PIOMBINO E LA VAL DI CORNIA SI CONFERMANO RENZIANE

Matteo Renzi

Matteo Renzi

Dopo la festa del PD dello scorso settembre era chiara la direzione che aveva preso il PD a Piombino, o quanto meno gli elettori PD non iscritti, visto che la base degli iscritti piombinesi è storicamente Dalemiana/Bersaniana/Cuperliana (premi qui per leggerre l’articolo). Il bagno di folla presente ad accogliere Renzi e gli oltre 100 “Mi Piace” su Facebook facevano chiaramente capire che anche in Val di Cornia la fiducia degli elettori si era spostata verso il sindaco di Firenze, e le elezioni per il segretario di ieri non fanno altro che confermare ciò che già si percepiva chiaramente quattro mesi fa.

I dati nazionali  (ancora non definitivi)  vedono Matteo Renzi al 67,8% con 1.638.934 voti, Gianni Cuperlo al 18,0% con 434.311 voti, e Beppe Civati al 14,3% con 344.526 voti.

In Toscana Renzi è passato da essere “Rottamatore” a essere “Rovesciatore” del Partito. Nella nostra regione si è attestato al 78,5%, mentre Cuperlo (11,5%) ha fatto poco meglio di Civati (10%) che però è andato meglio del secondo classificato in molte regioni del nord. In alcune province ha ottenuto percentuali di consenso perfino superiori a quelle della sua Firenze, dove ha sfiorato l’80%. Soltanto in quella di Massa Carrara, provincia con radici anarchiche,  il favore a Renzi si è fermato intorno al 65%. Nemmeno quella di Livorno, culla del Pci nel 1921, che ha fatto vincere Cuperlo alle primarie fra gli iscritti, ha ostacolato il sindaco di Firenze, lanciandolo abbondantemente oltre il 70%. In provincia di Lucca i voti renziani hanno superato l’84%. E solo un poco più sotto si è fermata Siena (80%) che sta aspettando di vedere, non senza preoccupazioni, quale destino si profila per Mps. Tutto questo significa che le primarie aperte sono state il grimaldello che potrebbe scardinare equilibri radicati. E forse mettere in discussione l’apparato che governa la Toscana, che era per Bersani e che, in queste primarie, non aveva esitato a schierarsi apertamente per Cuperlo.

Nella Federazione Val di Cornia/Elba grande partecipazione dove  hanno votato 10.150 persone. I dati finali parlano di 4.676 votanti a Piombino, 1899 a Campiglia (che comprende oltre al capoluogo Venturina e Cafaggio), 1221 in totale tra San Vincenzo e San Carlo, facendo così salire il dato complessivo della Val di Cornia a quota 8.441. All’Elba invece si sono recati alle urne in 1.709. Portando appunto il totale di federazione a 10.150 votanti.

Vuotate tutte le urne, il risultato finale del voto nella federazione Val di Cornia Elba assegna al sindaco di Firenze il 70,61% dei consensi (63,9% in città), frutto di una vittoria in tutti i comuni e in tutti i circoli. Renzi incassa a Piombino 1.300 voti in più di quanti ne ottenne al ballottaggio di un anno fa con Pierluigi Bersani, e circa 3mila in più in totale tra Val di Cornia ed Elba. Gianni Cuperlo complessivamente nella Federazione raccoglie il 21% dei voti (il 27,1% a Piombino), Pippo Civati l’8,4% (9% in città).

In molti chiedono quindi il cambiamento tra i non iscritti ma elettori  del PD, questo è sicuro. I voti dati a Renzi e  Civati, seppur da sponde diverse, sono voti anti-apparato.  E’ palese il rifiuto del Pd come è stato fino ad oggi da parte dei simpatizzanti che si sono recati alle urne per scegliere Renzi. Dopo una sequela di fallimenti elettorali e parlamentari, quella fetta di anti politica che è disposta a riavvicinarsi alla politica guarda a Renzi come unica via d’uscita. Il sindaco di Firenze ha stravinto sfidando tutto e tutti, compreso il sindacato. Le responsabilità che da oggi gravano sulle sue spalle sono molto alte. Dovrà cambiare radicalmente il Pd e dovrà cambiare la politica nazionale.  C’è solo da augurarsi che Renzi abbia successo nell’ampio mandato che gli è stato affidato e che lo faccia fruttare nell’interesse di tutti gli italiani, vista la situazione drammatica in cui è finito il nostro paese.

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I dati  all’Isola d’Elba comune per comune.

Votanti 1.709. Cuperlo 242 (14,19%), Renzi 1.235 (72,39%), Civati 229 (13,42%), Schede nulle 3.
Renzi ottiene la più alta percentuale a Marciana Marina (87,69%), Cuperlo a Rio Marina (26,55%) e Civati a Campo nell’Elba (25,88%). Le urne campesi sono le più tirchie per Renzi (56,55%), quelle di Marciana Marina per Cuperlo e per Civati (un misero 6,15% ciascuno).

In dettaglio:
CAMPO NELL’ELBA: votanti 314, Cuperlo 55 (17,57%), Renzi 177 (56,55%), Civati 81 (25,88%), nulla 1.
CAPOLIVERI: votanti 114, Cuperlo 28 (24,56%), Renzi 67 (58,77%), Civati 19 (16,67%).
MARCIANA: votanti 90, Cuperlo 6 (6,67%), Renzi 75 (83,33%), Civati 9 (10,00%).
MARCIANA MARINA: votanti 130, Cuperlo 8 (6,15%), Renzi 114 (87,69%), Civati 8 (6,15%).
PORTO AZZURRO: votanti 143, Cuperlo 11 (7,69%), Renzi 120 (83,92%), Civati 12 (8,39%).
PORTOFERRAIO: votanti 702, Cuperlo 80 (11,40%), Renzi 544 (77,49%), Civati 78 (11,11%), nulla 1.
RIO MARINA: votanti 148, Cuperlo 39 (26,55%), Renzi 97 (65,99%), Civati 11 (7,48%), nulla 1.
RIO NELL’ELBA: votanti 67, Cuperlo 15 (22,39%), Renzi 41 (61,19%), Civati 11 (16,42%).

Scritto da il 9.12.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

9 Commenti per “PIOMBINO E LA VAL DI CORNIA SI CONFERMANO RENZIANE”

  1. lino

    Cinquemila piombinesi hanno detto si a Renzi e ai suoi rappresentanti , mentre hanno detto no a Cuperlo e al suo cerchio magico.
    Qualcuno dirà ma qual’ è in Val di Cornia il cerchio magico di Cuperlo-Dalema-Bersani?.
    Il seguente: Manciulli, Velo, Anselmi, Fabiani,Soffritti,Pioli,Tortolini,Murzi,Rosalba più tutti i vecchi tromboni vicino a questi come Polidori,Baldassarri e compagnia cantando.
    Dicendo no Piombino ha sancito la morte politica di questa gente sempre che i rottamatori non abbiano dei sentimenti di pietà. Un consiglio disinteressato, la malerba va prima divelta e poi sotterrata.
    Piombino ha detto questo e non altro.

  2. Astuto Cacciatore

    Nel giro di un anno i compagni Piddini, compresi i piombinesi, hanno cambiato idea: un anno fa hanno bocciato Renzi, ora tutti a scodinzolargli intorno. Potenza dei mezzi di comunicazione di regime: la manipolazione delle opinioni funziona sempre meglio.

  3. Astuto Cacciatore

    Ah, dimenticavo, prendete nota nel giro di sei-sette mesi al massimo, a inizio estate, Renzi sarà già cotto e decotto, le bugie che racconta hanno le gambe corte.

  4. zeno

    ma non passa mai per la testa , ai saccenti presuntuosi, che le persone di buon senso sono tali perchè non buttano via il bambino con l’acqua sporca…

  5. Astuto Cacciatore

    Ci sono, purtroppo, tanti ingenui, creduloni che non apriranno mai gli occhi, anche perché con il bombardamento continuo di notizie false, manipolate, parziali e taciute che subiscono dai media di regime, non possono sapere niente di nulla. Intanto per dirne una, citando DAgospia, “RENZI PROMETTE BENE: CONDANNATO DALLA CORTE DEI CONTI! HA DISSANGUATO LE CASSE DELLA PROVINCIA DI FIRENZE PER VIAGGI, CENE E PASTICCERIE” Condanna in primo grado,si, ma pur sempre condanna. Ecco anche il link ad una interrogazione parlamentare dove si specifica esattamente la questione.
    http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=61617&stile=6&highLight=1
    Renzi si rivelerà presto per quello che è, ma gli ingenui continueranno a votarlo.

  6. Astuto Cacciatore

    Ah, leggete qualcosa su una affiliata allo staff di Renzi, divertitevi: questo è il link, da La Fucina.it Socialnews
    http://www.lafucina.it/2013/12/10/quando-la-renziana-faceva-la-bersaniana/
    Questa l’introduzione:
    “Pina Picierno, deputata del PD e da ieri nella segreteria di Matteo Renzi per il ramo legalità. Nel suo curriculum vanta, da quanto si legge in rete, una tesi di laurea su Ciriaco De Mita.
    Qualche mese fa, la neo renziana era una bersaniana convinta. Anzi, di più. Tanto che sui social network criticava in modo diretto Matteo Renzi e sosteneva Pierluigi Bersani. Erano le primarie in cui vinse Bersani, e la Picierno sapeva da che parte stare. Qualche mese dopo, invece, nelle primarie vinte da Renzi, la Picierno la troviamo dall’altra parte. Anche in questo caso ha scelto bene. Un gran senso della posizione, si direbbe.”

  7. Astuto Cacciatore

    Ahu, un altro carissimo affiliato al Clan di Renzi (sembra debba fare il ministro ombra per il welfare), leggetevi, carissimi e carissime frequentatori di Corriere Etrusco chi sono gli “apostoli” renziani. A voi il link, prego:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/11/chi-e-davide-faraone-il-renziano-accusato-da-m5s-di-avere-rapporti-con-la-mafia/809428/

  8. Astuto Cacciatore

    Eh, un altro dei 12 apostoli del democristo Renzie, la Serracchiani pare essere una specie di dea Visnu: “Nella squadra del nuovo Segretario del pd (menoelle, ndr) Renzi(e, ndr), compare anche il nome della Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Non ci sarebbe nulla di male in questo se non il fatto che, oltre ad esser Presidente della Giunta Regionale, con delega in materia di relazioni internazionali, infrastrutture strategiche e di coordinamento delle politiche per la montagna, in questo momento la Serracchiani è anche commissario straordinario per la Terza Corsia, Commissario per il porto della Ferriera, rappresentante della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome nella Cabina di Regia per l’attuazione dell’agenda digitale italiana, nominata Ambasciatrice dell’Est dal premier Letta in occasione della visita a Trieste del Presidente della Federazione Russa Putin, senza dimenticare la libera professione di avvocato che anche da EuroDeputata ha continuato a svolgere.”
    Ora l’obiezione che si fa a questa critica alle eccessive cariche della”santarellina” è che lei “E’ SERIA E BRAVA NEL SUO LAVORO, UNA DELLE POCHE PERSONE CHE LO FANNO PER PASSIONE, NON PER DENARO, COSA CHE CON IL SUO LAVORO, NON NE HA BISOGNO.”
    Ma il punto non è la sua bravura o il suo merito, ma la arrogante, pretenziosa, egocentrica concentrazione delle cariche in una sola persona, cosa che serve a gestire il potere e a proteggerlo da attacchi e divisioni, in modo che sia funzionale alla più generale gestione del regime piddino, con uno stile che rasenta lo stalinismo.

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