CNA: «DIECI DOMANDE PER I CANDIDATI SINDACO DELLA VAL DI CORNIA»

Il Presidente della CNA - Val di Cornia

Il Presidente della CNA – Val di Cornia

Dopo le 10 domande ai candidati a sindaco per i comuni dell’Isola d’Elba, Cna si rivolge a quelli che concorreranno nel rinnovo delle amministrazioni comunali della Val di Cornia.

«Le nostre aziende sono stanchi delle promesse, adesso servono i fatti e servono subito». Così Diego Nocenti, presidente provinciale della Cna sintetizza la voglia di concretezza e immediatezza delle aziende. «Questa volta però gli impegni in favore della ripresa dell’imprenditoria locale – aggiunge Nocenti – e di conseguenza dell’intero territorio, li vogliamo per scritto, puntuali, concreti e di immediata fattibilità, con la consapevolezza che fare il bene delle aziende locali è fare il bene comune di un territorio».

«Non abbiamo preclusioni o preferenze per nessuno – aggiunge il direttore della Cna Marco Valtriani – e saranno direttamente gli imprenditori, le proprie famigli ed i dipendenti delle pmi e dell’artigianato a valutare le risposte scritte che saranno pubblicate contemporaneamente il giorno 9 maggio sul sito www.cnalivorno.it divulgando la cosa tramite i media ed i social. Solo contando la rappresentanza della Cna in provincia assommiamo tra imprenditori, addetti e pensionati oltre 20mila voti, senza contare i loro familiari. Diremo chi ha risposto alle aziende e chi non ha risposto. Gli anni scorsi facevamo incontri, conferenze, dibattiti, ottenendo vaghe promesse e programmi generici. Adesso i nostri imprenditori hanno detto basta».

«Sempre più spesso purtroppo – aggiunge Riccardo Gucci, presidente Cna Val di Cornia – la parola non basta più, e talvolta nemmeno lo scritto, ma vogliamo aver ancora fiducia negli impegni che i politici prenderanno rispondendo a queste domande:
1. almeno cinque semplificazioni burocratiche: quali?
2. le imprese che pagano già per lo smaltimento dei rifiuti da produzione, quale abbattimento avranno sulla relativa tassa comunale (ex Tares)?
3. ridurrete le imposte comunali (ex IMU) su capannoni, piazzali, negozi e uffici?
4. appalti e manutenzioni: come amplierete le possibilità di aggiudicazione alle imprese locali?
5. quali risparmi imporrete alle amministrazioni comunali?
6. ritenete di puntare sul polo della rottamazione e delle riparazioni navali?
7. quali politiche comprensoriali intendete adottare per un’adeguata promozione turistica?
8. ristrutturazioni edilizie: introdurrete sgravi e incentivi?
9. ritenete le energie alternative uno degli strumenti necessari per rilanciare l’economia del territorio?
10. come intendete supportare il sistema industriale e delle pmi  in un disegno di rilancio?

«Come vedete – aggiunge Emanuela Minelli – ci siamo limitati esclusivamente a ciò che è realmente nelle disponibilità dei futuri sindaci, in modo che non possa essere gettata la palla in fallo tirando in ballo responsabilità altrui. E sappiamo anche benissimo che esiste il patto di stabilità: si tratta di capire da loro, dato tutto il contesto in cui opereranno, il grado di importanza nelle scelte che attribuiranno al futuro delle imprese locali, se cioè hanno veramente capito che occorre fare subito il massimo sforzo possibile perché le imprese del territorio siano messe in condizione di sopravvivere garantendo occupazione, e solo di conseguenza anche gettito fiscale».

Scritto da il 16.4.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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