LUCCHINI: GRILLO, «SIAMO AL FUNERALE DELLA POLITICA E DEI SINDACATI»
Piombino (LI) – «Qui stiamo facendo il funerale della mentalità tipica italiana, il funerale della politica. Qui celebriamo la morte dei sindacati. Se siamo qui è perché voi ci avete creduto, voi non dovete sperare più in questa gente». Lo ha detto Beppe Grillo sabato 26 aprile davanti allo stabilimento Lucchini a Piombino. Ad applaudirlo oltre 1000 persone, compresi un centinaio di operai dello stabilimento siderurgico. Con lui Daniele Pasquinelli, operaio Lucchini e candidato sindaco M5s a Piombino. Al microfono si sono avvicendati i parlamentari Sara Paglini, Massimo Artini, Laura Bottici, Nunzia Catalfo, Alfonso Bonafede, Sergio Puglia e i candidati toscani per le Europee.
Bocciato su tutti fronti dal M5S con Nunzia Catalfo, e gli altri esponenti, l’accordo di programma: «La bozza di programma è fuffa, non contiene nulla di concreto. I soldi stanziati sono un’elemosina. Chissà quante di queste persone riusciranno a trovare un impiego domani».
Grillo montando sul palco ha subito sparato a zero sul Pd e soprattutto sui sindacati. Due le proposte che ha fatto, risolutrici per Piombino di tutti i problemi o quasi: il reddito di cittadinanza e lo sblocco dei fondi europei accantonati dalla Ceca per indirizzarli verso la siderurgia e nel caso di Piombino per fare prepensionamenti. «Continuate a credere ai sindacati, al presidente della regione. E’ con la speranza e le parole che la politica ve l’ha messo nel c…, con la semantica».
Poi ricorda la vicenda degli arabi e preannuncia l’arrivo degli indiani. «Hanno voluto seguire un marocchino, un arabo che sparava caz… Basta false speranze, basta soldi finti sulla carta “che arrivano” due giorni prima che venga qui e dicono Grillo sei arrivato in ritardo. Hanno solo politiche elettive e non politiche industriali. Ora stanno facendo la trattativa con l’indiano, due fratelli che hanno deciso che manderanno i manufatti dall’India qua. Con il lavoro vi stanno ricattando. Se fossimo arrivati qui con il reddito di cittadinanza il rapporto con i lavoratori sarebbe cambiato. Se gli garantisci un reddito possono anche perderlo un posto, e lo perderanno».
Quasi in chiusura del suo intervento Grillo ha riservato un attacco personale al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il giorno dopo la festa della Liberazione: “Quando arrivarono i tedeschi, mio padre si rifiutò di lavorare per loro, chiuse l’azienda e andò sulle montagne. Napolitano cosa faceva?».
Molto interessanti anche gli interventi dei candidati al parlamento europeo che hanno affrontato, altre al tema dell’accordo di programma per Piombino anche quello del Fiscal Compact «che può essere cancellato in qualsiasi momento», e dell’autostrada tirrenica con il movimento “No SAT” che combatte per lasciare l’Aurelia libera dal pedaggio più alto d’Europa.
Questa storia va avanti dal 1992 prima grande immensa crisi dell’acciaio.Si parla di smantellamento dello stabilimento da anni e la politica locale (la solita dal 1946) non ha fatto nulla,anzi meno di nulla,pensando solo ad infamare gli avversari politici.In questo caso però l’Europa non c’entra,in quanto la crisi dell’acciaieria piombinese ha almeno due decenni di storia.I cinque stelle sono uguali a tutti gli altri,dicono caz**te.