SAN VINCENZO: NO DI A.S. SUL NUOVO PIANO STRUTTURALE
San VIncenzo (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente dalla lista civica “Assemblea Sanvincenzina”.
«L’amministrazione ha presentato pubblicamente il Piano strutturale, non rendendone mai noti i documenti. Una mancanza di trasparenza che impedisce al cittadino di farsi un’idea precisa delle previsioni.
Gli amministratori, non consci della loro scarsa credibilità dopo anni di consumo di suolo, continuano a dire che non vi sarà più cemento. Nelle presentazioni del Piano nessuno ha spiegato i problemi del territorio, gli obiettivi e le strategie.
Non ci fidiamo, perché il risultato della politica basata sulla speculazione a favore di pochi è evidente a tutti. Essa non ha solo compromesso l’ambiente, ma anche la nostra vera risorsa economica: un territorio curato e bello, vivibile e attivo, principali fattori d’attrazione turistica e dell’economia.
Il Piano strutturale dovrebbe analizzare componenti socioeconomiche e ambientali proponendo la conservazione e valorizzazione delle risorse, ma le scelte sono di nuovo rispondenti più alle richieste dei singoli che alle esigenze della collettività.
Il lungo iter del Piano doveva tener conto di un costoso ed affollato percorso partecipativo in cui si è detto basta a costruzioni, seconde case, privatizzazione di spiagge e spazi pubblici. Ma allora, su cosa è stato basato il Piano da quasi 500mila euro?
Il Pd sta confezionando slogan tipo cemento zero, ambiente, ecc.: con quale credibilità? Se continuiamo a snaturare il territorio, perderemo i flussi turistici che possono garantire l’allungamento della stagione puntando sulla ricchezza della nostra terra: mare, colline, parchi, terme, ecc.
Il Piano avrebbe dovuto individuare reti strategiche per connettere il territorio e renderlo fruibile. Per quale economia costruire ancora case? Per quale turismo? Per congestionare ancor di più il paese nei due mesi estivi e vederlo deserto il resto dell’anno?
I numeri del Piano ruotano attorno al progetto del villaggio scolastico. Si dice che, togliendolo dai calcoli, restano “solo” 9.800 mq di nuove case, corrispondenti a circa 130 alloggi. E perché dovremmo togliere proprio le altre centinaia di residenze che sostituiranno le scuole? Perché non la ristrutturazione e il miglioramento delle scuole esistenti, invece di complicati meccanismi di vendita, scomputo d’oneri e occupazione di suolo? Si pensi piuttosto a come ripopolare il paese o ad alloggi Peep. Il segretario Roventini, con un’affermazione sui Social Network, ha svelato che il PD sanvincenzino spinge per l’adozione del Piano Strutturale perché, con il futuro irrigidimento delle regole da parte della Regione Toscana, verrebbe rimandato al mittente».
Giacomo Zecchini e Francesca Neri
portavoce de l’Assemblea sanvincenzina
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