SAN VINCENZO: BANDINI UFFICIALIZZA LA SUA CANDIDATURA A SINDACO
San Vincenzo (LI) – L’assessore all’urbanistica Alessandro Massimo Bandini si candida a sindaco. E lo fa sapere attraverso una nota ufficiale che pubblichiamo integralmente.
«L’esperienza che ho maturato – dice Bandini – in campo amministrativo e politico nel corso degli anni e la conoscenza dei propri meccanismi, possono senza dubbio giocare a mio favore. Ritengo che in momenti come quelli che stiamo vivendo, si debba cercare di unire tutte le nostre forze per quello spirito di servizio e di sacrificio che da anni ho cercato sempre di esercitare. Detto questo, ribadisco la mia intenzione di candidarmi a Sindaco, con la consapevolezza di portare un contributo fattivo e costruttivo, per il bene di San Vincenzo».
Stante l’attuale situazione all’interno del Pd sanvincenzino sembra che la strada sia spianata verso le elezioni primarie a febbraio; fra Cecchini e Bandini, ma forse anche con un terzo, o più candidati democratici in corsa. Dalla Federazione Pd, una nota ricorda che «la Direzione regionale del Pd ha approvato un regolamento, valido per tutti i comuni, che disciplina nel dettaglio la presentazione delle candidature a sindaco. Saranno i livelli comunali, in questo caso il Pd di San Vincenzo – si legge ancora – a predisporre le modalità che verranno ritenute più consone di discussione, di direzione politica e di espressione del partito sulle prossime scadenze amministrative, in linea con quanto previsto dal regolamento approvato dal Pd regionale».
Chi appoggerà Bandini? Il gruppo dei renziani sanvincenzini aveva chiesto all’assessore di fare un passo indietro in nome del rinnovamento, e sembrano orientati verso l’attuale segretario del Pd sanvincenzino Massimiliano Roventini o verso Guido Cionini. Staremo quindi ora a vedere se ai nomi di Elisa Cecchini (da tempo autocandidata) ed a Massimo Bandini, si affiancheranno altri per «correre» alle primarie del PD. Fermo, per il momento, ma pronto al balzo in avanti per le primarie, resta il civatiano Enzo Chioini. Per Bandini però, «è anacronistico continuare a parlare di renziani, dal momento che il Pd ha scelto la propria classe dirigente nella quale tutti si riconoscono».