CAMPIGLIA: «NON ABBANDONIAMO IL DIBATTITO SULLE CAVE»
Il serrato dibattito nato dalla scelta dei Sindaci di Campiglia Marittima e di Suvereto di cancellare il Comune di Suvereto, ha portato come conseguenza il non parlare più dei tanti problemi pressanti del territorio, nella speranza, forse, di risolverli con i presunti incassi della fusione. Il Comitato per Campiglia non vorrebbe che il dibattito sulle cave, riapertosi nel mese di Luglio, venisse abbandonato e riprende l’argomento ponendo alcune domande all’Amministrazione. Vediamo quindi quali sono le proposte di questo gruppo di cittadini che si è sempre impegnato sui temi ambientali.
«Innanzi tutto il Comitato e i cittadini vorrebbero sapere cosa è emerso dal sopralluogo fatto a fine Luglio nelle cave della SALES e di Cave di Campiglia, dal Sindaco Soffritti e dall’Assessore regionale Ceccarelli.
Inoltre vorremmo sapere se il Comune di Campiglia ha fatto delle proposte precise di modifica alla legge sulle cave e miniere, in corso di revisione, che garantiscano una gestione delle cave più corretta e proficua per la collettività. A tale proposito ricordiamo che il Comitato ha fatto da mesi proposte precise e circostanziate perché i piani di coltivazione siano fatti in maniera approfondita senza continue varianti o sanatorie che portano a ritardi nella rinaturalizzazione dei luoghi; ha proposto di allineare i contributi, oggi una miseria, a prezzi in linea con quelli applicati in Emilia Romagna; ha proposto che questi contributi vengano in gran parte destinati a creare altre occasioni di lavoro e alla riconversione del lavoro di cava.
Poiché la difesa del lavoro nasce prima di tutto dal favorire la creazione di altre occasioni di lavoro potenziando le attività del territorio, chiediamo al Sindaco o all’Assessore alle Attività Produttive di spiegare ai cittadini che azioni ha fatto e sta facendo in tal senso l’Amministrazione.
Vorremmo sapere infine quale è la posizione dell’attuale Amministrazione sul destino delle cave. Se infatti il Sindaco vuole rispettare quanto deliberato a Piombino il 4 Febbraio 2008 (esclusione tassativa di aumenti di escavazioni e di prolungamento di concessioni) e quanto previsto nel protocollo d’intesa tra Regione, Provincia e Comuni (uso del Conglomix dell’impianto TAP per il porto di Piombino), chiediamo che non ci si limiti a parole e espressioni di buona volontà alle quali non segue alcuna azione concreta come si è visto per la miniera di Botro ai Marmi.
Chiediamo quindi – conclude Alberto Primi – cosa l’Amministrazione ha fatto o intende fare per rispettare gli impegni presi circa le scadenze delle concessioni di coltivazione e nello stesso tempo tutelare il lavoro e facilitare la riconversione e il potenziamento della offerta di lavoro in altri settori».
Comitato per Campiglia
Alberto Primi
CAMPIGLIA: «NON ABBANDONIAMO IL DIBATTITO SULLE CAVE»: Il serrato dibattito nato dalla scelta… http://t.co/q36MsKi4Kx
questi cancellano anche il buongoverno (se mai c’è stato, per le cave sicuramente no)
Il Comitatox Campiglia si è “fissato” sulle cave di Campiglia quando tutto è chiaro da molti anni. Le concessioni scadranno il 2018 e il 2020! Non so più cosa dire per farglielo capire. Fra qualche mese scriveranno un altro pezzo come questo. Chiedono di tutelare i lavoratori.
Proprio loro che vorrebbero chiudere le cave. Tanti anni fa, i lavoratori delle miniere furono licenziati. Molti andarono a lavorare nelle miniere di Massa M.ma e di Gavorrano, altri negli stabilimenti di Piombino. Altri in pensione. Oggi non è più possibile perché le miniere sono chiuse, negli stabilimenti fanno bene a pensare ai loro posti di lavoro, in pensione… beh, lasciamo correre. E, al Comitato continuano a domandare e a chiedere risposte per cose di cui si conosce tutto. E, c’è pure qualcuno che solidarizza. Mai nessuno che dica quale sia la soluzione. Comitato, le concessioni di escavo termineranno nel 2018 e nel 2020!
si, ma chi si fida più di questi amministratori????