FRANCESCA PALLA: «CON ARCI METTERO’ ALLA PROVA LE MIE CAPACITA’»
Abbiamo intervista la trentunenne Francesca Palla, neo presidente di Arci Comitato Territoriale Piombino Val di Cornia Elba. A poche settimane dalla sua elezione, ecco cosa ci ha raccontato.
Succedere a un presidente che è stato in carica 35 anni è un onore o un onere?
Vittorio Pineschi, nel suo lungo periodo di presidenza, è stato sicuramente una figura che ha dato moltissimo al nostro Comitato, per la sua preparazione, per la sua esperienza e creatività. E’ riuscito in così tanti anni ad essere sempre al passo con i tempi, proponendo occasioni di discussione mai scontate, che si sono trasformate in attività e progetti che hanno valorizzato il lavoro di tutti i volontari e collaboratori. Ho senza dubbio la responsabilità di tenere alto il nome dell’Arci in continuità con quanto è stato fatto fino ad oggi mettendo alla prova le mie capacità, a servizio dell’associazione, in cui sono presenti molte persone che saranno da stimolo per un dialogo proficuo che mi aiuterà a sviluppare nuove idee e ampliare i settori di competenza.
Quale è stato il suo percorso personale e professionale che ha contribuito a farla avvicinare all’ARCI e dopo a farla diventare presidente?
Frequento l’associazionismo ed il mondo del volontariato da molti anni nel mio territorio e mi sono sempre impegnata per dare il mio contributo per creare occasioni di scambio e confronto nel panorama culturale locale con eventi, iniziative, spettacoli. Sono laureata in lettere con un master di secondo livello per l’insegnamento dell’italiano a stranieri ed anche le mie competenze professionali in qualche modo collimano con una serie di tematiche di interesse dell’Arci. Ho approfondito la conoscenza dell’Arci grazie all’esperienza estremamente formativa del Servizio Civile nel 2008, la quale mi ha permesso di entrare in stretto contatto con tutte le attività legate a questa multiforme associazione di promozione sociale e a farmene appassionare.
Le amministrative si avvicinano. Quali nuove prospettive si immagina per il mondo associazionistico a livello locale?
L’Arci è per sua natura una realtà autonoma, ma attenta a cosa si muove nella società e ai ai suoi bisogni. L’Arci ha sempre valorizzato, in accordo con i propri principi statutari, le differenze di idee, i sentimenti e gli indirizzi politici dei propri soci e socie riconoscendo in questa diversità una ricchezza. Credo che abbia un ruolo determinante e si propone come interlocutore su numerosi temi di interesse per la collettività. La nostra autonomia non è certo isolamento, ma contributo critico e fattivo di forze ed idee alla amministrazione della cosa pubblica. Il mondo associazionistico del territorio è un patrimonio sociale molto importante da tutelare e, lavorando in rete, può configurarsi come una fucina di idee utile per lo sviluppo di un territorio più ricco dal punto di vista culturale e non solo.
Quali sono i suoi progetti futuri più prossimi per l’associazione?
I settori di cui l’Arci si occupa sono molti e nel tempo sono state portate avanti numerose iniziative che desidero continuare e creare occasioni di continuità, consolidando quanto siamo riusciti a creare fino ad oggi. L’Arci si configura come un laboratorio creativo in grado di assumere un ruolo attivo sia nella riaffermazione dei valori di uguaglianza, solidarietà, responsabilità e democrazia. Per fare questo ho organizzato il direttivo e la segreteria territoriale in modo tale da monitorare i settori di competenza e ampliare le occasioni di scambio e confronto sul territorio.
Quali saranno i punti di continuità e quali quelli di rinnovamento rispetto alla passata presidenza?
Sicuramente mi propongo di approfondire un dialogo con i circoli e le associazioni affiliate e creare una stabile rete con il panorama associazionistico del territorio, oltre a consolidare filoni importanti, come quello della Legalità, della Memoria, delle Politiche sociali e giovanili.
Quali opportunità offre l’Arci di Piombino per un giovane che vuole avvicinarsi al volontariato? E cosa direbbe a quello stesso giovane per motivarlo a entrare a far parte dell’associazione?
Il Comitato Arci Territoriale – Piombino – Val di Cornia – Elba (all’interno di una solida articolazione regionale e nazionale) è composto da 14 circoli ed è da sempre punto di incontro e incubatore per attività di promozione sociale in campo socio-culturale, tant’è vero che la propria sede è aperta a molteplici soggetti e ha ospitato ed ospita numerose iniziative e aventi queste stesse finalità. Le iniziative del Comitato Territoriale sono molte e variegate e nascono dalla passione e dalla voglia di mettersi in gioco per creare occasioni di confronto e di dialogo. Turismo sociale, musica, teatro, impegno in prima linea a favore di popolazioni in difficoltà in rete con le associazioni del territorio, incontri sul tema della legalità, condivisione dei percorsi partecipati, sono solo alcuni esempi delle attività dell’Arci, con l’obiettivo di creare occasioni concrete di vita associata all’interno del contesto sociale. L’Arci promuove l’associazionismo come forma di coesione sociale, come luogo di partecipazione attiva e come lotta ad ogni forma d’esclusione e di discriminazione all’insegna di una cultura di pace e di tolleranza. L’Arci può offrire molto dal punto di vista culturale e sociale, può essere uno spazio di dialogo e di creatività in cui progettare un’idea di protagonismo e partecipazione per giovani generazioni, attento alle loro forme di espressione.
Ci si diverte all’Arci?
Questo è un momento un po’ delicato perché la presidenza ha molte responsabilità e devo occuparmi di molte cose e devo imparare ancora molto. Ma l’Arci è anche un luogo dove si possono stringere amicizie, progettare e creare insieme, per il benessere delle persone. Ed è questo che si racchiude nella “R” e nella “C” del nostro acronimo. Ricreazione e cultura, in cui tutti i soci possono esprimere al meglio le loro potenzialità e la loro personalità in un contesto in cui essere ascoltati e valorizzati.