LISTE CIVICHE: IN VAL DI CORNIA NON CE LA FA NEMMENO RENZI
Il giorno dopo le primarie del PD in Val di Cornia che si sono concluse tutte nel solco della continuità, le liste civiche “Ascolta Piombino” e “Assemblea Sanvincenzina” fanno un analisi del voto e del futuro di questo territorio dopo la vittoria dei due candidati sindaco Massimo Giuliani a Piombino e Massimo Bandini a San Vincenzo.
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GELICHI: NEMMENO RENZI CE LA FA A PIOMBINO
Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Portavoce della Lista Civica AscoltaPiombino Riccardo Gelichi.
«Nemmeno Renzi ce la fa a Piombino, Martina Pietrelli poteva essere la svolta vera per questa città, ma le forze della conservazione, altro che innovazione, hanno vinto. Ha vinto il Partito solido, ha vinto la base, hanno vinto quelli che non vogliono cambiare, ha vinto la conservazione del potere. C’erano due blocchi contrapposti, il nuovo, e il vecchio, il secondo ossidato, immutabile, impermeabile a tutto, arroccati nella fortezza, attendono che la tempesta passi, già, tanto tutto passa e poi si dimentica.
Si dimenticano i fallimenti: “ Città Futura, L’Ospedale di Riotorto, Piombino in provincia di Grosseto, la scuola di Riotorto, la Piscina Olimpionica, il Piano della Costa Urbana, la 398 fino al Porto, la Patrimoniale, i problemi sul patto di stabilità, il tetto di indebitamento ormai raggiunto, una crisi della Lucchini gestita in modo unilaterale, la chimera Concordia che non servirà a nessuno, tantomeno ai piombinesi ”. Il lavoro è al centro del programma del PD, ma fino ad ora dov’erano? Chi ha governato in questi ultimi dieci anni? Andate a cercare lavoro a Piombino, poi mi dite.
La diversificazione? Se diversificare significa spendere 200 mila euro di soldi dei piombinesi per tre ore di gloria, oppure spargere a pioggia risorse pubbliche al costellato mondo dell’associazionismo si parla di centinaia di migliaia di euro, non noccioline, se questa è diversificazione, stiamo lustri.Non esiste una programmazione adeguata alle aspettative, attendiamo un regolamento urbanistico da libro dei sogni, tutti soldi pubblici che non ci sono. Basta sogni, basta promesse, ne abbiamo le scatole piene, Piombino ora ne è cosciente, basta cambiare verso, come dice Renzi, ma per davvero, noi di AscoltaPiombino ci siamo e ci saremo.
Riccardo Gelichi
Portavoce della Lista Civica AscoltaPiombino
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SAN VINCENZO: GRANDE PARTECIPAZIONE MA IL CAMBIAMENTO NON E’ NEL PD
Riceviamo e pubblichiamo dalla lista civica “Assemblea Sanvincenzina”.
«Davvero una grande partecipazione alle primarie del Pd, oltre 2mila cittadini hanno espresso la loro preferenza. Parrà sconcertante, ma questo ci fa ben sperare. La richiesta dei cittadini che si sono recati alle urne rimane quella che ha animato la partecipazione popolare degli ultimi mesi: cambiamento. Una richiesta minima e indispensabile che non può – con ogni evidenza – trovare risposta all’interno del Pd. Vincoli di vecchia data e legami indissolubili cementano un gruppo che non si lascerà riformare in nessun modo e che continua a prevalere.
Proprio nel grande rispetto che ciascuno deve tributare al voto dei concittadini, invito coloro che hanno visto deluse le loro aspettative di cambiamento a pretendere una svolta nella gestione del paese attraverso l’impegno diretto. La lista che rappresento non ha da difendere posizioni di partito né vincoli con il passato.
La proposta politica elaborata è rivolta al futuro e tesa a coinvolgere i cittadini e le loro istanze, anziché escluderli. Il nostro programma di cambiamento è per questo concreto e realizzabile proprio perché siamo cittadini che hanno deciso di impiegare il loro tempo per la Cosa Pubblica. Vogliamo che la cittadinanza sia padrona dell’amministrazione; per questo la nostra lista civica è costruita come uno strumento aperto che i cittadini possono usare attivamente e costantemente. Siamo di fronte alla situazione più difficile mai affrontata. Dobbiamo difendere l’identità del nostro Comune, dobbiamo usare tutti gli strumenti a disposizione per creare posti di lavoro anche attraverso cooperative di giovani per la gestione di servizi, dobbiamo dare a piccole e medie imprese del settore turistico e artigianale una rappresentanza diretta e costante nelle scelte amministrative.
Dobbiamo ridurre inefficienze e sprechi della pubblica amministrazione per alleggerire il carico fiscale a chi è in difficoltà e potenziare i servizi essenziali a partire dalla scuola e dalla sanità. Una sfida così impegnativa deve avere il sostegno di tutte le energie disponibili nella nostra comunità perché questa è la sfida di tutta la comunità».
Per l’Assemblea Sanvincenzina,
il candidato sindaco Paolo Riccucci
il pd non è riformabile dall’interno, infatti hanno prevalso i candidati conservatori
“C’erano due blocchi contrapposti, il nuovo, e il vecchio, il secondo ossidato, immutabile, impermeabile a tutto, arroccati nella fortezza, attendono che la tempesta passi, già, tanto tutto passa e poi si dimentica.” Sul vecchio sono d’accordo, ma se Renzi e i renziani, con le loro lobbies affaristiche sono il nuovo, meglio i vecchi interessi partitocratici degli “ex compagni”.
sinceramente è triste leggere il giudizio che si da delle elezioni in casa pd e i commenti del tipo..non cambia niente…etc..etc..
io non voto pd, giuro, ma riconosco che è l’unica forza politica che sta diventando europea e più estesamente anglosassone nel concetto di bipartitismo e primarie con i risultati che qualcosa indicano.
restiamo a Piombino fra poco ci sono dozzine di liste che sono alimentate da persone, vedi a destra in specie, che in decenni non hanno saputo proporre niente in alternativa alla forza politica dominante..
ok, poco più della metà del pd è con il vecchio ma almeno si intuisce che a breve ci sarà un cambiamento, per esempio il presidente del consiglio, volenti o nolenti è già il nuovo…
aspetto qualcuno che chioserà democraticamente l’inutilità delle forze di opposizione sgranate in mille simboli..quello mi preoccupa un po’ di più ed è per questo che mi riservo il diritto di andare a pescare il giorno delle votazioni..con rispetto
pluralità è democrazia, Renzi è il pensiero unico. Non è vero che sia il nuovo, basta vedere come è arrivato al governo