NO SAT: «LA TIRRENICA UNA TRUFFA LEGALIZZATA»
Continua il coro di no contro l’autostrada Tirrenica. Abbiamo intervistato Alessandro Lucibello Piani del Coordinamento Territoriale No Sat a seguito della manifestazione del 17 novembre per ribadire ancora una volta la contrarietà ad un’opera definita “una truffa legalizzata”.
Come é andata la manifestazione del 17 novembre scorso?
E’ andata molto bene, una carovana è partita da San Vincenzo seguendo la vecchia Aurelia e si è ingrossata tappa dopo tappa sino a raggiungere il suo culmine ad Orbetello dove si è incontrata con la carovana proveniente dal Lazio e da Capalbio; un colpo d’occhio bellissimo, bandiere, striscioni, slogan, tanta gente che manifestava il suo NO a questo progetto devastante.
Perché il “no” a quest’opera?
Chiediamo ai politici e agli amministratori di iniziare a fare gli interessi dei loro cittadini e quindi di fermare questo scellerato progetto di privatizzazione dell’Aurelia e della Variante. I cittadini hanno diritto di sapere cosa si trama alle loro spalle e a spese loro. I politici e gli amministratori devono compattare le forze politiche e le associazioni su parole d’ordine forti e condivise, far vedere alla Regione ed al Governo che c’è una pluralità di soggetti che NON sono disposti a vedersi scippare un bene comune già lautamente pagato in cambio di un ulteriore gabella come il pedaggio.
Perché parlate di “truffa Tirrenica”?
L’esproprio di un bene comune che sarà ceduto ai privati in concessione è un fatto gravissimo e che non porta alcun beneficio ai cittadini. Cedere a soggetti privati la Statale Aurelia, nostra da 2000 anni e la Variante Aurelia, arteria indispensabile per la mobilità sicura e gratuita dei maremmani è qualcosa di molto simile ad una “truffa legalizzata”. Giustificano quanto sopra addebitandolo al compenso dei costi per i lavori di trasformazione in autostrada, ma in verità la gran parte di tali costi non sono stati quantificati e saranno a carico dello Stato che subentrerà alla fine della Concessione e ai cittadini con il salasso dei pedaggi che saranno i più cari d’Europa .
Quali sono gli obbiettivi del Coordinamento NO SAT?
Gli obiettivi del Coordinamento NO SAT sono chiari e trasparenti da sempre. NO all’autostrada senza se e senza ma, chiediamo che prevalga il buonsenso e l’onestà, che venga tolta la concessione alla Sat e ridata ad Anas, che si ritorni, rivisitandolo e migliorandolo al progetto Anas 2001, meno impattante, meno costoso, meno distruttivo e più utile ai cittadini.
Niente deve cambiare a nord di Grosseto dove deve riprendere la normale manutenzione della Variante e a sud di Grosseto deve essere messa in sicurezza la statale Aurelia seguendo e rispettando le indicazioni dei cittadini, dei residenti, delle associazioni. Non quelle di un privato, la SAT, e dei suoi soci Benetton, MPS, Gavio, Caltagirone, “Coop Rosse”. Su queste parole d’ordine c’è stata l’adesione di molti soggetti civici, partiti e associazioni e ora vigileremo che la manifestazione non sia stata solo propaganda e visibilità, ma che ci sia coerenza nei fatti e nella azione di tutti.
A che punto è la realizzazione dell’opera?
Nel Lazio i comitati stanno opponendosi in maniera decisa ai lavori facendo ricorsi e trascinando SAT in tribunale; dovremmo iniziare anche qui a predisporci alla lotta, anche legale. Nel tratto a sud di Grosseto oggi sono sempre di più coloro che lottano non per rigettare un tracciato ma per rigettare il progetto e stiamo lavorando perché sempre più soggetti portino avanti questa battaglia. A nord di Grosseto le promesse di esenzione, false perché non sostenibili economicamente, narcotizzano i cittadini; dobbiamo ancora lavorare per farli uscire dal sonno e dall’inganno con cui il governo e la Regione, con Enrico Rossi in testa, li vogliono relegare alla gabella autostradale.
Come ha reagito la popolazione residente?
Una grande sala stracolma, gente fuori, in una piazza gremita che ascoltava dagli altoparlanti, una carovana infinita, bandiere, slogan, striscioni ovunque, un movimento in crescita ed è quello che il Coordinamento Territoriale NoSat si era prefissato: informare e sollecitare al dibattito tutti quanti.
Quali sono gli ultimi sviluppi della vicenda?
Un tema estremamente interessante è la richiesta alla Ragioneria di Stato o alla Corte dei Conti di quantificare il costo del subentro di Anas a fine concessione sulla base dei dati dei costi delle complanari da fare e dei dati di traffico pari a quelli attuali e delle esenzioni di pedaggio garantite a parole per i residenti. Emergerebbero dei numeri insostenibili. Nel frattempo stimoleremo ancor di più i gruppi parlamentari che hanno appoggiato la manifestazione perché facciano luce sulla vicenda della Tirrenica in Parlamento dove, fino ad oggi, non se ne è praticamente parlato.
Giuseppe Trinchini