SOFFRITTI: «SIAMO PIU’ CREDIBILI DELLE LISTE CIVICHE»
Campiglia M.ma (LI) – Le elezioni amministrative di maggio si avvicinano anche a Campiglia. A pochi mesi dall’appuntamento abbiamo intervistato la candidata del PD e sindaco uscente Rossana Soffritti. Ecco cosa ci ha raccontato.
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Il suo Partito l’ha scelta come candidata senza fare le primarie come negli altri comuni? Perché questa decisione?
Io mi sono messa a disposizione del partito per valutare anche con tutti gli iscritti la proposta della mia ricandidatura. Se ci fossero stati altri candidati si sarebbero fatte le primarie. Sono però soddisfatta della fiducia che il PD e gli altri partiti della coalizione hanno espresso nei miei confronti e della serietà e compattezza con cui si é affrontato il percorso per decidere la candidatura.
Le opposizioni cercano di “riunirsi” in nome di un programma comune aperto. Come vede questa scelta? Pensa che possano mettere in difficoltà la sua lista?
Mi pare un progetto un po’ confuso. Non credo possa essere una base di lavoro credibile mettere insieme una destra che si dovrebbe muovere su linee politiche e programmatiche con un respiro più ampio e liste civiche che sono maggiormente concentrate su temi locali che per loro natura non hanno un filo conduttore preciso ed hanno concentrato gli sforzi solo sulla contrarietà, a volte a prescindere, delle azioni della maggioranza. Nessuno può essere sottovalutato, ma penso che la coalizione di centrosinistra abbia una credibilità politica maggiore.
Come giudica il suo primo mandato come sindaco? Cosa può essere migliorato?
Non voglio essere io a giudicare. Posso dire di aver lavorato con dedizione, per cercar di rispondere alle istanze di una collettività che sta attraversando un momento difficile. Abbiamo cercato il rigore e messo in campo idee nuove, fatto investimenti importanti nonostante le difficoltà in cui operiamo da qualche anno a questa parte. La tenuta e il miglioramento dei servizi sociali, la grande attenzione all’infanzia e alla alla scuola sono motivo di soddisfazione. Si potrebbe migliorare un sistema che soffre ancora di troppa burocrazia e non smettere mai di cercare nuove opportunità per creare occupazione e innovazione.
In caso di vittoria elettorale quali saranno i punti forti del suo programma?
Il programma è ancora in fase di definizione. Io sono convinta che bisogna puntare ancora molto sulla tenuta sociale e quindi su un welfare che funzioni bene. La crisi generale e le incertezze locali ci impongono di mettere in campo strategie economiche di territorio che vanno dalla capacità di attrarre investimenti, al potenziamento dell’attrattività turistica, allo snellimento delle procedure che ci competono. Investimenti importanti per la difesa del suolo. Ci siamo accorti che il territorio ê più fragile di quanto pensassimo. Molti interventi per fortuna sono stati realizzati ma dobbiamo proseguire su questa strada.
Dopo la bocciatura del referendum sulla fusione come intendete affrontare la questione della sovracomunalità?
Insieme a tutti gli altri. Non si può prescindere per molte politiche fondamentali da una condivisione forte delle stesse. Del resto non abbiamo mai smesso di farlo. Dovremo potenziare questa buona pratica amministrativa che ci consente di essere più efficaci, di attrarre risorse, di produrre risparmi. La fusione sarebbe stata comunque un’occasione molto importante.
Le polemiche sulla stazione di Campiglia non accennano a placarsi. Come risponde a chi continua a criticare il progetto?
La stazione di Campiglia ha molti nuovi parcheggi, un terminal bus all’altezza di una stazione di bacino, nuovi arredi urbani, fra poco anche una scultura di Lampo, se qualcuno vuol continuare a lamentarsi, francamente penso si debba lasciar correre.
Vuole aggiungere qualcosa?
Servire le istituzioni è una grande responsabilità e un grande onore, ed è doveroso al termine di un percorso ringraziare tutti coloro mi hanno scelta per ricoprire il ruolo di sindaco e le persone che hanno lavorato insieme a me. L’impegno per il futuro è battersi perché possiamo vivere in una Val di Cornia che riesca ad esprimere al meglio le sue grandi potenzialità, industriale, turistica, agricola e culturale.