COMUNE DEI CITTADINI: «A CAMPIGLIA NON SI DEVE PARLARE DI CAVE»

Le cave del campigliese nel 2010

Le cave del campigliese nel 2010

Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato e il relativo ordine del giorno proposto dal Comune dei Cittadini sulle cave di Campiglia.

«A Campiglia non si deve parlare di cave nonostante sia il Comune toscano, dopo le Apuane, con la più alta concentrazione di cave e di miniere.

Nel 2011, nel 2012 e nel 2013, su proposta del Comune dei Cittadini, sono stati approvati ordini del giorno in Consiglio Comunale che impegnavano la Giunta ad affrontare con urgenza questo argomento, ma fino ad oggi sono stati tutti ignorati. E’ bene ricordare che il Piano Strutturale e il Regolamento Urbanistico prevedono la cessazione delle attività estrattive alla scadenza delle concessioni: 2020 per la cava di Monte Valerio e 2018 per la cava di Monte Calvi. Sono scadenze ravvicinate che imporrebbero una seria riflessione sotto molti profili tra i quali i reali fabbisogni di materiali di cava in ambito regionale e locale, le possibili riconversioni produttive, la difesa dell’occupazione, i ripristini ambientali per risanare le ferite inferte al paesaggio.

Tutti argomenti urgentissimi che la Giunta si ostina a non affrontare. Preferisce attendere la scadenza delle concessioni per sottostare poi al ricatto occupazionale come è avvenuto per il rinnovo delle concessioni della miniera a cielo aperto di Montorsi e della Spinosa. In quel caso l’amministrazione ha espresso un parere contrario, ma al momento di opporsi formalmente alla decisione della Regione ha preferito recedere.

Intanto sono partite le gare per la realizzazione delle opere pubbliche nel porto di Piombino per la Concordia e, da quello che si apprende dalla stampa, la fornitura dei massi e dei materiali per la costruzione delle dighe e delle banchine non verranno dal recupero dei rifiuti industriali degli stabilimenti siderurgici, ma dalle cave. La Giunta di Campiglia, con una delibera, si è preoccupata di dire all’Autorità Portuale che i camion che trasporteranno a valle i massi delle cave campigliesi non potranno passare dall’abitato di Venturina, dimenticando che ci sono leggi che impongono per le grandi opere pubbliche l’impiego di materiali di recupero e che i Comuni della Val di Cornia hanno realizzato con denaro pubblico un impianto per il recupero dei rifiuti industriali che doveva ridurre il consumo dei materiali di cava. Tutto dimenticato?

Ora apprendiamo anche che è in discussione da anni il Piano Provinciale per le attività estrattive e che la Provincia ha consultato i Comuni. A Campiglia non c’è stata né informazione, né discussione confermando una linea che punta a non affrontare il problema cave e che, oggettivamente, risulta connivente con i soli interessi delle imprese estrattive.

Per questo abbiamo presentato l’ennesimo ordine del giorno. Vedremo gli esiti, ma la cosa allarmante è che a Campiglia, insieme al problema cave, c’è anche una vera emergenza democratica perché si sta sistematicamente impedendo ai cittadini e al Consiglio Comunale di conoscere e di dire la propria su un problema così rilevante per il territorio».

Comune dei Cittadini

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Di seguito il testo dell’ordine del giorno.

LISTA COMUNE DEI CITTADINI

ORDINE DEL GIORNO SUL PIANO PROVINCIALE PER LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso

Che da notizie di stampa e da interventi di consiglieri provinciali risulta che la Giunta Provinciale, in attuazione del Piano Regionale del 2007, ha recentemente approvato la proposta relativa al Piano delle attività estrattive, di recupero delle aree escavate e di riutilizzo dei residui recuperabili della provincia (P.A.E.R.P.);

Che da comunicazione ufficiali della Provincia risulta che “l’elaborazione del piano è stata preceduta da un lungo iter tecnico-politico preliminare che ha coinvolto autorità ed enti locali”;

Che la proposta di Piano è ora all’esame della terza commissione consiliare provinciale per essere successivamente sottoposta all’approvazione del Consiglio Provinciale;

Preso atto

che su un argomento di così grande rilevanza non vi è stato fino ad oggi nessun coinvolgimento del Consiglio Comunale di Campiglia, nessuna informativa e nessuna discussione di merito;

che, anche in relazione alle scelte compiute dal Comune di Campiglia con il Piano Strutturale del 2007 e con il recente Regolamento Urbanistico, è da ritenersi urgente e necessaria una discussione approfondita sul quadro conoscitivo e sulle proposte del Piano Provinciale;

 

IMPEGNA LA GIUNTA

 

A fornire copia dei documenti del P.A.E.R.P. ad ogni Gruppo Consiliare e a far convocare la specifica Commissione Consiliare per l’illustrazione del Piano;

A pubblicare i documenti della proposta di Piano sul sito web del Comune per consentire la massima diffusione dei suoi contenuti e favorire la partecipazione dei cittadini;

A convocare un successivo Consiglio Comunale per l’espressione del parere da far pervenire con la massima urgenza agli organi provinciali che stanno discutendo il P.A.E.R.P.

 

 

Scritto da il 16.10.2013. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “COMUNE DEI CITTADINI: «A CAMPIGLIA NON SI DEVE PARLARE DI CAVE»”

  1. ASTUTO CACCIATORE

    Sembra che i compagnucci Piddini stiano preparando un bell’affaretto per i loro amici cavatori approfittando dell’altro affare della Cocordia ?!

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 24 giorni, 9 ore, 9 minute fa

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