NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 9 GENNAIO 2014

SAN VINCENZO: NIENTE MINI IMU PER L’ABITAZIONE PRINCIPALE A SAN VINCENZO

San Vincenzo (LI) – L’amministrazione comunale informa che i cittadini del Comune di San Vincenzo non dovranno versare in questi giorni la cosiddetta “MINI IMU”, ossia l’imposta da pagare per il possesso della prima casa nel solo caso in cui il Comune, nel 2013, abbia alzato l’aliquota rispetto a quella standard del 4 per mille. Il Comune di San Vincenzo, infatti, ha mantenuto, anche nell’anno 2013, l’aliquota per l’abitazione principale al 3,5 per mille.

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PIOMBINO: CALCOLO ON LINE DELLA MINI-IMU SUL SITO DEL COMUNE

Per agevolare il pagamento della cosiddetta “mini imu” sulla prima casa, introdotta dal governo con decreto legislativo del 30 novembre scorso e in scadenza il prossimo 24 gennaio, il Comune ha pubblicato sul proprio sito istituzionale una web application, sotto forma di ”calcolatrice” che consente il calcolo automatico dell’importo da versare.

Occorre quindi collegarsi all’indirizzo internet www.comune.piombino.li.it dove è possibile inserire i dati necessari per il calcolo della mini Imu. Dopo aver effettuato il calcolo è possibile stampare il riepilogo, oppure procedere con la stampa del modello F24. precompilato sia nei campi relativi alle informazioni personali che in quelli relativi all’imposta da pagare.

I proprietari di prime case e relative pertinenze, nonché di terreni agricoli, sono chiamati a versare infatti entro la scadenza prevista il 40% della differenza tra l’imposta calcolata con l’aliquota standard dello 0,4% e l’importo di quella calcolata con le aliquote IMU stabilite dai diversi Comuni. Per il 2013 Il Comune di Piombino ha deliberato un’aliquota per abitazione principale e relative pertinenze pari al 4,7 per mille. L’aliquota base fissata per legge per IMU abitazione principale e relative pertinenze è il 4 per mille. La “mini imu” da versare è pari al 40% della differenza fra le 2 aliquote, quindi al 40% dello 0,7 per mille. Restano invariate le detrazioni introdotte con l’IMU 2012 per abitazione principale e figli.

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ACQUA PUBBLICA: DEPOSITATO RICORSO AL TAR TOSCANA

Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua.

«Il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua ha deciso di fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, a tutela dei cittadini, contro la restituzione-truffa dei profitti illegittimi sull’acqua. Il ricorso è stato presentato oggi, martedì 7 gennaio, dall’avvocato Sandro Ponziani ed è stato sottoscritto oltre che dal Forum stesso, dal Comitato Acqua Pubblica di Arezzo e da cittadini di tutti gli ex ATO toscani, valido quindi per tutte le gestioni della regione ovvero Acque Spa, Acquedotto Fiora Spa, Asa Spa, Gaia Spa, Nuove acque Spa e Publiacqua Spa. L’auspicio che la politica e amministrazioni locali decidano finalmente di fare la loro parte, nel rispetto e a sostegno del bene comune e non si facciano superare ancora una volta dalla magistratura nella tutela dei diritti dei cittadini.

L’ Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha infatti recentemente approvato la restituzione-truffa della remunerazione del capitale investito, nelle bollette dell’acqua dei cittadini toscani. La convalida rappresenta un’ulteriore presa in giro della volontà popolare, espressa con il referendum del 2011: i profitti dovevano scomparire dalle tariffe e prima ancora dalla gestione del servizio idrico. Il decreto sulla restituzione (n.111 del 23 ottobre 2013) è stato emanato dal direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana (Dott. Mazzei) che, non solo ha ignorato il chiaro e deciso pronunciamento dei cittadini, ma si è arrogato il potere di una decisione che spettava piuttosto alle amministrazioni comunali, anche stavolta inerti spettatrici di un atto ingiusto e vessatorio. Si è lasciato dunque che un tecnocrate, imposto dalla legge regionale, agisse di nuovo nell’interesse esclusivo di chi specula sull’acqua.

Vogliamo ricordare che anche nel 2012 i soci nella gestione dell’acqua in Toscana si sono distribuiti lauti profitti e che la voce della remunerazione del capitale investito viene retroattivamente reinserita sotto forma di calcolo forfettario degli oneri finanziari e fiscali, millantato come recupero dei costi suddetti. La restituzione dunque è calcolata illegittimamente, grazie alla retroattività del Metodo Tariffario Transitorio dal gennaio 2012, solo per il periodo che va da 21 luglio al 31 dicembre 2011. Ma se le funzioni dell’AEEG decorrono a partire dal 2012, per quale motivo si agisce anche sulle tariffe del 2011 sulle quali non si ha competenza e in violazione della sentenza della Corte Costituzionale che in sede di ammissione referendaria ha definito la normativa residua all’eliminazione della remunerazione immediatamente applicabile?

Non manca poi una “chicca” d’eccezione: dall’importo della restituzione vengono detratte le imposte pagate dai gestori dell’acqua, su quegli stessi utili che dovrebbero rimborsare. Al comune cittadino non viene perdonato niente, ed è pure costretto a pagare le tasse per gli altri. Così, a fronte dei circa 180 milioni di euro che si sarebbero dovuti rimborsare (dal 21 luglio 2011 ad oggi), ai cittadini toscani toccheranno solo pochi spiccioli, cioè meno di 6 milioni. La cifra più alta è prevista dal gestore Publiacqua, ben 5,36 euro ad utente; quella più ridicola, dall’Acquedotto Fiora, 0,37 centesimi!»

FORUM TOSCANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA

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SAN VINCENZO: SCADENZA A MARZO PER IL COMMERCIO ITINERANTE 

Scadrà il prossimo 15 marzo il termine per presentare le domande per esercitare il commercio in forma itinerante sulle aree demaniali marittime.

La Giunta Comunale, infatti, ha stabilito che, per la stagione balneare 2014, saranno concessi i relativi nulla osta senza restrizioni numeriche per coloro che siano titolari di una autorizzazione, dia o scia per l’esercizio del commercio su aree pubbliche relativa alla vendita di prodotti del settore non alimentare, secondo le leggi vigenti, e di massimo 4 nulla osta per la vendita di prodotti del settore alimentare.

Nello specifico due nulla osta autorizzeranno la vendita di prodotti del settore alimentare all’interno della zona 1; un nulla osta sarà relativo alla parte di arenile compreso tra il Fosso di Botro ai Marmi e l’ingresso 4 del Parco di Rimigliano mentre l’altro sarà valido fino al confine sud del Comune.

Un nulla osta permetterà la vendita all’interno della zona 2 ossia la parte di arenile compreso tra il Fosso di Botro ai Marmi ed il Fosso delle Prigioni, limitatamente alla sola vendita di frutta fresca e, infine, un nulla osta consentirà la vendita all’interno della zona 3, il tratto di arenile compreso tra il porto turistico ed il confine nord del Comune, limitatamente alla vendita di sola frutta fresca

La vendita di prodotti alimentari potrà essere effettuata solamente utilizzando mezzi elettrici in possesso dei requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente in materia e della relativa autorizzazione e notifica sanitaria.

Per ottenere il nulla osta è necessario presentare una richiesta in carta libera indirizzata all’Ufficio Attività Produttive del Comune utilizzando esclusivamente il modello predisposto dallo stesso ufficio. Le richieste che saranno presentate non utilizzando la modulistica ufficiale saranno considerate improcedibili e saranno automaticamente archiviate. Ogni ditta, sia individuale che società, potrà presentare una sola richiesta.

Alla richiesta dovrà essere allegata la copia di un documento d’identità del richiedente, la copia della carta o del permesso di soggiorno, nel caso si tratti di un cittadino extracomunitario, due foto formato tessera e la certificazione tecnica del mezzo utilizzato nel caso si tratti di una domanda per la vendita di prodotti alimentari.

La mancanza della firma o di uno o più documenti obbligatori determinerà l’automatica archiviazione della richiesta.

I moduli di domanda per il rilascio del nulla osta sono reperibili sul sito internet del Comune di San Vincenzo all’indirizzo www.comunesanvincenzo.li.it oppure presso gli uffici URP e Attività Produttive.

La richiesta può essere presentata tramite PEC (posta elettronica certificata), tramite raccomandata A/R o tramite consegna all’ufficio protocollo. La data di presentazione della domanda sarà considerata quella di spedizione della raccomandata, della PEC o quella di registrazione al protocollo.

L’Ufficio Attività Produttive redigerà la graduatoria, solo per il settore alimentare, entro venti giorni dal termine del periodo di presentazione delle domande. Entro i successivi sette giorni sarà pubblicata la graduatoria contro la quale potrà essere avanzata opposizione al Sindaco, in carta libera, entro quindici giorni dalla pubblicazione.

Trascorsi tali termini la graduatoria sarà esecutiva e l’Ufficio Attività Produttive potrà procedere al rilascio dei nulla osta.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Attività Produttive, Sig.ra Mirta Macchi, tel. e fax 0565707221 email m.macchi@comune.sanvicenzo.li.it.

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NUOVI BANDI PER GESTIRE ATTIVITA’ NEI PARCHI DELLA VAL DI CORNIA

Ancora opportunità per fare impresa nei Parchi della Val di Cornia, con due nuovi bandi per la gestione di strutture nel Parco archeominerario di San Silvestro e nel Parco costiero di Rimigliano.

Il primo bando, con scadenza 17 febbraio 2014, è relativo alla concessione di servizio di “attività di somministrazione alimenti e bevande nel Parco di San Silvestro”, nel comune di Campiglia M.ma. L’importo a base d’asta è di € 9.000,00 di corrispettivo annuale, oltre I.V.A. di legge, con termine contrattuale di 10 anni. L’esercizio rappresenta il punto ristoro del parco e deve dunque garantire periodi e orari di apertura al fine di offrire un adeguato servizio ai visitatori del sito.

Il secondo bando, con scadenza 21 febbraio 2014, è invece relativo alla concessione di servizio di “attività di somministrazione alimenti e bevande a carattere stagionale, nel Parco di Rimigliano – località Torraccia”, nel comune di San Vincenzo. L’importo a base d’asta è di € 45.000,00 di corrispettivo annuale, oltre I.V.A. di legge, con termine contrattuale di 10 anni.
I documenti per partecipare alla gara possono essere scaricati dal sito internet www.parchivaldicornia.it, nella sezione bandi.

Scritto da il 9.1.2014. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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