A CAMPIGLIA SONO TRASPARENTI SOLO GLI ELETTORI?
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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Corriere Etrusco “numero 29” del 25 ottobre 2013.
La “bussola della trasparenza” è uno strumento informatico che consente alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini di analizzare e monitorare la trasparenza dei siti web istituzionali. Il principale obiettivo è di accompagnare le amministrazioni, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali.
Dal 20 aprile 2013 è in vigore il decreto legislativo n.33 /2013 sul “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. A tal fine il Dipartimento della Funzione pubblica ha elaborato una nuova versione della “Bussola della Trasparenza” in modo da accompagnare le amministrazioni nell’adeguamento delle strutture dei siti web a partire dall’allegato A del Decreto legislativo n.33/2013.
Questa iniziativa, in linea con i principi dell’Open Government, può essere testata da tutti i cittadini sul sito http://magellanopa.it/bussola/ ed in particolare mira a rafforzare la trasparenza, la partecipazione e la responsabilità delle pubbliche amministrazioni.
Ma come siamo messi qui in Val di Cornia? Un vero disastro.
Campiglia M.ma (ma anche Sassetta seppur gli interessi in gioco sul territorio sono agli antipodi) si attesta ad un deludente ultimo posto, con nessuno di tali indicatori rispettati. Eppure sono ben 65. La giunta comunale e il Sindaco non hanno adeguato il sito al nuovo decreto e i dati fotografano l’immagine di una giunta che non diffonde ai cittadini le proprie decisioni. Tutto questo è stato confermato anche dai risultati elettorali del recente referendum sulla fusione, al quale i cittadini di Campiglia e Venturina hanno risposto disertando in massa le urne, dove si sono recati solo il 26% degli aventi diritto.
Al secondo posto Suvereto che ottempera a due su 65 indicatori. Piombino e San Vincenzo “fanno meglio” e con un misero 4,65 % ottemperano a ben tre indicatori su 65.
Questa situazione è già stata denunciata dal Comitato per Campiglia alla Presidenza della Regione Toscana e al Garante Regionale della Comunicazione perché, alla luce della stessa legge regionale 9/2013, si provveda ad eliminare queste limitazioni improprie al diritto di accesso. Speriamo quindi che sul versante web la Val di Cornia esca quanto prima dallo “zero” in trasparenza.
Giuseppe Trinchini
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meglio essere opachi per fare il proprio comodo