensanti” insistono che l’idea è quella di fare il Comune di Venturina Terme e declassare a frazioni Campiglia e Suvereto. Quanto c’è di vero?
Sono solo dicerie. Di fatto il Referendum è stato convocato dalla Regione per il 6 e 7 ottobre per rispondere al quesito “siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di “Campiglia Suvereto” ……- perché questo, per legge Regionale, se dovesse prevalere il SI, sarà il nome del nuovo Comune. Personalmente sono favorevole anche a “Venturina Terme”. I “malpensanti” ne pensano davvero troppe. In ogni caso io, tra “Campiglieto” e “Suvericchio” preferisco “Campiglia Suvereto”.
Giuseppe Trinchini
promesse e poltrone, questa è la fusione (fa anche la rima)