LA CONCORDIA SI ALLONTANA DEFINITIVAMENTE DA PIOMBINO?
Sarà una gara internazionale tra i Paesi Ocse a stabilire il porto nel quale sarà smantellata la Costa Concordia nonché l’azienda che si occuperà dell’intervento. La nave si allontana così da Piombino per carenze infrastrutturali e di fondale difficilmente colmabili in tempo utile. Il rischio arriva dalle parole dell’ad di Costa Crociere, Thamm, e dal referente di Legambiente Val di Cornia, Bruschi.
“Faremo una gara – ha detto Thamm – d’accordo col governo italiano, perché ci sono molti porti che hanno dimostrato interesse e dobbiamo trovare una soluzione appropriata”. Il manager ha parlato anche di Piombino, scalo a cui il governo pensava allo smaltimento con l’idea di compensare, in qualche modo, i danni provocati alla Toscana dal naufragio della nave.
“Noi – ha affermato Thamm – teniamo d’occhio Piombino però vedremo se sarà pronta. Vogliamo rimuovere il relitto al massimo entro giugno. Per questo dobbiamo guardare oltre. Entro l’inizio dell’anno prossimo saranno definiti i criteri della gara. Ci saranno dei requisiti tecnici condivisi, poi, in base alle normative europee e internazionali, sarà scelta anche un’azienda specializzata nello smaltimento di navi”.
“Questa gara – ha precisato Thamm – è rivolta a due soggetti: i porti e le aziende specializzate per lo smaltimento. Conteranno, nella scelta, anche gli aspetti economici e commerciali”. “Inoltre – prosegue – la gara sarà indirizzata “ai Paesi dell’Ocse” e quindi anche alla Turchia (una delle mete già associate alla Concordia), nonostante lo svantaggio geografico: portarla là farebbe aumentare i costi di trasporto. In ogni caso, qualunque decisione presa sarà frutto di una scelta trasparente”.
Il rischio di allontanamento del relitto da Piombino viene confermato anche da Legambiente tramite le parole di Bruschi: “L’unica certezza per ora è che nessun porto italiano sembra essere attrezzato per smontare la Concordia.
Nessuna autorità pubblica ha smentito l’ipotesi della gara o ha intimato alla Costa di lavorare con altre procedure, quindi la strada sembra essere questa. Da nostre informazioni sembra che la cosa più probabile sia quella di mettere in galleggiamento la nave, portarla in acque chiuse e lì far operare il Vanguard, dopo di che può andare nel porto che ha vinto la gara. Forse Piombino parteciperà a questa gara nonostante la mancanza di alcune strutture richieste dall’Europa (bacino di carenaggio, zone di smaltimento rifiuti pericolosi, strutture per la demolizione) ma si trova a concorrere con porti già attrezzati. Dispiace deludere le aspettative create sul nostro territorio ma giudichiamo poco probabile che la Concordia venga qui”.
Andrea Fabbri
e ci voleva la zingara per capirlo?
Sogni…
COSA VEDO – Un Corex da 500.000 tonnellate che faccia a meno della cokeria e alimenti i nostri laminatoi più pregiati (rotaie e vergella) e che fornisca ghisa di qualità ad un forno elettrico da 1.000.000 di tonnellate collocato distante dalla città. Una fabbrica dello smontaggio di primo livello europeo del naviglio dismesso, integrata da una piattaforma di trattamento del rottame che dia competitività al polo siderurgico.
Un porto con fondali a meno 20 metri in grado di accogliere le grandi navi Capesize da 200mila tonnellate, accessibile da nord con la 398 che, dopo la VIA in fase di ultimazione al Ministero Ambiente, andrà finalmente al CIPE per l’approvazione definitiva.
Aree dismesse dalla siderurgia bonificate e destinate a piccole e medie imprese innovative.
Impianti innovativi per l’efficienza energetica.
Un polo di ricerca interuniversitario su materiali, tecnologie produttive e tecniche di bonifica.
Il nuovo polo della nautica e della cantieristica a Poggio Batteria e in Chiusa.
Il futuro sta lì’: in un’area industriale e portuale rivisitata e ristrutturata secondo paradigmi orientati alla riconversione ecologica del modello di sviluppo, che sia sfondo e condizione per un turismo e un’agricoltura più forti e qualificati.
Io vedo questo, abbiamo lavorato e lavoreremo per questo, ancor di più nei prossimi giorni con tutti coloro che ci credono.
Una svolta c’è stata, ora sotto con l’accordo di programma per i finanziamenti pubblici e con la selezione di chi farà siderurgia.
Con l’AFO in moto, e questo conta molto.
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e Realtà…
COSA VEDO: Un piccolo forno elettrico realizzato in pieno centro e rumoroso come un jet in fase di decollo;
Vedo più di 1000 cassa integrati nel giro di pochi mesi;
Vedo un porto che non sarà MAI pronto in tempo per partecipare al bando della Costa e che di fatto ci farà perdere l’affare CONCORDIA;
Vedo Città Futura ancora ferma al progetto utopia, Città antica idem, senza considerare i soldi delle frane utilizzati per rifare Piazza Bovio e altre amenità;
Vedo un comune con 3 (tre) milioni di euro di debito;
Vedo un sacco di promesse al vento, vedo negozi che chiudono, giovani che bighellonano per la strada e tanti negozianti infelici;
Vedo gli appartamenti di VIa della Pace che hanno coperto definitivamente con il cemento il panorama;
Vedo la fine delle politiche sovracomunali…
NON vedo la svolta verso Grosseto, non vedo un futuro, ma in compenso vedo un ex DJ, un po’ stempiato, che dopo aver raccontato balle ai suoi concittadini per quasi 10 anni probabilmente in premio avrà un incarico da 278 mila euro (mezzo miliardo di lire) l’anno di stipendio…
… alla faccia di chi ha creduto ai Sogni e alla promesse di certi soggetti.
Luca la tua visione è chiara e limpida, ma ci sono troppi piombinesi che non vogliono aprire gli occhi e come tanti bambini ingenui continuano a voler credere nelle favole del nostro carissimo Sindaco, dei suoi accoliti e della informazione di regime che li supporta.
Spero che PIOMbino sia considerato, certamente un aiuto a tutti I disoccupati,