LUCCHINI: «NON SPEGNETE L’ALTOFORNO, LO COMPRIAMO NOI»
Conferenza stampa di presentazione, a tre giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per l’acquisto del gruppo Lucchini. Presenti all’incontro il sindaco Anselmi, Renzo Capperucci, l’ingegnero roberto Sabo e Marco Castellarin, che ci hanno illustrato la proposta fatta dal gruppo tunisino SMC.
I due tecnici della società Steel Worldwide Services, una sorta di braccio operativo, hanno illustrato l’intervento e il percorso che intendono mettere nero su bianco per l’acquisizione delle acciaierie, un’offerta che si va ad aggiungere a quelle già presentate da Duferco e dal Fondo Klesh. Il messaggio per il commissario Nardi tra le righe è comunque molto chiaro: Vogliamo comprare tutta la Lucchini e mantenere l’altoforno in funzione fino allo spostamente degli impianti.
Il gruppo nordafricano, così hanno spiegato i tecnici al sindaco, è intenzionato a investire un miliardo e mezzo di euro per realizzare due forni elettrici, un impianto Corex per la produzione di ghisa, lo spostamento delle colate continue vicino ai nuovi impianti e la ricollocazione del treno rotaie nell’area di Ischia di Crociano, una zona decentrata dalla città.
I cambiamenti sarebbero realizzati in un periodo di circa 4 anni in cui saranno garantiti, secondo quanto riferito, gli attuali livelli occupazionali (circa 2100 dipendenti) e la continuità produttiva, ossia la piena attività dell’altoforno. C’è inoltre un interesse per il potenziamento della centrale Enel di Torre del sale, visto che i forni elettrici sono molto energivori, e per l’utilizzo dei resti della rottamazione della navi, come ad esempio la Concordia, nella produzione.
«Pur nel rispetto delle procedure, ho sentito il bisogno di socializzare queste proposte e il progetto», ha detto il sindaco accogliendo positivamente il piano del gruppo, restando comunque in attesa di vedere, in fase di gara, se la società saprà offrire tutte le garanzie necessarie per realizzare l’ambizioso progetto che ricalca in buona parte quello dello storico “Progetto Utopia”.
Giuseppe Trinchini
La classe operaia va in Paradiso.
Un ex capoturno delle Acciaierie, Capperucci, salva Piombino dalla povertà.
E’ troppo bello per essere vero.
ma è il Ciccetto…io ci andavo a scuola insieme..e poi dicono che i miracoli non esistono?