BENIFEI: «NESSUNA ALLEANZA CON QUESTO PD»
Piombino (LI) – Abbiamo intervistato Ilio Benifei del Coordinamento circolo Sel Piombino-Val di Cornia a pochi mesi dalle amministrative per capire perché il partito ha deciso di fare un passo indietro appoggiando la nuova lista civica “Un’altra Piombino” e quali sono gli attuali rapporti con il Pd.
1) Perché Sel ha deciso di appoggiare la lista civica “Un’altra Piombino” invece di correre alle amministrative con il proprio simbolo?
La lista civica nasce dall’incontro di persone che provengono da esperienze diverse nella politica, dall’impegno in associazioni e in movimenti; quello che ci unisce è una missione comune: dare un contributo alla nostra città uscendo dagli spazi angusti di una certa politica.
Sel, di fronte a una sollecitazione che veniva da queste persone per costruire una risposta politica ai problemi della città e rappresentasse una novità in termini di proposta, di impegno, ancorata a valori comuni, non ha avuto esitazioni a rinunciare a presentarsi alle amministrative di maggio con il proprio simbolo.
2) Cosa è cambiato dal 2009, anno in cui l’allora Sinistra Democratica, ora Sel, non voleva creare una lista civica?
Dal 2009 ad oggi le cose sul piano politico, così come a livello sociale sono profondamente cambiate. Noi abbiamo contribuito a costruire una lista civica… Ci sono uomini e donne di Sel che partecipano alla lista civica, con il loro entusiasmo, con idee, con proposte, in un confronto con altri e altre proficuo perché uguale è l’obbiettivo: costruire un programma con il quale presentarsi agli elettori ed elettrici per “Un’altra Piombino”.
3) Cosa vi aspettate dalle elezioni?
Un buon risultato elettorale. Del resto l’attenzione di molte persone a questa iniziativa fa ben sperare, poi come affermato da Cinzia e Marina (portavoce della lista) non ci chiudiamo in un recinto, siamo aperti al confronto e a trovare condivisioni sul programma, certamente in un’ottica di discontinuità rispetto all’amministrazione precedente. L’obbiettivo è anche ricreare un rapporto fecondo con il resto della Val Di Cornia.
4) Quali sono le priorità per il futuro di Piombino?
La priorità è il lavoro. Il lavoro manca, manca per tanti giovani e donne, ma diventa a rischio anche per chi oggi ce l’ha, vedi la situazione della Lucchini, della Magona e i riflessi su commercio, piccola impresa, artigianato. Siamo in piena sofferenza.
Le responsabilità sono certamente della crisi che attanaglia il Paese, ma ci sono responsabilità anche locali… Si è rincorso grandi progetti (per ora fallimentari) e ci siamo dimenticati del locale con le sue eccellenze che si chiamano bellezze paesaggistiche, ambiente, archeologia, un turismo da sviluppare oltre il periodo estivo, agricoltura, promozione, agevolazioni e contributi per incentivare nuove attività nel campo della innovazione. Si è perso il lavoro di squadra, quello richiamato in un bello slogan dai giovani… Alla crisi la Val di Cornia ha risposto in modo disunito, ognuno per conto suo; qui la responsabilità del Pd e dei Sindaci è evidente e ciò non fa che aumentare il nostro giudizio negativo.
5) Cosa ne pensa dei candidati del Pd Giuliani e Pietrelli? Cosa cambierà in caso di vittoria alle primarie dell’uno o dell’altro?
Queste candidature rispecchiano un Pd in grave difficoltà. Avvengono dopo che altrettanti illustri dirigenti del PD locale e non solo sono stati invitati a non presentarsi o subito dopo “bruciati”. La stessa coalizione, in tutta fretta messa insieme con la compiacenza dell’IdV e Comunisti Italiani (desta stupore che si siano prestati a questo gioco), è stata un modo per restringere la platea dei candidati.
Cosa può cambiare? Credo ben poco fino a che il Pd esprimerà confusione di intenti, divisione interna, arroganza nell’esercizio del governo, sordità verso le istanze di chi oggi è più in difficoltà e poi una certa commistione tra politica e poteri forti.
6) Valerio Fabiani chiede a Sel dove si colloca la nuova lista civica “di sinistra”, dato il quadro politico tripolarizzato con Pd e centrosinistra, Forza Italia e centrodestra, Movimento 5 Stelle. Si dichiara inoltre disponibile ad aprire un dialogo con Sel e con “Un’altra Piombino”; qual è la vostra opinione in merito?
Se è questo il modo di intendere la politica credo che non andremo da nessuna parte. Io rispondo per Sel e dico che noi siamo stati all’opposizione nei Comuni della Val Di Cornia non per antipatia verso il Pd, ma perché non condividiamo le scelte e il modo di governare. Fabiani ci dice di collocarci nel centro sinistra, noi siamo per un centro sinistra profondamente nuovo, ma oggi nel Paese e in Val Di Cornia non c’è.
Ci sono in Val Di Cornia coalizioni a guida egemonica Pd che, come a San Vincenzo, hanno cementificato tutto quello che era possibile, che hanno deciso una fusione tra due Comuni, Campiglia e Suvereto, in una riunione di direttivi del Pd, poi meno male sconfitta al referendum, che come a Piombino hanno proclamato tanti momenti di “svolta epocale” a cui è seguita la più grave crisi economica e sociale del territorio. Il confronto non lo neghiamo a nessuno, valuteremo tutte le novità, ma oggi non ci sono le condizioni per un rapporto di maggioranza.
Chiara Bellucci