CON ASSEMBLEA SANVINCENZINA SI PARLA DEL FUTURO DEL LAVORO
San Vincenzo (LI) – Dopo il successo del primo incontro del 30 ottobre scorso, si è tenuto il 17 dicembre il secondo incontro organizzato dalla neonata lista civica “Assemblea Sanvincenzina”. Ad assistere un pubblico numeroso e variegato, forse perché il lavoro, argomento cardine della serata, abbraccia un target quanto mai ampio.
L’incontro dal titolo “Il futuro del lavoro in Val di Cornia” è stato quindi il primo di una serie di eventi tematici pubblici che vedranno alternarsi nei mesi a venire argomenti come la trasformazione della variante Aurelia in autostrada e l’utilizzo delle spiagge in concessione, con la partecipazione degli operatori di settore.
Ha coordinato Giovanni Silvestri che, nel dare l’avvio alla serata, ha esposto le varie problematiche rilevate negli ultimi anni nella Val di Cornia e, nello specifico, a San Vincenzo, come la chiusura di attività “storiche”, la riduzione della durata della stagione turistica estiva, che si concentra ormai in poco più di due mesi, e un sempre più preoccupante alto tasso di disoccupazione giovanile.
Paolo Riccucci, membro dell’Assemblea, ha invece esposto i dati statistici della Val di Cornia, non senza mettere l’accento sul fatto che dietro a quei numeri c’è una realtà fatta di rapporti non equilibrati tra cittadini, istituzioni e partiti. I dati locali in alcuni casi ricalcano quelli nazionali o provinciali, mentre in altri si evidenzia un peggioramento proprio nel nostro territorio. Si registra dunque un invecchiamento della popolazione, i giovani in ingresso sono praticamente tutti stranieri, mentre i dati su cassa integrazione, mobilità e disoccupazione tendono ad essere più gravi proprio in Val di Cornia, rispetto alle zone limitrofe. Il settore che sembra reggere e, in certi Comuni cresce, è il turismo.
Ed è proprio dal turismo che si sono avviati gli interventi di alcuni diretti interessati chiamati a portare il loro contributo. Ad esporre il suo punto di vista è Mirko Lachi, proprietario di una struttura ricettiva, che invita a riflettere sulla possibilità di allungare il periodo turistico con la collaborazione dell’amministrazione da una parte e la coordinazione delle varie attività presenti sul territorio. Anche se a suo parere «non si può riuscire a vendere l’inverno», ma piuttosto si può aprire a nuovi mercati, come quello russo.
E’ intervenuto poi Pino Tuci per affrontare quello che a San Vincenzo è considerato ormai da anni un tema caldo: l’edilizia. Tuci ha spiegato che sul territorio comunale esistono moltissime imprese di piccole dimensioni per le quali adesso «costruire significa indebitarsi, con le banche che non concedono più credito, e le fiscalizzazioni esagerate sulla casa. E il nuovo piano strutturale non aiuta certo le piccole imprese». Parla dunque di «interventi faraonici», la cui realizzazione è a tratti dubbia e di certo non affrontabile per le piccole imprese. E’ solo più tardi, nel dibattito conclusivo, che Massimo Cionini di Assemblea Sanvincenzina tira le fila delle due problematiche, lanciando una proposta: allungando il periodo di interesse turistico, si darebbe lavoro anche alle imprese che operano nel settore edilizio, per riqualificare e adeguare le strutture che al momento sono fruibili solo nei mesi estivi.
E ancora: è Ida Roncareggi ad illustrare il settore agricolo, un settore che definisce «abbandonato», in cui di nuovo si penalizzano le piccole aziende che sono costrette a lottare per non sparire nel circuito della grande distribuzione. Ma, secondo Roncareggi, sono proprio le piccole aziende quelle che possono proteggere il territorio tramite, ad esempio, sistemi di irrigazione e di concimazioni adatte al terreno.
Andrea Fulceri, commerciante, dal suo punto di vista rileva dei miglioramenti sulla gestione del turismo a San Vincenzo rispetto agli anni passati, ma suggerisce di aumentare l’attenzione verso i giovani.
Ha concluso il giro di interventi il carrozziere Luca Ranieri il quale ha esposto una serie di problematiche, soprattutto burocratiche, che gli hanno fatto venire più volte «voglia di mollare».
Ha poi preso la parola Francesca Bonanni, che a elencato una serie di proposte individuate nei gruppi di lavoro dell’Assemblea. Per il settore “Cultura, Turismo e Sociale” si è pensato a strategie di marketing condiviso e di destagionalizzazione, alla creazione di una Pro Loco che coordini gli eventi del Comune e ne diventi il fulcro, nonché alla creazione di convenzioni che aiutino a far nascere delle sinergie fra le varie strutture turistiche e la strutturazione di luoghi di aggregazione sociale per tutte le fasce di età. Mentre per il settore “Lavoro e Sociale” si punta a valorizzare gli elementi di attrazione alternativi al mare, come i prodotti tipici e tutto il settore agro-alimentare.
Si sono susseguiti poi tanti interventi dal pubblico, più o meno costruttivi e più o meno polemici, ma quello che si è percepito è la voglia di discutere in prima persona e prendere parte alla vita politica della città, un elemento di novità che forse è un segnale che i tempi stanno realmente cambiando.
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