NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DELL’ 8 MAGGIO 2014

LUCCHINI: SÌ AI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

Piombino (LI) –  Si è concluso il 7 maggio  alle 15, con il 90,8% di ‘sì’, il referendum promosso il 5 maggio alla Lucchini di Piombino (Livorno) da Fim, Fiom e Uilm per valutare il consenso dei lavoratori sul percorso intrapreso dai sindacati.

Su 2.230 aventi diritto (900 la forza attiva per effetto dei contratti di solidarietà) hanno votato 1.331 lavoratori: 1.209 (112 i no, 4 schede bianche e 6 nulle) hanno detto sì al quesito dei sindacati che chiedevano la condivisione del percorso che, attraverso gli ammortizzatori sociali e l’accordo di programma, hanno l’obiettivo di tornare a produrre acciaio nel polo siderurgico piombinese.

“Per l’alta adesione e per l’espressione di voto – ha commentato il segretario della Uilm di Livorno, Vincenzo Renda – è un chiaro riconoscimento da parte dei lavoratori all’impegno e al cuore che Fim, Fiom e Uilm hanno messo in questa vicenda”. “Ora attendiamo la fine del mese di maggio per valutare le eventuali offerte vincolanti che verranno presentate, ben consapevoli – ha concluso – che l’obiettivo primario è vedere quanto prima in marcia le ciminiere dell’area a caldo”.

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CONTINUANO GLI INCONTRI DELLA LISTA “SUVERETO PROTAGONISTA”

Suvereto (LI) – La lista di centro sinistra “Suvereto protagonista” continua i suoi incontri serali, tutti con inizio alle ore 21.00, con i cittadini di Suvereto e delle sue frazioni per esporre le linee guide del programma ed ascoltare i bisogni della comunità.

Questi i prossimi eventi in programma:

Giovedì 8 maggio nella zona di Suvereto comprendente le case popolari e la località Paradiso;
Venerdì 9 maggio nella sala del Ghibellino di Suvereto incontreranno le categorie dei commercianti e degli artigiani.

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LAMI: «MATTEO NON SPEGNERE L’ALTOFORNO»

Durante il congresso della Cgil a Rimini Mirko Lami, del sindacato Fiom Lucchini, si è guadagnato una standing ovation gridando: «Matteo non spegnere l’altoforno». Lami si è rivolto a Renzi con un duplice appello: oltre a chiedere un confronto con lavoratori e sindacati sulla questione acciaieria prima che l’altoforno venga spento in modo irreversibile, il rappresentante rsu ha esclamato: «Il premier porti a smantellare la Costa Concordia a Piombino, il porto è pronto, non se la faccia sfilare dalla Turchia».

Gli appelli di Lami si sprecano e l’ultimo è rivolto a Susanna Camusso e Maurizio Landini (segretario nazionale Fiom) nel nome di una Cgil unita: «Chiudetevi in una stanza e trovate una soluzione: i lavoratori non capiscono queste divisioni, serve una Cgil unita perché nel paese c’è chi vuole portare lo sfascio, c’è il rischio di un nuovo fascismo».

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L’ALTERNATIVA: «ASIU NON COINVOLGEREBBE L’ECONOMIA TERRITORIALE PER LA CONCORDIA»

Piombino (LI) – La lista civica L’Alternativa si esprime sulla scelta di Asiu di non coinvolgere l’economia del territorio per un’eventuale demolizione della Concordia. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Abbiamo appreso dalla stampa locale ‒ scrive la lista civica ‒della partecipazione di ASIU all’offerta per la demolizione della Concordia. Quest’appalto per Piombino rappresenterebbe una grossa opportunità se venisse coinvolta tutta l’economia del territorio, ma a quanto pare questo non è avvenuto, risulta infatti che ASIU non abbia coinvolto alcunché di locale. Anzi, da quello che si legge, sembra esista una cordata composta da imprenditori fuori zona e non ci è dato modo di sapere quale sia la logica usata nella formulazione dell’offerta. Un modo di agire improprio per un’azienda municipalizzata che ha per missione la gestione dei rifiuti.

Dietro a questo atteggiamento, oltre ad improvvisazione e superficialità, appare una gestione della cosa pubblica che va ben oltre il mandato istituzionale di ASIU. Se si vogliono fare le cose con criteri manageriali ‒ conclude L’Alternativa ‒ occorrono studi, progetti di fattibilità finalizzati al coinvolgimento del tessuto locale, per una vera diversificazione professionale che tenga conto della formazione della manodopera e le specializzazioni delle imprese locali, altrimenti è solo l’uscita in libertà del presidente ASIU di cui non comprendiamo le finalità, se non a scopo elettorali viste le imminenti elezioni amministrative».

L’Alternativa

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RIFONDAZIONE COMUNISTA: “SIAMO ORGOGLIOSI DELLE NOSTRE BANDIERE”

Piombino (Li) – Michela Batistoni, segretaria del circolo PRC Piombino, risponde ai rappresentanti del M5S in merito all’episodio che abbiamo raccontato ieri legato all’esposizione dei simboli elettorali e partitici. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Rispondo al M5S partendo dalla fine del loro lungo ragionamento: se per voi è importante sapere dove il tirreno ha preso la notizia della vostra segnalazione della bacheca di Spirito Libero, forse la cosa migliore è chiederlo al Tirreno stesso, magari vi rispondono – inizia Batistoni. Per il resto noi non abbiamo fatto alcun comunicato, ma mi domando, se lo avessimo fatto quale problema ci sarebbe stato? Questo è ancora un Paese libero che vi piaccia o no. Il PRC ha semplicemente lamentato sulla propria pagina FB che a causa di una vostra segnalazione il Comune ha chiesto la rimozione delle bandiere dalla nostra sede. Non abbiamo detto che M5S ha segnalato solo la nostra sede. Quindi se vi è stata una gogna mediatica, e sinceramente non mi pare, non ne siamo certo noi i responsabili.

Comunque, la vostra ricostruzione dei fatti anche se suggestiva , è sicuramente di parte e lacunosa, infatti tralascia completamente quanto successo il 30 aprile, in una riunione che si è tenuta nella sala del consiglio comunale, alla presenza di tutti i rappresentanti delle liste in corsa per le amministrative. In quella occasione il rappresentante del M5S sollevò già la questione della bacheca di Spirito Libero, i funzionari del comune spiegarono che si trattava di una bacheca storica, da sempre in uso al PSI ed ai suoi eredi, che quindi era considerata equiparabile a quelle delle sedi di partito. Siccome nessun altro considerava tale bacheca una minaccia per la democrazia e per il regolare svolgimento delle elezioni, la discussione finì li, convinti che il buon senso di tutti avrebbe consentito uno svolgimento della campagna elettorale tranquillo e rispettoso degli spazi di agibilità di tutti. Evidentemente ci sbagliavamo, perché avete voluto forzare la situazione fino alle estreme conseguenze, chiedendo di nuovo ufficialmente l’applicazione di una legge vecchia soprattutto nei contenuti, figlia di una Italia che non esiste più.

Bisognerebbe riflettere bene prima di agire, perché se si chiede insistentemente l’applicazione della legge, anche se desueta, ad un funzionario pubblico, questo non può fare altro che applicarla a tutti, non solo ai casi che voi ritenete gravi. Anche perché non tutti hanno le medesime sensibilità e ciò che è grave per voi magari non lo è per noi e viceversa, e se non facesse così il funzionario potrebbe essere accusato di abuso d’ufficio. Quindi come vedete non è andato oltre, ha solo fatto il suo lavoro, come era prevedibile.

Per ultimo ho lasciato quello che mi sta più a cuore. Per noi togliere le bandiere e i simboli delle nostre lotte e delle nostra storia da dove sono sempre stati è un dolore. Quei simboli per noi rappresentano tanto, non sono solo un marchio di proprietà di un comico genovese. Sono i simboli di molti dei ragazzi che sono morti sulle montagne per consentirci di poter di nuovo fare elezioni libere, di molti operai che con le loro lotte hanno ottenuto diritti per loro e per i loro figli; capisco bene che voi non comprendiate l’importanza ed il significato di essi, come vedete sulla nostra bandiera non ci sono le stelle della guida Michelin – conclude la segretaria. Sarà forse per questo che non vogliamo ammainarle?»

Michela Batistoni, segretaria Circolo Vittorio Corallini PRC Piombino

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 SPIRITO LIBERO PRESENTA I “NUOVI MOTORI” DELLO SVILUPPO POSSIBILE

Piombino (LI) – La lista civica Spirito Libero organizza, venerdì 9 maggio alle 21,15 in Piazza Cappelletti, un incontro pubblico per parlare del futuro della città e delle prospettive di sviluppo economico del territorio.

Interverranno durante l’incontro:

Paolo Bertini: Il ruolo della grande distribuzione
Antonio D’Acchille: Nautica e portualità turistica
Luciano Guerrieri: Il porto che verrà
Ivano Monelli: La diversificazione dalla siderurgia
Fulvio Murzi: La centrale solare termodinamica
Roberto Nardi: Lo sviluppo del terziario

Sono state invitate le associazioni di categoria del commercio, artigianato ed agricoltura sul tema  “piccolo, nuovo e mio è bello”.
Inoltre parteciperanno i candidati di spirito libero x piombino al consiglio comunale

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A RIOTORTO CANTIERE IN MOVIMENTO PORTA “SCOMPIGLIO”
Piombino (Li) – Torna in scena Scompiglio, la simpatica rassegna di artisti e musicanti di strada organizzata dal Collettivo Sociale Cantiere in movimento, associazione di promozione sociale di Riotorto.
Si parte alle 17 con l’entrata in scena dei giocolieri, trampolieri e maestri circensi della compagnia grossetana di Mantica, che spazieranno dalla parata iniziale per concludere con uno spettacolo adatto a piccoli e grandi. Oltre a loro, il ritorno come truccabimbi di Giorgina!
Alle 19.30 cena a base di tortelli, trippa, salsiccia, formaggio, frittate, vino etc. Dalle 17 sarà già attivo un punto ristoro.
Dalle 20.30 spazio alla musica e alle danze con i live della Zastava Orkestar e dei suoi ritmi balcanici, e di Adriano Bono e la Minima Orchestra, con il loro reggae, calypso e non solo…
Parteciperanno associazioni di solidarietà e promozione sociale del territorio. L’evento ha il Patrocinio del Quartiere Riotorto. L’ingresso è gratuito.

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Scritto da il 8.5.2014. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DELL’ 8 MAGGIO 2014”

  1. Amerini Giampiero

    Ho seguito la lunga serie di interventi sulla bacheca e sulle bandiere, sia su Facebook, sia sulla stampa locale. Le prime campagne elettorali alla quali ho partecipato (come iscritto di un partito, come candidato non avevo l’età) e che ricordo molto bene risalgono agli anni cinquanta, purtroppo (per l’età). Posso dire di averne viste di tutti i colori, anche episodi simili a questi, ma sono sempre finiti in un accordo fra i partiti (sto parlando di anni nei quali lo scontro-confronto era sicuramente più vivace di ora) Le bandiere e i simboli dei partiti sono importanti per tutti, ognuno sente il suo, e non tutti i partiti hanno sedi o altri luoghi dove poterli esporre. I partiti e i loro esponenti hanno sempre trovato il modo di avere tutti la stessa base di partenza e le stesse possibilità. Non è con i colpi di legge, ne con i vandalismi che si conquistano voti. Poi, un vecchio detto dice: “chi di spada ferisce, di spada perisce”

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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