TRINCHINI: «NESSUNA GUERRA, SOLO IL RIPRISTINO DELLA LEGALITA’»
Piombino (LI) – Il 23 dicembre scorso i 2/3 dei membri del direttivo della Pro Loco di Piombino hanno dato contemporaneamente le proprie dimissioni per «insanabili divergenze di vedute con l’attuale presidenza dell’associazione». Pubblichiamo integralmente il commento di Giuseppe Trinchini, consigliere dimissionario e fondatore dell’associazione piombinese nel 2006 sull’argomento, e a seguire l’articolo apparso il 29 dicembre 2013 sulla stampa locale, dell’attuale presidente Elia Calisi. Lo statuto dell’associazione può essere consultato a questo indirizzo.
«Non amo commentare sulla stampa le dinamiche interne di un’associazione, ma visto che sono state messe “in piazza” dal signor Calisi, vorrei tranquillizzare i soci della Pro Loco di Piombino che se c’è una “guerra” dentro l’associazione, questa è la guerra per la legalità.
Le motivazioni per cui ci siamo dimessi in blocco sono molto gravi. Il presidente dimissionario, in un anno di amministrazione dell’associazione, non ha mai convocato l’assemblea dei soci, neanche per l’approvazione del bilancio consuntivo entro il 30 aprile del 2013. Nonostante le ripetute richieste del direttivo, verbalizzate in ben due riunioni, l’assemblea dei soci non è mai stata convocata per dare mandato al direttivo di organizzare iniziative durante l’anno, né è mai stata convocata per presentare il bilancio provvisorio 2014. E in tutto questo lo statuto è chiarissimo e invito i soci a leggerlo.
Il risultato pratico di questa gestione è stato che la Pro Loco cittadina non ha organizzato nulla per Natale, né per Capodanno, né per la Befana, e i progetti realizzati dai servizio civilisti per il carnevale sono di fatto lettera morta.
Il presidente dimissionario Calisi ha più volte fatto intendere che non si sarebbe dimesso neanche se sfiduciato, costringendo in questo modo il resto del direttivo, formato in buona parte da soci fondatori, a rassegnare contemporaneamente le proprie dimissioni per non essere corresponsabili di questo tipo di gestione, e dare nuovamente all’assemblea dei soci, che è sovrana dentro ogni associazione, il diritto/dovere di dettare le linee guida.
Assemblea che il presidente dimissionario dovrà obbligatoriamente convocare entro la fine del mese di gennaio, altrimenti, non essendo legittimato da nessuno ad agire per nome e conto dell’associazione, “salutiamo” anche le manifestazioni del carnevale 2014. Sulle altre illazioni, tutte meritevoli di querela, non commento, si commentano da sole.
Colgo l’occasione per inviare a tutti i miei migliori auguri di Buon anno».
Giuseppe Trinchini
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Tratto da “Il Tirreno” del 29-12-2013
CALISI: «SI VA AVANTI, PER ME SI E’ DIMESSO SOLO TRINCHINI»
PIOMBINO Si sono dimessi? No, ancora non tutti. E in ogni caso l’attività va avanti. Così Elia Calisi, presidente della Pro loco, risponde alla nota pubblicata venerdì dal Tirreno.
Cosa è successo? E’ successo che lunedì 23 i due terzi dei membri del direttivo della Pro loco avevano annunciato in quella nota di aver dato le dimissioni «per insanabili divergenze di vedute con l’attuale presidenza dell’associazione». Mancando la metà più uno dei soci, l’intero consiglio direttivo avrebbe dovuto essere considerato decaduto in base allo statuto, consultabile anche sul sito internet della stessa associazione.
Ma Calisi non la vede così.
«L’attuale presidente Elìa Calisi – si legge in una nota – sinceramente rimane sorpreso di prendere atto che i due terzi del proprio direttivo si sono dimessi a sua insaputa visto che a oggi l’unica comunicazione avuta è quella del signor Giuseppe Trinchini, per giunta doverosa, visto che il 7 gennaio si sarebbe argomentato un ordine del giorno che aveva un solo punto, ovvero “Discussione e provvedimenti in relazione al comportamento del signor Trinchini Giuseppe in base all’articolo 6 del nostro statuto”. Pensiamo che gli altri dimissionari siano la moglie e la mamma e una sua collaboratrice che sono membri del direttivo della Pro loco. Ovviamente non prenderemo a oggi in esame la sua richiesta di indire un’assemblea per nuove votazioni finché non verranno ufficializzate le dimissioni degli altri membri del direttivo.
Successivamente, dopo il 7 gennaio, con i rimanenti del direttivo della Pro loco insieme ai suoi probiviri, verranno prese le dovute conseguenze di tale atto anche chiedendo se necessario, vista la poca chiarezza dello statuto, un parere di un professionista esterno che ci indicherà la strada da percorrere. Nel frattempo continueremo la normale gestione dell’attività associativa e cogliamo l’occasione di comunicare che dal primo gennaio inizia la nuova campagna di tesseramento della Pro loco».