LUCCHINI: DE VINCENTI, PIOMBINO STRATEGICO PER LA PRODUZIONE DI ACCIAIO
AGGIORNAMENTO 2: Sul Corriere Fiorentino di oggi è stata pubblicata una intervista al viceministro allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti che ha fatto il punto sulla situazione Lucchini dopo l’incontro con i sindacati che si è tenuta Lunedì.
Nell’intervista oltre agli argomenti che abbiamo trattato nel nostro articolo, De Vincenti ha detto che è assolutamente strategico salvaguardare la produzione dell’acciaio a Piombino, e che il primo ministro Renzi è perfettamente informato di tutta la vicenda.
Per quanto riguarda la tenuta in moto dell’altoforno De Vincenti ha fatto notare che é stato fatto uno sforzo straordinario per mantenere fin qui attivo l’impianto, sperando che ci fossero offerte interessate ad esso. «Purtroppo così non è stato e dobbiamo prenderne atto».
Ha voluto tranquillizzare residenti e dipendenti sul fatto che comunque ci sono offerte serie che non escludono a priori lo sviluppo dell’area a caldo «ma in forme diverse da quella attuale, più ecologiche e competitive. Ciò andrebbe nel senso indicato dal protocollo d’intesa».
L’intervista al Corriere Fiorentino si conclude con De vincenti che, in relazione alle pesanti ripercussioni occupazionali e sociali che potrebbero gravare sul territorio della Val di Cornia, la prima preoccupazione del governo è costruire comunque una rete di tutela dei lavoratori con gli ammortizzatori sociali, sia per il siderurgico che per l’indotto, in una fase non breve di riconversione del sito produttivo.
«Per questo inseriremo gli ammortizzatori sociali nell’accordo di programma che stiamo per completare e che attuerà il protocollo già sottoscritto con gli enti locali».
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Piombino (LI) – Si è tenuto oggi 24 marzo a partire dalle 16.30 a Roma il programmato incontro al MI.S.E. fra il viceministro dello sviluppo economico Claudio De Vincenti e i segretari di Fim, Fiom e Uilm territoriali e nazionali al quale seguiraà domani alle 11.30 l’incontro tra il commissario Nardi, e segretari territoriali e coordinatori Rsu. C’è preoccupazione nei sindacati per come si sta evolvendo la gara per la cessione della Lucchini.
A meno di novità l’altoforno con il nuovo ordine di minerale resterà in funzione fino al 20 aprile, e ora l’obiettivo è l’accordo di programma. L’unica certezza che tutti sono ancora in gioco: “Le offerte possono essere presentate fino al 30 aprile, poi queste dovranno diventare vincolanti – hanno detto i sindacati – Anche Klesch e Smc da questo punto di vista sono sempre in gioco”.
Ma al Ministero sono state indicate anche le proposte che sono passate alla seconda fase. Le più interessanti in ordine, escludendo Klesh ed Smc, sono quella di Jsw (Jindal south west) che oltre all’acquisto dei laminatoi e logistica potrebbe realizzare il Corex e il forno elettrico. L’altra proposta sempre degli indiani di Jindal (Jspl) è solo per i laminatoi, poi c’è la Steel Mont, una società ucraina già fornitore dalla Lucchini con una nave di minerale: questa società ha presentato due proposte una per Piombino con realizzazione di forno elettrico e acquisto cokeria, e una per il laminatoio di Lecco. Poi c’è la già conosciuta offerta di Duferco che è interessata solo agli impianti di Lecco.
Fausto Fagioli segretario Fim: “Puntare tutto sull’accordo di programma e lavorare sugli ammortizzatori sociali d’area sia per Lucchini che per l’indotto, e se non arriva la proposta di Smc dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza. Dobbiamo essere pronti alla fase della transizione se dovesse arrivare comunque un investitore. Dobbiamo capire cosa farà Smc, comunque il nostro obiettivo resta il mantenimento dell’area a caldo”.
Fabrizio Toninelli segretario Uilm: “C’è preoccupazione tra i lavoratori e stanno finendo le risorse, con il rischio di arrivare alla fase finale della trattativa con l’altoforno spento. I nostri obiettivi sono: accordo programma firmato e anche l’eventuale vincitore già determinato”.
Luciano Gabrielli segretario Fiom: “L’accordo di programma farà di tutto per avere come punti base il corex e il forno elettrico, investimenti che dovrebbero invogliare un possibile acquirente. Ora le offerte devono diventare vincolanti. C’è da verificare tutto, ma se l’offerta Smc non arriva entro il 30 aprile bisognerà attrezzarsi su altre cose”.
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AGGIORNAMENTO 1:
tratto da Resegoneonline.it
Non hanno presentato la documentazione richiesta dal bando di gara, ma la tunisina Smc e Klesch possono ancora fare un’offerta vincolante per la Lucchini. Così come altre realtà interessate all’acciaieria. È quanto emerge dal tavolo tra i sindacati e il ministero dello Sviluppo economico.
Il viceministro Claudio De Vincenti ha fatto il punto sulle sette offerte complete ricevute: sono arrivate tre proposte per l’intera società, escluso l’altoforno, quelle indiane di Jsw (Jindal south west) e di Jspl (Jindal steel and power) e quella di Steelmont, mentre le altre offerte sono solo per alcuni impianti di Piombino e Lecco. Le società escluse dalla due diligence sono l’americana Klesch, che ha rifiutato di pubblicare il proprio bilancio, e la tunisina Smc, l’unica società ad avere annunciato un piano complessivo che include il forno.
“Per Smc c’è un problema molto serio: alle disponibilità espresse, al momento non corrisponde alcun vincolo sulle garanzie finanziarie”, ha detto il responsabile siderurgia della Fiom, Marco Venturi. “Aspettiamo Smc alla prova dei fatti: presenti un’offerta vincolante”, ha aggiunto il segretario nazionale della Uilm Mario Ghini. Tra le offerte complete, secondo Ghini, la “più interessante forse è quella di Jsw per la solidità della società e le prospettive di investimento” nel forno elettrico e Corex.
Il tempo intanto stringe, sottolinea il segretario nazionale della Uilm Marco Bentivogli: il forno ha materiale per lavorare fino al 25 aprile “e il 12 aprile scadono i contratti di solidarietà, che è fondamentale prolungare per un altro anno”. L’agenda è fitta di appuntamenti: domani si riunisce il tavolo con le istituzioni locali, venerdì è fissato un incontro sull’Accordo di programma e il 3 aprile c’è una riunione dei sindacati con il ministero del Lavoro per affrontare il tema dei contratti di solidarietà per i 3 mila dipendenti Lucchini e degli ammortizzatori sociali per gli altrettanti lavoratori dell’indotto. La due diligence si chiuderà il 30 aprile.
“se l’offerta Smc non arriva..” ma con tutti i pregiudicati che abbiamo in Italia proprio abbiamo bisogno di un pregiudicato estero ?? Non ci basta il nostro Berlusca. Diciamo la verità, almeno questo signore arabo, la pena, sembra, che nelle galere statunitensi l’abbia scontata…, il nostro giammai. Ah, dimenticavo, bella quella foto in cui il nostro primo cittadino siede accanto ad un ex ospite degli istituti penali statunitensi…
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