NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 26 FEBBRAIO 2014
CAMPIGLIA DEMOCRATICA RISPONDE A SEL SUL COMUNE UNICO CAMPIGLIA-SUVERETO
Campiglia (LI) – Il coordinamento del PD risponde alle dichiarazioni a mezzo stampa di Sel in merito alla sovracomunalità ed al progetto di fusione Campiglia-Suvereto
«Apprendiamo da Benifei e Vaccai la posizione di Sel, ma noi vorremo sentire se la pensano allo stesso modo anche gli esponenti campigliesi di quel partito” – inizia il Coordinamento PD del Comune di Campiglia M.ma. – “Il Partito Democratico territoriale non ha mai neanche pensato di abbandonare il tema strategico della sovracomunalità, anzi. Proprio il nostro Comune, da sempre in prima fila in questo, ha dimostrato coraggio e iniziativa, in un momento in cui le politiche unitarie sembravano aver subito un pericoloso stallo.
Il progetto di fusione Campiglia Suvereto ha avuto il via con il voto dei due consigli comunali di Campiglia e Suvereto, non per voto dei direttivi PD. L’iniziativa è stata sostenuta da forze politiche diverse, trovando terreno fertile anche in numerosi cittadini. Non ha scelto la politica, ma la gente. E’ stato promosso un referendum e i cittadini hanno votato facendo prevalere il no al progetto Campiglia Suvereto e noi ne abbiamo preso atto, così come prendiamo atto, però, che a Campiglia la maggioranza dei cittadini ha votato si al Comune Unico. Noi siamo aperti al dialogo, in questi anni più volte ci siamo dimostrati disponibili al confronto, ma Sel ha sempre rifiutato. Se Sel non vuole stare con il PD alle prossime Amministrative ma preferisce tentare un’avventurosa coalizione, come testimonia anche la dura reazione di Rifondazione Comunista che ha preso le distanze da questa operazione proprio quando il Comune dei Cittadini è andato a rincorrere la destra campigliese, che lo faccia tranquillamente, ma che non giustifichi questa scelta attribuendo al PD di Campiglia responsabilità che non ha.
Il ruolo del Comune di Campiglia M.ma, più di ogni altro in Val di Cornia, sin dalla costituzione del Circondario, è sempre stato di collante e di unione, non di divisione. Noi siamo oggi più che mai convinti – concludono – che sia quella l’unica strada possibile per portare il nostro territorio oltre la crisi; soltanto con l’unità, la sinergia e la capacità dei nostri Comuni di fare sistema saremo in grado di far uscire questa porzione di Toscana dalla marginalità, quella marginalità derivante dallo spezzettamento dei confini convenzionali e geografici dei nostri Comuni».
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WWF: «ANCORA UNA VOLTA LA REGIONE FAVORISCE I CACCIATORI»
Toscana – Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato del WWF relativo alla proroga concessa ai cacciatori titolari di appostamenti fissi non in regola.
«Con una decisione dell’ultimo minuto, la Regione Toscana concede una proroga ai cacciatori titolari di appostamenti fissi non in regola con la recente legge che la stessa Regione ha emanato ‒ inizia il WWF ‒. Come se fosse una questione di primaria importanza, è stata approvata una leggina ad hoc per far slittare il termine del 28 febbraio; data in cui gli appostamenti fissi, che non rispondevano alle recenti norme emanate, dovevano essere rimossi.
Ci sorprende la sollecitudine con cui la Regione Toscana ha agito in questo caso, mentre altre problematiche, di maggior rilievo e ben più urgenti, richiedono invece tempi di intervento lunghissimi. Questo sembra non valere per i cacciatori toscani ai quali da sempre viene riservato un trattamento speciale e di favore. Per venir loro incontro, si modifica e si adatta ogni norma alle loro esigenze. Per gli altri cittadini tutto questo non accade. Ai titolari degli appostamenti fissi non in regola era già stato concesso di terminare la stagione di caccia fissando al 28 febbraio il termine per lo smantellamento, ma questo non è bastato e temiamo altre sorprese riguardo quegli appostamenti.
Ancora una volta ‒ conclude il WWF ‒ è necessario sottolineare l’asservimento della Regione Toscana alla “lobby” dei cacciatori. La Regione dovrebbe lavorare nell’interesse della collettività e non nell’interesse di una categoria».
WWF
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RISTRUTTURAZIONE VIGNETI: DOMANDE ENTRO IL 31 MARZO
Firenze – Scade il prossimo 31 marzo il termine entro il quale presentare le domande di sostegno per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti a cui la Regione Toscana ha destinato quasi 17 milioni di euro.
Lo stabilisce un decreto dell’Artea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, facendo seguito ad una precedente decisione di giunta su iniziativa dell’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, nell’ambito dell’organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo per la campagna 2013/2014.
La documentazione e ulteriori informazioni sulle modalità di presentazione delle domande sono reperibili dalla homepage del sito di Artea (www.artea.toscana.it).
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QUATTRO NOTTI DELLA LEGALITÀ A CECINA
Cecina (LI) – Giovedì 27 febbraio iniziano a Cecina le 4 Notti per la legalità al Liceo Fermi in via Napoli alle 21.15.
Primo appuntamento con Yvan Sagnet, Coordinatore immigrazione Flai Cgil Puglia e Vicepresidente Cetri-Tires, e presentazione del libro “Ama il tuo sogno. Vita e rivolta nella terra dell’oro rosso”. Argomento: La rivolta dei braccianti agricoli a Nardò.
Secondo appuntamento venerdì 7 marzo con due studiosi di criminalità organizzata e collaborazione portali informazione antimafia, Martina Bedetti e Marco Fortunato. Argomento: l’esperienza di Padre Balducci e Padre Turaldo: tra legalità e disobbedienza.
Terzo appuntamento venerdì 28 marzo con Roberto Schiattarella, docente di politica economica all’Università di Camerino, che parlerà di interessi, leggi economiche e legalità costituzionale.
Ultimo appuntamento giovedì 22 maggio sul tema di calcio, mafie e legalità, con Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale dell’ “Avviso Pubblico” e Renzo Ulivieri, presidente Associazione nazionale allenatori, che parlerà del suo libro “Calcio Criminale”.
Viene organizzato un servizio di “car sharing”, con partenza da San Vincenzo alle 20.40 da Piazzale ASL e una fermata a Donoratico alle 20.50 in Piazza Stazione.
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COPPOLA: «PERCHÉ SOLO COOP PUÒ INVESTIRE IN VIA FLEMALLE?»
Piombino (LI) – Luigi Coppola, segretario Udc, esprime perplessità sulle modalità di trasferimento della Coop da via Gori a via Flemalle senza l’approvazione del R.U. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
«Il Regolamento Urbanistico non è ancora stato approvato ‒ scrive Coppola ‒, ma già si pensa di attuare un intervento inerente il supermercato COOP trasferendolo da via Gori a via Flemalle.
Certamente, nonostante i mal di pancia nella maggioranza e la lunga attesa, si può dedurre che è stata trovata una soluzione che dovrebbe accontentare tutti in funzione delle alleanze prima delle elezioni amministrative, portandolo entro marzo in approvazione, IV commissione permettendo.
Avremmo preferito che il principale riferimento per attuare la pianificazione urbanistica avesse avuto la definitiva consacrazione in Consiglio Comunale, prima di sapere che vi sono aree già destinate ai fini di grande distribuzione commerciale per una precisa azienda, nonostante ci risulta che non siano ancora state acquistate e se lo fossero già state dovremmo porci qualche dubbio.
In poche parole, se vi fosse qualcun altro interessato ad investire in via Flemalle, se non è COOP non può farlo, che si tratti di ESSELUNGA o di CONAD.
Auspichiamo che la COOP entro 3 anni si trasferisca definitivamente in quel sito ‒ continua Coppola ‒, altrimenti, se così non fosse, potrebbe sorgerci qualche perplessità in merito rispetto ad una pianificazione che dovrebbe garantire a tutti le stesse opportunità. Se un’area ha una precisa destinazione, chi ha i soldi e vuole investirci rispettandone i parametri urbanistici, dovrebbe farlo liberamente e non garantire a qualcuno l’esclusiva. Allo stesso tempo, la proprietà dovrebbe avere la possibilità di vendere al miglior offerente ed in questo caso non ci sembra che ciò sia oramai più possibile.
Non dimentichiamo che ovunque la grande distribuzione in Italia è sempre più decentrata, lasciando nei centri storici il commercio al dettaglio, attuando forme di consociativismo sullo stile dei “centri commerciali naturali”. Certamente l’area di Via Flemalle non è periferica ed adiacente al centro città ‒ conclude il segretario‒ peraltro ubicata in una zona ad alta densità di traffico diretto al porto, che comprometterebbe seriamente la viabilità in assenza di una bretella parallela quale la parte finale della 398, che al momento non è di imminente realizzazione».
Luigi Coppola
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1,3 MILIONI DI EURO ALLA REGIONE PER L’INTEGRAZIONE DEGLI STRANIERI
Firenze – È di 1,37 milioni di euro il finanziamento che la Regione Toscana otterrà dal Ministero dell’Interno per la formazione civica e linguistica dei cittadini dei Paesi terzi. È quanto prevede il progetto, stilato dagli uffici regionali e approvato dalla Giunta regionale nella seduta di lunedì 24 febbraio.
«Sono destinati – spiega la neo assessore regionale al welfare e vicepresidente, Stefania Saccardi – a mettere in condizione i cittadini stranieri residenti in Toscana di imparare la lingua italiana e le nozioni di base di educazione civica, così da promuovere adeguatamente la loro cittadinanza attiva. Il progetto regionale, pur valorizzando le diversità linguistiche e culturali, faciliterà l’ottenimento dei permessi di soggiorno, per i quali la conoscenza della lingua è requisito fondamentale».
Dal 1995 al 2010 gli stranieri residenti in Toscana sono passati da 48.700 a 364.00 con un peso percentuale sull’intera popolazione cresciuto dall’1,4 al 9,7%. Nel corso dell’ultimo anno gli stranieri sono aumentati del 9,4%, un dato superiore alla media nazionale che è dell’8,8%.
«Con il progetto regionale – aggiunge l’assessore Saccardi – stimiamo di raggiungere circa 2.500 destinatari che potranno utilizzare i Centri territoriali permanenti per la formazione degli adulti, in un rapporto con le associazioni del volontariato. Daremo poi il via ad una campagna di comunicazione regionale per rendere più agevole l’accesso ai servizi formativi e metteremo online le opportunità che offriamo ai sempre più numerosi cittadini stranieri residenti in Toscana».
Il 21% della popolazione straniera residente è composta da minori e le seconde generazioni, cioè in nati in Toscana, rappresentano ormai il 12,8%.
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TRAFFICO PESANTE INTERDETTO NEL CENTRO DI VENTURINA
Venturina Terme (LI) – Vige il divieto di transito per i mezzi verso il cantiere del porto di Piombino. Si sta verificando in questi giorni un aumento del traffico pesante a Venturina Terme: negli ultimi tempi sono state numerose le segnalazioni da parte di cittadini che hanno osservato un maggiore passaggio di mezzi pesanti da via don Sturzo e da via Cerrini.
L’intensificazione del traffico è legata al fatto che è in atto la costruzione del cantiere per i lavori di ampliamento del porto di Piombino. Proprio in previsione di tali lavori il Sindaco ha disposto il monitoraggio dei flussi di traffico da parte della Polizia municipale per poter valutare la situazione e dare, se necessario, conseguenza alle precauzioni che già da tempo l’amministrazione comunale aveva preso, in previsione dell’inizio dei lavori, per salvaguardare le condizioni ambientali nel centro di Venturina Terme.
Il Comune di Campiglia sia con accordi con l’Autorità Portuale di Piombino titolare dei lavori, sia attraverso una delibera di giunta (n.94 del 2013) approvata nel settembre scorso, ha espresso e ripetuto la volontà di vietare il transito dei mezzi pesanti diretti al cantiere del porto. L’assoluto divieto del transito di mezzi pesanti nell’abitato di Venturina per l’eventuale fornitura di materiali occorrenti per la realizzazione dei lavori in appalto è ritenuto irrinunciabile dal Comune di Campiglia M.ma poiché il sistema della viabilità ordinaria di Venturina Terme non è in grado, sia per le sue caratteristiche geometriche, sia per le caratteristiche tecnico-funzionali, di sopportare una tale quantità di passaggi giornalieri di mezzi pesanti oltre ai disagi e ai danni che può arrecare ai cittadini e alla circolazione nell’abitato.
La Polizia municipale, come si è deciso nella riunione tenutasi lunedì al Comune di Campiglia per fare il punto sulla situazione, proseguirà nei monitoraggi sul flusso dei mezzi pesanti, controllando gli stessi sulla destinazione, dopodiché sarà presa una decisione in modo da tutelare la vivibilità e la sicurezza ambientale del centro abitato di Venturina Terme. Ciò in coerenza con quando scritto nello Schema di contratto (specificamente al punto “e” relativo a divieto di transito nell’abitato di Venturina) degli “Interventi infrastrutturali anche a carattere ambientale in attuazione al nuovo Piano Regionale Portuale per il rilancio e la competitività industriale e portuale del Porto di Piombino”, e a quando descritto nella cartografia della proposta offerta in sede di gara del RTI CMC – Sales aggiudicatario dei lavori.
Lo schema di contratto recita “Di prendere atto del divieto di transito di mezzi pesanti nell’abitato di Venturina per l’eventuale fornitura di materiali occorrenti per la realizzazione dei lavori in appalto” e la tavola cartografica evidenza il tragitto alternativo al centro di Venturina che i mezzi devono percorrere.