FERRINI: «REGOLAMENTO URBANISTICO DA CAMBIARE, CI AIUTINO I RENZIANI»
Piombino – Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato di Stefano Ferrini del Coordinamento Spirito Libero per Piombino. Ferrini commenta le possibilità e le responsabilità che hanno acquisito gli esponenti del PD, anche a livello locale, in virtù della vittoria di Renzi.
«La strabordante vittoria di Renzi anche a Piombino segna una svolta e dimostra che c’è voglia di cambiare e di rompere con i vecchi modi di far politica e di gestire il potere. È rivolta soprattutto al Pd ed al suo gruppo dirigente non “renziano”, uscito vittorioso dai congressi locali, ma manda un monito a tutta la politica.
In questo voto c’è però anche una grande apertura di credito proprio verso il Pd, da parte non solo dei suoi iscritti, ma soprattutto dei suoi potenziali elettori, che poi sono coloro che decideranno chi amministrerà Piombino. Chi ne è fuori, come noi, dovrà fare i conti con questa novità. Ma chi è dentro, in primo luogo i vincitori di queste primarie, dovranno far tesoro di questa grande responsabilità che il voto ha assegnato loro, trasformando la voglia di cambiamento in atti concreti. Siamo di fronte ad una delle più gravi crisi che questa città abbia mai conosciuto ed entro l’anno dovrebbe essere approvato il Regolamento Urbanistico, fondamentale strumento di governo del territorio. Ci sono oltre 300 osservazioni presentate. Chiediamo perciò proprio ai vincitori, ai “renziani”: vogliamo approvare un Regolamento Urbanistico che vieta tutto il vietabile od aprire questa città alle esigenze dei suoi cittadini ed a nuovo sviluppo?
Premesso che non sarà tecnicamente possibile approvare osservazioni in contrasto col Piano Strutturale o con leggi regionali e nazionali, per tutte le altre ci permettiamo di suggerire tre criteri, aperti naturalmente al dibattito:
1) si ammettano tutte quelle che chiedono aumenti volumetrici in continuità con abitazioni già costruite, come rialzamenti, chiusure di terrazze, addizioni ed altre piccole modifiche;
2) si consentono tutte quelle che propongono nuove strutture turistico ricettive od ampliamenti delle vecchie;
3) si regolamentino già da ora, senza rimandare ad apposito regolamento che vedremo se va bene tra 3 o 4 anni, le situazioni esplosive da un punto di vista igienico sanitario come Fabbricciane, Asca e Torre Nuova, consentendo la realizzazione di bagnetti con la fitodepurazione.
Nel primo caso risolveremmo problemi di abitazione a cittadini che non possono comprarsene altre, sfruttando meglio lo spazio disponibile con limitatissimo consumo di nuovo suolo e daremmo una boccata d’ossigeno ad edilizia e studi professionali. Nel secondo diversificheremmo l’offerta turistica e daremmo lavoro a diverse centinaia di persone, creando nuovo sviluppo concreto al di là delle chiacchiere. Nel terzo eviteremmo l’esplodere di emergenze sanitarie. Possiamo condividere insieme queste impostazioni? Piombino non deve chiudere e per fare questo, Piombino deve soprattutto aprire, perciò non sprechiamo l’occasione che il risultato di queste primarie ci offre, mettendo in pratica da subito quella cultura riformista del fare e del far fare propria di Renzi che tanto entusiasmo ha generato anche fuori dal Pd e che anche noi condividiamo».
Stefano Ferrini
Ecco un altro ingenuone che spera nel “renzismo” come rimedio ai mali del bieco conservatorismo oligarchico massonico piddino. Intanto mentre aspetta che i renziani votino a favore di qualche cesso alle Fabbicciane, si legga con calma questo articolo di Senza Soste, a voi il link, prego (con preghiera di lettura per Ferrini):
http://www.senzasoste.it/nazionale/renziana-la-squadraccia-digitale-che-fa-parlare-di-se
ma quale spirito libero? tutto al più sarà spirito di patate, proprio quel tanto per procurarsi un paio di cadreghe…
come avrebbe Totò ” ma mi facciano il piacere…”
scusate: come avrebbe detto Totò…