SAN VINCENZO: QUATTRO VOLTI PER LA POLTRONA DI SINDACO
San Vincenzo (LI) – Sfida a quattro quella che si è tenuta ieri sera, mercoledì 16 aprile, al teatro Verdi di San Vincenzo. In un incontro organizzato dal quotidiano “La Nazione” e condotto dal giornalista Piero Bientinesi si sono confrontati su temi caldi i quattro candidati sindaco che concorrono a San Vincenzo: Massimo Bandini (PD), Luca Cosimi (SiAmo San Vincenzo), Paolo Riccucci (Assemblea Sanvincenzina) e Carlo Saviozzi (Movimento 5 Stelle). Ad ascoltarli, un pubblico assai numeroso e con un’età media decisamente più bassa di quella che la politica ci ha abiutati a vedere.
Dopo un giro di presentazioni dei candidati e delle loro liste, alcune già esplicitate, altre, come quella del PD in via di definizione, si entra nel tema forse più sentito a San Vincenzo: il turismo. Attacca Bandini che propone un sistema di valorizzazione di risorse e strutture del settore, in cui creare anche un tavolo di lavoro permanente tra operatori e tecnici, nonchè l’istituzione di una Proloco e degli incentivi per una destagionalizzazione che parta dalla cultura. Saviozzi propone agli stessi operatori di migliorarsi e attivare un coordinamento per le attività turistiche. La proposta per la destagionalizzazione passa per i pacchetti vacanza per gruppi, con offerte diversificate, ma sicuramente quello su cui punta è la valorizzazione e la tutela della spiaggia. Riccucci lamenta invece, nelle passate amministrazioni, una mancanza di coinvolgimento degli “addetti ai lavori” che ha fatto sì che San Vincenzo vivesse di rendita, di quella fama di luogo turistico acquistata anni fa. Di contro propone quindi nuovi percorsi partecipati e si chiede il perchè oggi se ne parli tanto ma non ne siano mai stati fatti. «Non servono percorsi di marketing, che possono essere pure utili, ma è più necessario tutelare le risorse che abbiamo». Conclude l’argomento Cosimi che definisce San Vincenzo il «leader incontrastato del turismo, per le famiglie europee che vengono qui in vacanza». E insiste sul fatto che i servizi che verranno creati per i turisti andranno a beneficio anche dei residenti.
Dal turismo all’opinione sulla funzione della Società Parchi Val di Cornia con uno sguardo al progetto del brand “Alta Maremma”. Su quest’ultimo i quattro candidati concordano: chi lo giudica ridondante rispetto ad altre realtà già presenti, chi troppo nebuloso, ma il pensiero comune è bocciare il progetto. Sulla Parchi Saviozzi trova pro e contro, tra lo snellimento della gestione delle risorse dei parchi e i costi eccessivi della stessa. Il candidato per Assemblea Sanvincenzina punta il dito su Piombino che da qualche anno ha preso in carico la gestione diretta dei parcheggi di Sterpaia e Baratti togliendo di fatto fondi agli altri Comuni. Cosimi è deciso: «quando saremo amministratori usciremo dal carrozzone della Parchi. Rimigliano deve far lavorare i giovani di San Vincenzo». Sicuramente più morbida la posizione di Bandini che dichiara che la funzione della Parchi va rivista perchè la realtà è cambiata rispetto a quando la società era stata creata.
Altro tema sentito a San Vincenzo è quello dell’ampliamento del porto, iniziato ormai oltre 8 anni fa, ma ancora non formalmente concluso. Ed è proprio da qui che parte l’intervento di Riccucci, che aggiunge alla lista degli aspetti negativi il fatto che non ha portato pressochè benefici, bensì danni, a partire dall’erosione della costa, e che quello che resta da fare è solo integrarlo nel paese, come viabilità e attività. Il giovane candidato di SiAmo San Vincenzo invece lo definisce «il volano dell’economia», e ne immagina la valorizzazione con un percorso verso la statua del marinaio di Talani fatto di mosaici, realizzati da famosi artisti. Bandini difende l’operato di chi l’ha preceduto affermando che non è il Comune a poter chiedere le penali a Sales per i ritardi sui lavori e che comunque la struttura è pienamente fruibile, ma poi è costretto ad ammettere che per adesso non ha portato i benefici sperati. Carlo Saviozzi è stringato: «A cosa serve?».
Si passa poi all’autostrada, su cui la voce è comune: la trasformazione da superstrada ad autostrada della variante Aurelia non può che essere un danno immenso per il territorio di San Vincenzo e della Val di Cornia in genere. C’è un minore accordo invece sul tema dell’espansione edilizia. Dopo un’apparente comunione di intenti tra gli esponenti di M5S, PD e Assemblea Sanvincenzina che parlano di consumo suolo zero e riqualificazione delle strutture già esistenti, è scontro invece tra Bandini e Riccucci sul piano strutturale, a detta di quest’ultimo ancora indirizzato alla cementificazione del territorio, mentre il primo sostiene sia stato preso anche come modello virtuoso in Regione. Luca Cosimi punta tutto sulla bioedilizia e presenta il suo progetto “San Vincenzo 8000”, ovvero il numero di abitanti residenti che intende raggiungere grazie agli incentivi sull’edilizia.
E dall’edilizia ai lavori pubblici il passo è breve. Il nocciolo della questione rimane quella del villaggio scolastico. Cosimi è l’unico che si batte ancora per la costruzione, secondo i criteri di bioedilizia, di un nuovo polo in zona Cittadella delle Associazioni, da finanziare con la vendita degli immobili dove oggi risiedono le scuole. Anche il rappresentante del PD torna sui suoi passi. La proposta di un nuovo villaggio era infatti partita con Biagi, 5 anni fa, ma di fronte ai cambiamenti dei tempi si è rivalutata la ristrutturazione degli edifici esistenti. Riccucci cita anche la rimessa in sicurezza della Principessa e propone uno spostamento della pista ciclabile nella zona boschiva, per riallargare la corsia praticata dalle auto.
Non può mancare uno sguardo verso Piombino che, con la crisi Lucchini, sta vivendo un momento drammatico. E anche in questo caso, nonostante qualche stoccata tra i candidati, c’è pieno accordo sulla gravità della situazione, che non può essere ignorata visti i tanti sanvincenzini che lavorano alla Lucchini e il tracollo economico che potrebbe attraversare tutta la Val di Cornia in caso di chiusura dell’industria.
La serata si conclude con l’appello al voto e una domanda provocatoria «Cosa non fareste mai se foste eletti sindaci?» Bandini risponde che non terrebbe mai chiuso il Comune ai cittadini, per un dialogo aperto con loro e di sè dice che il suo valore aggiunto è l’esperienza maturata negli anni passati in amministrazione, che può essere utile in un periodo di crisi come questo. Carlo Saviozzi non prenderebbe in giro i cittadini e spiega che il loro punto di forza, suo e della sua lista, sarebbe la partecipazione attiva dei cittadini. Riccucci esclude comportamenti opachi, che eliminino i cittadini dal dibattito pubblico, dibattito dal quale è nata Assemblea Sanvincenzina che, secondo il candidato, rimarrà sempre trasparente, secondo il loro nuovo modo di approcciarsi al cittadino, più diretto e aperto. E infine Cosimi dichiara che non chiederà un euro in più di tasse ai cittadini e che si dovrebbe votare Siamo San Vincenzo perchè il loro è «un programma da 10, creato con volontà e passione».