GELICHI: LAVORIAMO NELL’INTERESSE DEI PIOMBINESI

Riccardo Gelichi

Riccardo Gelichi

Piombino (LI) – Abbiamo intervistato Riccardo Gelichi della lista civica «Ascolta Piombino» sui punti critici di questa città e sulle future opzioni per salvare questo territorio da una crisi che si preannuncia lunga e grave.

1)      Avete raccolto 550 firme per permetterci di  portare avanti la battaglia per mantenere aperto il reparto di maternità dell’ospedale di Villamarina. Siete soddisfatti dei risultati?
In un giorno abbiamo raccolto 550 firme, ma non ci bastano, nonostante le rassicurazioni dell’Assessore Tempestini, continueremo la raccolta, quindi ci rivolgeremo direttamente alla Regione, siamo stufi di sentirci dire “tranquilli tutto apposto” quando non lo è affatto.

2)     Cosa ne pensate della recente iniziativa promossa dalla Fondazione della Libertà, sulla nuova filiera della riparazione e rottamazione navale, e il futuro del porto.
Se facciamo eccezione per la disponibilità dell’imprenditore ad installare un bacino di riparazione, per il resto ho già sentito questa litania, anzi sentire da politici di centrodestra che questo territorio non è riconvertibile e solleticare la pancia con politiche assistenziali è stata una grande delusione, in sostanza PD e PDL in questo momento sono sovrapponibili e questo è molto triste, significa che non esistono voci alternative, fatta eccezione per Ascolta Piombino.

3)      Di cosa ha bisogno il porto per svilupparsi, in che modo le aree retro portuali devono organizzarsi a servizio del porto?
Questa è una bellissima domanda, anzi questa è la domanda che dovrebbe farsi chi ci governa, esiste un progetto concreto di sviluppo per il porto che vada oltre le parti strutturali, che non sia la solita boutade elettorale ma un progetto imprenditoriale con le gambe, e se esiste, ce lo fate vedere per cortesia.

4)       La strada di collegamento tra la 398 ed il porto. Il CIPE ancora non approva. Come può svilupparsi il porto senza questa importante via d’accesso?
Come può svilupparsi Poggio Batteria, e come può svilupparsi il distretto della nautica in chiusa, senza la 398? Bella domanda anche questa, noi lo diciamo da sempre infatti continuiamo a proporre la cantieristica, la nautica e la flotta pescherecci in foce del Cornia, con le  autorizzazioni regionali partirebbe domani.

5)      Quali sono le iniziative che state facendo per sensibilizzare la città e lanciare la vostra lista?
Gazebo almeno uno al mese, vogliamo stare fra la gente e non le ultime settimane di campagna, faremo volantinaggi, il programma è pronto, manca solo Baratti che entrerà a breve e una proposta per il sociale, poi c’è il sito http://www.ascoltapiombino.it/, inoltre useremo suole e tacchi per raggiungere più persone possibili.

6)       Quali tra i punti innovativi del vostro programma elettorale reputa più interessanti?
La parola d’ordine è diversificare, ma non contro qualcosa, ma per un futuro migliore più pulito, siamo dei pragmatici vogliamo stare con i piedi per terra, allora urbanizzazione delle Fabbricciane e Torre Nuova per mitigare il degrado in atto da decenni, e al posto dei manufatti fatiscenti costruire 1500 villette da 70 mq seconde residenze turistiche, raddoppio del Porto di Salivoli per collegarlo con il centro rafforzando le falesie e rilanciare un quartiere dimenticato come quello di Salivoli, rivisitazione del Piano della Costa urbana, accessi alle spiagge e  nuovi Resort. Un grande sistema produttivo nel centro storico comprensivo di Centro Velico Palazzo Appiani, la Marina, la Lega e il Piazzale d’alaggio, con una unica regia che faccia tesoro degli ultimi insediamenti produttivi. Infine, ma non per importanza, tutte le economie legate al mare in Foce del Cornia, mercato del pesce, cantieristica, perché le imbarcazioni noi le vogliamo costruire e non demolire, piccola nautica e flotta peschereccia, in un sito espandibile e già infrastrutturato. Senza escludere possibili industrie di trasformazione del pescato, da inserire nelle nostre aree artigianali.

7)      Si faccia una domanda, si dia una risposta.
Perché facciamo tutto questo? Perché siamo dei folli sognatori, convinti però di avere ragione da vendere, allora Riprendiamoci il Futuro.

GiuseppeTrinchini

Scritto da il 15.11.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

9 Commenti per “GELICHI: LAVORIAMO NELL’INTERESSE DEI PIOMBINESI”

  1. Astuto Cacciatore

    “urbanizzazione delle Fabbricciane e Torre Nuova per mitigare il degrado in atto da decenni, e al posto dei manufatti fatiscenti costruire 1500 villette da 70 mq seconde residenze turistiche, raddoppio del Porto di Salivoli” dice Gelichi. Voi cosa ne pensate? Ancora mattone e cemento? Sorge il sospetto che “Ascolta Piombino” sia una congregazione di architetti, ingegneri, geometri, imprenditori edili… (La fantasia edificatoria al potere).

  2. Astuto Cacciatore

    ” siamo dei folli sognatori” , si, ispirati dall’esempio del Berrighi & C.

  3. Luca

    Sulle fabbricciane mi dispiace ma dopo 4 legislature (20 anni) non credo che sia giusto continuare a tenere quella zona nell’illegalità… Anzi sarebbe proprio l’ora di mettere le cose apposto, possibilmente senza specularci sopra troppo… E chi ha orecchie per intendere, intenda.

  4. Astuto Cacciatore

    Quindi trasformiamo le baracche in tante belle villettine, (tanti bei guadagni per geometri, ingegneri senza incarichi, architetti che fanno i geometri, imprese e impresucce edili, elettricisti, idraulici, oneri di urbanizzazione per il comune, IMU da riscuotere, tasse per nettezza urbana, allacci Enel, per l’ASA una goduria di nuove bollette esose da riscuotere,fiorentini e pisani in affitto per due o tre settimane a luglio agosto). Un vecchio mondo che soffoca nella sua stessa insipienza.

  5. Luca

    Caro Astuto,
    generalmente condivido le cose che dici, ma sulle fabbricciane purtroppo no.
    Siamo già nel 2014 e prima che la nuova giunta inizi a lavorare sarà il 2015… possibile che ci debba essere una zona a Piombino nella quale non ci sono le fogne, vige l’abusivismo, non passa la nettezza urbana e così via?

    Io non dico di costruire ville, io dico di mettere in regola e far pagare i giusti tributi a chi già oggi sta li. le fabbricciane sono un area di pregio… mettiamoci a tavolino e vediamo come ripristinare la legalità, creando magari qualche posto di lavoro senza cementificare in modo selvaggio. Come è ora certo non è un bel biglietto da visita…

  6. Astuto Cacciatore

    Purtroppo scontiamo gli errori fatti in passato: prima di tutto il bel regalo fatto alla famiglia Massart di lottizzare le Fabbricciane, guadagnando lautamente nel rivendere a pezzettini terreni agricoli di scarso valore perché abbandonati da anni (mi ricordo benissimo del lotto che comprò mio padre che era nient’altro che una sterpaglia rinseccolita). Poi la possibiltà che venne data di farci le baracche in muratura (lasciando a fianco le vecchie in lamiera) per illudere la gente di fare qualcosa di rilassante (attività orticole con ribotte) dopo il lavoro. (Murature e lamiere vennero spesso date in affitto ai turisti per andare al mare a Baratti). Ora il degrado e l’abbandono perché la faccenda degli “orti” non interessa quasi più a nessuno.
    A questo punto il club dei cementisti (chissà se sono fratelli muratori?) anche sotto le vesti di Ascoltatori, lancia l’idea di farci un bel centro residenziale, l’ennesima inutile, squallida, sterile, mattonificazione delle campagne. Non bastano quelle che abbiamo? L’Italia è piena di belle villettine, usate per due o tre settimane all’anno. Gli scopi dell’operazione sono evidenti.
    Piuttosto demoliamo tutto il ciarpame, restituiamo quei terreni all’agricoltura, magari biologica, dando la terra in gestione a cooperative agricole per far lavorare i giovani, facciamoci un parco, dove respirare un’aria meno inquinata, fare sport, passeggiate, interessarsi all’ambiente e alla natura.
    Un caro saluto agli Ascoltatori, “folli sognatori”. (Chissà perché mi viene in mente Paperon dei Paperoni quando gli si illuminano gli occhi con il simbolo del $).

  7. lino

    Il punto è questo. Alle fabbricciane sono stati perpetrati abusi edilizi di ogni genere su ettari di territorio: dal bagno alla villetta. Ora le porte da aprire sono due ( 1 premio 2 punizione )
    1 – un bel condono edilizio con aumento di cubatura per tutti coloro che hanno illecitamente costruito ( tesi di Ascolta Piombino )
    2 – un’intervento puntuale e severo per punire questi furbetti di quartierino e restituire all’ambiente ciò che può essere restituito ( tesi dei cittadini che pagano le tasse e non hanno mai commesso un abuso )
    Ci fa sapere Ascolta Piombino quale porta apre in modo tale da farci orientare meglio per le prossime amministrative ?

  8. Astuto Cacciatore

    Mi pare che la prima sia l’ipotesi degli Ascoltatori. Anche perché dell’ambiente, inteso come valore e risorsa, sembrano voler ignorare ( e non solo loro) tutto. L’uscita dal PD trasforma in bravi sensali di provincia.

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