COMITATO PER CAMPIGLIA: “IL COMUNE NON RILASCIA LE COPIE DEGLI ATTI”
Campiglia M.ma – Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il Comitato per Campiglia ha inviato al Sindaco a seguito della richiesta di visionare gli atti relativi alla lottizzazione della zona Stazione
«Ancora una volta il Comune di Campiglia Marittima risponde no alla richiesta di rilasciare copia di alcuni atti pubblici relativi alla lottizzazione, mai completata, alla zona Stazione. In sintesi e in linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori, il motivo addotto è che per avere le copie bisogna dimostrare di avere un qualche interesse giuridicamente rilevante (per esempio essere in causa con qualche proprietario); inoltre ci viene detto che la motivazione scritta sulla domanda (studio di piano attuativo e proroghe) è generica, cosa che a noi sembra invece chiarissima.
Il Comitato vuole capire infatti come uno dei peggiori esempi di sfascio urbano sia stato attivato, sia stato portato avanti e sia stato ritenuto degno di proroghe continue senza nessun tentativo di migliorarne un po’ le caratteristiche e almeno di finire strade, parcheggi e illuminazione. Infine ci viene detto che l’obbligo di pubblicazione dei piani attuativi sul sito del Comune si riferisce a quelli ancora da adottare e non a quelli già in vigore (come il piano di lottizzazione in questione); il che è come dire che del passato il Comune non pubblicherà mai nulla. Vista la capziosità delle risposte abbiamo voluto chiedere al Garante della Comunicazione e per la Partecipazione della Regione Toscana qualche chiarimento che ci è gentilmente arrivato con una nota dell’Avv. Lorenzo Pieraccini (Responsabile dell’Assistenza giuridico-amministrativa nelle materie della Pianificazione territoriale della Regione Toscana) che alleghiamo e che delinea un panorama abbastanza diverso. Infatti risulta che ai sensi della legge regionale 40/2009 la richiesta di documenti amministrativi non necessita di motivazione neppure per gli atti diretti all’emanazione di atti di pianificazioni. La stessa legge dava ai Comuni un tempo massimo di due anni per modificare i regolamenti relativi al diritto di accesso (cosa che il Comune di Campiglia si è ben guardato dal fare).
Poiché però la successiva legge regionale 9/2013 ha tolto questo limite temporale e ha circoscritto la categoria dei documenti accessibili solo a quelli formati dalla Regione, possiamo dire che oggi come oggi il Comune, non avendo cambiato regolamento, può continuare a dare accesso agli atti con tutte le limitazioni previste dalla sola legge nazionale. Questo non vuol dire però che il Comune di Campiglia è obbligato a comportarsi come si sta comportando in materia di accesso, e possiamo quindi parlare di volontà politica di impedire la libertà di accesso, visto che il Comune, se avesse voluto, avrebbe potuto modificare entro il 2011 il suo regolamento ai sensi della legge 40/2009. Questo non l’ha fatto e quindi possiamo affermare serenamente che l’attuale Amministrazione del Comune di Campiglia Marittima non vede nel dare libero accesso a tutti ai suoi atti e nel facilitare l’informazione, un suo fine politico fondante e un diritto di tutti da garantire.
L’avv. Pieraccini segnala poi che la Regione sulla questione dell’accesso intende intervenire in modo dirimente con la proposta di legge n. 282/2013 recante “Norme per il governo del territorio” che all’articolo 18, comma 5, stabilisce: Il responsabile del procedimento assicura, a chiunque voglia prenderne visione, senza obbligo di specifica motivazione, l’accesso e la disponibilità degli atti amministrativi relativi ai procedimenti di formazione degli atti di governo del territorio di cui agli articoli 10 e 11 e della relazione redatta ai sensi del comma 3 del presente articolo.
Speriamo che gli attuali o i futuri amministratori dimostrino più rispetto per tutti i cittadini facendo suoi questi criteri. Ci rimane però un dubbio : questa “ritrosia” del Comune di Campiglia nel farci conoscere i documenti pubblici a cosa va attribuita? Ad una puntigliosa applicazione della norma? Ad un trattamento particolare per il Comitato? A problemi di “coda di paglia”?Aspettiamo fiduciosi dal Sindaco una risposta che tutti i cittadini siano in grado di capire senza bisogno di interpreti. Certo è che la vignetta di Sergio Staino del manifesto predisposto dalla stessa Regione Toscana sulla modifica alla L.R.1/2005, esprime molto bene il rapporto che vige oggi a Campiglia tra Comune e cittadini».
Comitato per Campiglia
Riuscirà l’Arch. Primi ad ottenere finalmente l’agognata vendetta nei confronti del Comune di Campiglia? La vera domanda è questa, poiché questa è l’unica cosa che gli interessa veramente. Tutto il resto è colore.
la trasparenza è un dovere delle pubbliche amministrazioni, gli atti sono pubblici, appunto. Al di là delle normative, è evidente che chi non i fa vedere ha qualcosa da nascondere.