SUVERETO: TRA NERVOSISMO E OSSERVATORIO PERMANENTE

Il palazzo comunale di Suvereto

Il palazzo comunale di Suvereto

Fermento nel comune di Suvereto, dove dopo la sconfitta del PD al referendum sulla Fusione, la nomina del nuovo gruppo dirigente del PD ha avviato uno scambio di commenti e accuse con la lista civica “Uniti per Suvereto”. E così, mente i cittadini cercano di capire se “… è meglio lasciare la strada vecchia per la nuova”, il Comitato «No fusione» tra i comuni di Campiglia e Suvereto si è trasformato in una associazioneche avrà lo scopo di essere un “Osservatorio permanente” sul comune, con l’obiettivo di valorizzare la partecipazione dei cittadini che è emersa copiosa nel referendum sulla fusione.

Riportiamo gli scambi tra Uniti per Suvereto e il PD dall’ultimo al primo comunicato.

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PARODI (UPS): «NUOVO SEGRETARIO, VECCHI  METODI»

4 NOVEMBRE 2013

«Leggo sulla stampa – inizia Parodi –  il comunicato del segretario del PD di Suvereto, Roberto Gallai, che mi accusa di mancanza di rispetto e “attacco rabbioso” nei loro confronti, solo per aver constatato una verità inconfutabile che: all’interno della segreteria nuova sono presenti quasi tutti gli elementi della vecchia segreteria e soprattutto i fondatori del Comitato del SI.

Se il Segretario e’ così gentile da indicarmi in cosa consiste la mancanza di rispetto forse mi sarà più facile capire il suo ragionamento. Continua l’attacco personale nei miei confronti sottolineando un fatto che trovo surreale, indicando che, in Uniti per Suvereto decidono i soliti da 30 anni, peccato che la nostra lista Civica esiste solo da 5 anni.

Ogni volta che solleviamo una criticità verso l’amministrazione o il Partito di maggioranza, veniamo accusati di non fare proposte, sia ben chiaro che in democrazia il ruolo delle minoranze o opposizioni, che dir si voglia, non e’ quello di governo ma di controllo, perché così hanno deciso i cittadini dando fiducia a quella che viene definita maggioranza.

Ma nonostante tutto il Segretario Gallai ha la memoria corta o e’ poco informato perché UpS in questi anni ha fatto una serie di proposte (facilmente reperibili negli atti ufficiali del Consiglio Comunale) che sono state sistematiche respinte al mittente dalla maggioranza senza discussione, e quelle poche che sono state approvate non sono state attuate dal Sindaco e dalla Giunta, una su tutte e’ l’applicazione dell’esito referendario del 2011 sull’Acqua, dove, con una mozione portata da noi in consiglio comunale si impegnava il Sindaco a riunire d’urgenza i soci dell’ATOO5 e ridiscutere le bollette dell’acqua, decurtandole del 7% come stabilito dalla volontà popolare…Sono passati 2 anni e puntualmente nessuno ha mosso un dito.

Invece di cominciare il nuovo corso con i vecchi metodo invito il Segretario a riflettere sulle azioni che l’Amministrazione ha condotto fin ora, contraddicendo se stessa, e qui posso fare un’altro esempio eclatante , il Segretario mi può spiegare che fine ha fatto la riorganizzazione della Parchi Val di Cornia e il progetto di Marketing Territoriale finanziato dagli introiti della tassa di soggiorno che doveva vedere tutti i comuni associare la fantomatica funzione turismo con San Vincenzo capofila?»

Giuliano Parodi

Capogruppo UpS

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Tratto “da La Nazione” – Piombino

SUVERETO GALLAI, SEGRETARIO DEL PD, RISPONDE A PARODI

 «Ci mettiamo la faccia e meritiamo rispetto»

«Uniti per»» aveva parlato di «mancato rinnovamento»

— SUVERETO —

«Mi sarei aspettato almeno un po’ di rispetto, da parte del capogruppo di un’opposizione che in quattro anni non ha avanzato una sola proposta»: lo dice Roberto Gallai, segretario del circolo Pd intitolato a Norma Parenti, che replica a Giuliano Parodi capogruppo di «Uniti per Suvereto» che aveva accusato il Pd di mancanza di rinnovamento dopo il risultato referendario sulla fusione. «Il Pd della Val di Cornia ha celebrato il suo congresso, che ha visto la conferma di Valerio Fabiani alla segreteria di Federazione e il rinnovo dei direttivi dei circoli locali, con un confronto forte e appassionato. A Suvereto il dibattito si è sviluppato sull’esito del referendum, come era necessario».

«Il vecchio circolo, a maggioranza — aggiunge Gallai — aveva appoggiato la proposta di fusione. Questa è stata respinta dai cittadini. Se ne prende atto e si ricomincia a lavorare: non ci sono anatemi da lanciare o vendette da consumare; era una proposta fatta in totale buonafede e per il bene del paese e chi l’ha sostenuta non ha niente di cui vergognarsi. Ma il referendum non è stato il solo tema del nostro congresso: il modello di sviluppo del paese e del territorio, le idee da mettere in campo sulle difficili prospettive sociali del “dopo Lucchini”, le difficoltà economiche dell’amministrazione, sono stati al centro della discussione. Su queste basi si è costituito un direttivo fatto di persone già impegnate e di nuovi ingressi, alcuni molto giovani, come è giusto che sia: il rinnovamento si fa quando l’esperienza accetta la novità e il nuovo fa tesoro dell’esperienza.

Verso un partito che si mette in discussione a viso aperto, con un confronto franco, libero, alla luce del sole, che fa tesoro delle idee e delle proposte di tutti, mi sarei aspettato almeno un po’ di rispetto, da parte del capogruppo di un’opposizione che in quattro anni non ha avanzato una sola proposta, ma ha fatto solo guerra quotidiana all’amministrazione. Verso un partito che decide, anche con grosse difficoltà e tensioni interne, di far scegliere i gruppi dirigenti, locali e nazionali, a iscritti e elettori, con un metodo democratico, avrei auspicato un po’ di considerazione, da parte di chi è abituato alle assemblee dove decide chi grida di più e poi alla fine decidono sempre i soliti, da trent’anni».

«Verso infine — conclude Gallai — chi ha il coraggio delle proprie idee e ci mette la faccia, verso chi cerca e sostiene le soluzioni che ritiene migliori per il bene comune, anche se a volte impopolari, avrei auspicato la ricerca di un confronto sulle cose, invece dell’attacco rabbioso da parte di chi cerca solo il consenso di chiunque e comunque, senza esitare ad andare a braccetto con populismi e conservatorismi di ogni sorta».

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L’articolo contestato dal PD di Susereto…

Suvereto: i fautori della fusione nel nuovo direttivo del Partito Democratico

31/10/2013

«I congressi di Circolo del PD appena conclusi – inizia Parodi –  hanno disegnato i nuovi assetti del partito in Val di Cornia. A Suvereto un nuovo Segretario, filo-renziano, e un nuovo direttivo; anche se definirlo nuovo e’ chiaramente un eufemismo. Gallai Roberto (segretario),Tafi, Lolini, F. Nocenti , Giampaolo Pioli, Taddei, Bonaguidi S., Santi S., Teglia, Leo Bruscoli, Deiola A., scorrendo i nomi si evince che  il referendum è stata una lezione inascoltata.

Dopo che, l’82 per cento dei cittadini ha bocciato il progetto di fusione con Campiglia Mma, il PD di Suvereto conferma al vertice del partito gli stessi uomini che volevano chiudere il Comune, compreso addirittura il coordinatore del comitato del SI alla fusione.

Sembra una nuova prova di sordità politica, di distacco dai cittadini e di perdita del senso della realtà. Come hanno fatto a non capire il messaggio di partecipazione e di rinnovamento che è venuto dalla gente? Possibile che non si siano resi conto di avere sbagliato a sostenere un progetto improvvisato e calato dall’alto, che per Suvereto avrebbe significato perdita di importanza e marginalizzazione?

Tutti sembrano saltati all’ultim’ora sul carro di Matteo Renzi, sperando così di riabilitarsi agli occhi dell’elettorato, ma la gente non ha la memoria corta e si ricorderà di quelli che avrebbero lasciato morire il Comune di Suvereto dopo secoli di storia.

Ora che il comune è stato salvato e mantenuto, è necessario lavorare per costruire un’alternativa per governare l’amministrazione locale rispettando il principio di autonomia e ritrovando la capacità di collaborare con gli altri comuni per garantire diritti e servizi.

Uniti per Suvereto ribadisce che chi voleva chiudere il Comune non può e non potrà avere il diritto a candidarsi a governarlo. Ci saremmo aspettati più umiltà e più rispetto per gli elettori, con la possibilità di aprire una fase di dialogo. Invece ci troviamo davanti a un’altra occasione mancata».

Giuliano Parodi
capogruppo UpS

 

Scritto da il 4.11.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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