SMALTIMENTO CONCORDIA: FINCANTIERI BOCCIA IL PORTO DI PIOMBINO

Il relitto dopo la rotazione al Giglio

Il relitto dopo la rotazione al Giglio

Sul Corriere della Sera (leggi l’articolo premendo sul link) del 19 settembre è apparsa una notizia che ridimensiona sia gli interventi del presidente regionale Rossi, sia le speranze del sindaco di Piombino Anselmi .  Fincantieri infatti, in un dossier elaborato ad aprile per conto del ministero dello Sviluppo Economico, avrebbe bocciato tutti i porti italiani per lo smaltimento del relitto della Costa Concordia. E sarebbe smentito categoricamente il presidente Rossi per quanto riguarda la tempistica per la realizzazione al porto di Piombino delle strutture capaci di accogliere e smantellare la Concordia». È quanto afferma il capogruppo di Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna, che ha presentato una interrogazione urgente in Consiglio regionale destinata al presidente Enrico Rossi.

“Secondo Fincantieri – ha spiegato Gambetta Vianna – ci vorrebbero almeno tre anni, e non sei mesi, per compiere la realizzazione di un grande bacino e delle infrastrutture ipotizzate per Piombino. Inoltre, nell’articolo si legge testuale che ‘pure i bambini hanno capito che il relitto non finirà mai a Piombino e che alla fine sarà l’armatore ad avere l’ultima parola sulla destinazione finale della Concordia, che avrebbe già preso contatti con un porto straniero, visto che sarà la compagnia a metterci i soldi. Si smentisce, quindi, Rossi quando dice che il coltello dalla parte del manico ce l’ha lui”.

Il leader di Più Toscana in Palazzo Panciatichi fa presente che “la stessa Fincantieri, proprietaria di fatto del porto di Palermo, si dice disponibile ad accogliere la nave in Sicilia solo per attività connesse al disinquinamento ed alla sua messa in sicurezza, per consentirne in seguito il trasferimento presso altri cantieri mediterranei specializzati in demolizioni navali, già individuati dai proprietari del relitto. E questo perché sarebbero troppe le perdite economiche per smantellare la nave al porto di Palermo”.

Nell’interrogazione urgente, Gambetta Vianna chiede al presidente Rossi “se sia a conoscenza dello studio di Fincantieri e se, prima di provvedere ai lavori di adeguamento del porto di Piombino, abbia calcolato tutti gli aspetti economici ed organizzativi derivanti dallo smaltimento della nave da crociera naufragata 20 mesi fa”.

Scritto da il 21.9.2013. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

4 Commenti per “SMALTIMENTO CONCORDIA: FINCANTIERI BOCCIA IL PORTO DI PIOMBINO”

  1. lino

    Secondo voi la Fincantieri in Italia sul tema delle costruzioni navali è un’autorità riconosciuta o sono un gruppo di ignoranti che non sanno quel che dicono ?
    Ciò che occorre per demolire in sicurezza un gigante del mare come la Concordia lo sa Rossi-Anselmi-Guerrieri-Velo-Manciulli o quelli della Fincantieri ?
    Prima di indicare la direzione del porto dove mandare la Concordia con chi pensate che parleranno lo Stato, l’armatore e le assicurazioni che pagano ?
    Io penso che la Concordia non verrà a Piombino e penso che coloro che diffondono sogni per mantenere buoni i concittadini sbagliano e sbagliano di grosso. Serietà, responsabilità e verità questo occorre oggi a Piombino.
    Speriamo bene con i prossimi amministratori.

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