FERRINI: «SITUAZIONE DRAMMATICA, APRIRE UN SERIO CONFRONTO»

spirito_liberoStefano Ferrini, portavoce della lista civica «Spirito Libero», analizza la situazione piombinese a pochi mesi dalle amministrative. Tra polemiche di coalizione e azioni di rilancio per il territorio, ecco cosa ci ha raccontato.

1) A meno di sette mesi dalle elezioni ha dichiarato che tra alleati non si discute di niente o peggio in altre stanze. Può illustrarci meglio la questione?
Abbiamo una situazione drammatica, tra due mesi oltre 2000 persone saranno a rotazione in cassa integrazione senza una prospettiva chiara di quel che succederà dopo. Le Istituzioni, i sindacati, i lavoratori e tutta la città hanno fatto e fanno la loro parte, e devo dire anche bene, ma le pare possibile che non si sia sentito mai una volta che sia una l’esigenza di vedersi tra alleati che sostengono l’azione del Sindaco, anche solo per supportarlo, per dare degli indirizzi. Per non parlare di altre questioni, come il Regolamento Urbanistico, la sanità, il tema dell’Alta Maremma. Ad eccezione del confronto sul RU aperto meritoriamente dall’assessore Francardi, senza peraltro che si sia mai visto un segretario comunale o di federazione del Pd alle riunioni ad eccezione del loro Capogruppo Capuano, mai, dico mai, c’è stata una riunione da oltre un anno a questa parte.

2) Avete dichiarato che volete aprire un confronto pubblico, con i cittadini, con tutte le forze politiche che vogliono condividere questo metodo partecipativo. Quali obiettivi sperate di raggiungere?
Se a 6 mesi dalle elezioni non si discute di niente, compreso dei possibili candidati Sindaci e malgrado le indiscrezioni non smentite, è evidente che certe decisioni sono state già prese, in altre stanze qualcuno si è già accordato con qualcun altro al di là della facciata e le primarie che si faranno saranno una farsa. A queste regole noi non ci stiamo. Per questo apriremo un confronto, portando le nostre proposte tra la gente e organizzando incontri pubblici. Da queste iniziative scaturiranno nuove idee, proposte ed alla luce del sole ci confronteremo con altre forze politiche e si vedranno quali alleanze, in base ai programmi, poter fare. Vorrei naturalmente che il Pd fosse in prima fila a reggere questo confronto, dicendo chiaramente cosa ne pensa delle varie questioni ed avendo poi un atteggiamento conseguente e coerente nelle azioni di governo. Per esempio, non può riempirsi la bocca di slogan sulla diversificazione e lo sviluppo e di fatto negarlo con un Regolamento Urbanistico che chiude porte in faccia a chi vuol fare del turismo serio a Piombino. “Piombino non deve chiudere”, questo è un imperativo, ma accanto bisogna scrivere “Piombino deve aprire”, altrimenti si fa solo demagogia.

3) Il segretario comunale del PD Ettore Rosalba ha dichiarato, in risposta al vostro comunicato, che «Se il Partito Socialista di Piombino non si ritrova nel nostro progetto ritengo giusto che provi a misurarsi con candidati propri», intendendo così di mettervi alla porta. Come valutate questa scelta?
La giunta Anselmi nasce da una coalizione composta dal Pd, Sel (che allora era a sua volta formata da Psi, Verdi e Sinistra Democratica) ed Idv. A fine legislatura rischia di rimanere un monocolore Pd. Il buon Rosalba che lettura ne dà? Io nella sua posizione mi preoccuperei se perdessi altri alleati. Anche perché nel Pd i malumori per la gestione dell’attuale fase mi pare si sprechino, non ultima la bella lettera di Fulvio Murzi che mi pare dica cose non molto diverse dalle nostre. In questo scenario il rischio di allontanare ancora di più i cittadini dalla politica aumenta, l’unico che può fregarsi le mani mi pare il Santini ed i suoi cinque stellati, che così rischiano di portare al ballottaggio il prossimo candidato Sindaco del Pd. Noi indichiamo un metodo, il confronto sulle cose alla luce del sole, che consiglierei al Pd di seguire con noi. Se invece continua su questa strada di autoreferenzialità neppure un indubbio rinnovatore come Renzi ed i suoi referenti locali riusciranno a recuperare il gap con la gente. Se non ci sarà convergenza, non avremo problemi ad avere un nostro candidato Sindaco o ad appoggiare quello più in sintonia con noi.

4) Con altri soggetti del territorio avete costituito l’associazione “Spirito Libero” con l’obiettivo di promuovere una omonima lista civica per le prossime elezioni a Piombino. Quali sono i vostri obiettivi per la città?
“Piombino deve aprire”, questo sarà il nostro slogan e credo dica tutto. Deve aprire al turismo di chi vuol investire da noi cominciando col rispondere positivamente alle varie osservazioni al RU presentate sul tema, deve aprire alle PMI cui devono essere stesi tappeti rossi per venire qua individuando nuovi strumenti di ricerca, deve aprire a tutte le possibilità di crescita e di sviluppo, compresa quella derivante dal business della rottamazione delle navi a partire dalla Concordia, deve aprire alla green economy e quindi dare le gambe al progetto serio di Murzi sul solare termodinamico vincendo resistenze conservatrici. Deve aprire alle nuove idee e culture, togliersi di dosso un certo provincialismo conservatore che vede nelle novità il demonio ed investire sui giovani, sulle loro idee e sulle loro speranze. Deve valorizzare i tanti “spiriti liberi” che animano questa città e che spesso sono sotterrati dalle coltri di conformismo o di piccole convenienze.

5) Cosa vi preoccupa di più per il futuro della Val di Cornia?
Verrebbe da dire, superficialmente, la situazione economica. Subito dopo verrebbe da dire certa mentalità conformista e conservatrice purtroppo presente in parte della città. In realtà preoccupa ancora di più la politica, cioè la difficoltà di quest’ultima a compiere scelte necessarie al di là della popolarità nel compierle. Una politica all’altezza deve saper ascoltare, ma ancor di più saper guidare, senza aver paura della possibile, momentanea impopolarità. Ecco, temo che una politica tutta attenta solo a se stessa, al futuro anche personale dei suoi attori rischi di non avere coraggio, di scegliere il vecchio, il più popolare e non quello che è necessario.

6) Quali le prime azioni da fare per il rilancio di Piombino?
Concordare subito col governo un “piano B” per la Lucchini nel caso in cui nessun compratore si presenti o chi lo fa, scelga lo “spezzatino”, ossia voglia solo i treni di laminazione. Un piano cioè che preveda come impiegare le eccedenze di manodopera che si creerebbero in tali sciagurate ipotesi, in che tempi, con quali percorsi di formazione professionale, su quali progetti di sviluppo, incrociando domanda e offerta. Cogliere insomma le difficoltà come opportunità di crescita e cambiamento, senza più vivacchiare in un passato che questa volta non si ripeterà.

7) Piombino ce la può fare?
Sì, se la politica riesce a liberare le tante energie che ci sono in città, se sa costruire un progetto di cambiamento vero superando vecchi e nuovi tabù.

Giuseppe Trinchini

Scritto da il 6.12.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “FERRINI: «SITUAZIONE DRAMMATICA, APRIRE UN SERIO CONFRONTO»”

  1. lino

    Qualcuno può dirmi quale spazio politico occupa il partito di riferimento del sig. Ferrini ? A quale elettorato si rivolge se non ai quattro massoni che lo circondano?
    Quali temi ha difeso in questi cinque anni di governo con il PD ?
    Per finire, cosa aspetta ancora prima di ritirarsi a vita privata ?
    Vi prego, una risposta.

  2. zeno

    sono persone che pur essendo in età avanzata, almeno in molti di liste simili, hanno una buona salute, beati loro, e una buona capacità digestiva in quanto durante il mandato, se non soddisfano le proprie ambizioni, spesso strettamente personali, finiscono nel FRITTO MISTO…pardo gruppo misto

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