DISABILI GRAVISSIMI: UNA SVOLTA NEL CONVEGNO DI FIRENZE
Firenze – Le vite di chi vive disabilità gravi nella quotidianità sono state raccontate nel convegno “Diritto ad una vita dignitosa” tenutosi martedì scorso nella Sala Dè Dugento di Palazzo Vecchio con il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana. Al seminario -giunto alla 3ª edizione nazionale-, rivolto alle persone disabili gravissime e ai loro familiari, ed organizzato dal movimento associativo “Diritto vita dignitosa”, nato a Piombino cinque anni fa, in collaborazione con l’associazione nazionale “Scienza e Vita”, hanno partecipato rappresentanti della realtà ecclesiale dell’Arcidiocesi di Firenze come padre Renato Ghilardi, pastorale sanitaria, don Vasco Giuliani – ODA, Mario Cioffi, Giuristi cattolici, ed il costituzionalista Leonardo Bianchi.
L’Arcivescovo dell’Arcidiocesi fiorentina, mons. Giuseppe Betori, nell’esprimere il suo saluto iniziale ai convenuti e la vicinanza della Chiesa a chi è affetto da disabilità gravissime, ha sostenuto che “non può esserci giustizia se non vengono affermati riconosciuti i diritti dei più deboli, i quali sono la garanzia per un’effettiva tutela dei diritti”.Giacché lo scopo del convegno era proprio la sensibilizzazione delle istituzioni alle problematiche dei disabili gravi e gravissimi, per garantire alle fasce sociali più deboli la certezza che “nessuno sia abbandonato”, Luigi Marroni, Assessore alla Salute-Regione Toscana, ha promesso maggior impegno per investire più risorse in materia di disabilità grave, mentre il Vicesindaco di Firenze, Stefania Saccardi, la quale ha enunciato proprio i molteplici interventi di carattere sociale operati dall’amministrazione comunale.
Ad introdurre i temi dei lavori seminariali ed a coordinare gli interventi dei relatori, Alberto Guerrieri, referente dell’associazione “Diritto Vita Dignitosa”, che, descrivendo il clima d’incertezza politico-istituzionale verso coloro i quali sono colpiti da gravi patologie, ha messo in luce come la carta costituzionale ed il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, siano un punto di riferimento per tutti.
Di carattere bioetico la relazione di Massimo Gandolfini, Vice Presidente Nazionale “Scienza e vita”, che, aprendo il ciclo degli interventi, ha messo in evidenza il “concetto di dono bidirezionale”.
Per Gandolfini se si entra in un’ottica in cui il portatore di disabilità è portatore di un dono gli “abili” si può colmare il divario fra le due categorie.
A Ugo De Siervo, Presidente Emerito Corte Costituzionale al contrario, il compito di chiarire come la carta costituzionale – con riferimento agli articoli 2 e 3 -, d’intesa con il pensiero di Aldo Moro e Giorgio La Pira, tuteli i diritti dei disabili, sebbene vi siano ancora delle marcate inadempienze come in ambito scolastico in cui gli insegnanti di sostegno non sono ancora riconosciuti a pieno titolo dagli altri docenti.
“L’organizzazione è servizio alla persona!”. Questa l’esclamazione di Luciano Eusebi, Ordinario Diritto Penale Università Cattolica di Milano, tesa a rivendicare il diritto di ogni persona a vivere – in quanto essere umano e non dipendente dal giudizio sulle sue abilità -, ed ad attendere dalla ricerca scientifica risposte svincolate da meri interessi economici.
Degni di attenzione anche le relazioni di Virginia Messerini, Docente Università Pisa Dipart. Giurisprudenza, che proponeva di redigere una nuova “proposta di legge nazionale d’iniziativa popolare”, per rendere esigibili sul serio e nell’immediato ai disabili gravi ed alle loro famiglie i diritti costituzionali e legislativi, e di Alessandro Giovannini, Ordinario Diritto Tributario Università Siena, che ha descritto l’inconcepibile mancanza di risorse finanziarie verso forme gravi di disabilità e l’inadeguatezza degli strumenti tributari inefficaci per ottenere detrazioni fiscali su ausili e sussidi per portatori di handicap.
Al termine del convegno il commento di Marcello Masotti, presidente Scienza & Vita –Firenze, delegato fiorentino al Festival di Scienza & Vita (30 novembre -1 dicembre a Bologna), il quale ha dichiarato: “La disabilità è sempre stata presa in considerazione dalla nostra associazione la quale si batterà per redigere una legge dove i diritti dei disabili siano rispettati”.
Emanuele Piccini
(Toscana Oggi)