EDITORIALE: TUTTO SCORRE… ANCHE IN VAL DI CORNIA
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: TUTTO SCORRE… ANCHE IN VAL DI CORNIA
Corriere Etrusco “numero 55” del 9 maggio 2014.
Pánta rhêi (tradotto in “tutto scorre”) è il celebre aforisma attribuito ad Eraclito che identifica il tema del divenire, del «tutto si muove e nulla sta fermo». Egli sottolinea come l’uomo non possa mai vivere la stessa esperienza per due volte, giacché ogni ente, nella sua realtà apparente, è sottoposto alla legge inesorabile del mutamento. Un mutamento a cui saranno sottoposti anche Piombino e la Val di Cornia e del quale gli abitanti non hanno ancora preso coscienza.
Qui, complici le elezioni, si rimanda e rimanda. Sono anni che non viene affrontato seriamente il problema della crisi dell’industria e la stessa vendita dello stabilimento prevista per il 20 maggio, prima è stata rinviata a fine mese (quindi dopo le elezioni) e adesso pare venga spostata al 15 giugno prossimo.
Le malelingue legano questo ulteriore rinvio al pericolo di ballottaggio alle amministrative, che si terrebbe l’8 giugno. Forse è troppo rischioso per qualcuno che si conoscano i risultati del bando Lucchini a pochi giorni dallo spareggio elettorale, meglio rimandare tutto al 15 giugno.
Sempre le stesse malelingue dicono che il nostro amico Khaled, scoperto che la vendita dello stabilimento era slittata al 15 giugno, abbia subito provveduto ad aggiornare il sito della SMC. «A causa di circostanze eccezionali la conferenza stampa è rimandata al 25 giugno» c’è scritto sulla pagina ufficiale del gruppo arabo che, a partire da gennaio, a suon di conferenze stampa, si era detto interessato all’acquisto della Lucchini e che, invece, da fine marzo si è completamente volatilizzato.
Nessuno a Piombino crede più nell’arrivo degli arabi, ma la conferenza, che avrebbe dovuto annunciare la ricapitalizzazione era comunque attesa, perché qualcuno, nonostante tutto, ancora ci sperava. Sperava nella “restaurazione” di un’area a caldo tra le più anti-economiche del mondo, affinché nulla cambiasse ed il vecchio altoforno continuasse a marciare in un “limbo” temporale che dura da più di dieci anni.
Purtroppo il sogno è finito, quello che mi fa davvero paura è come sarà il risveglio.
Giuseppe Trinchini
Se fosse ancora vivo mio nonno l’avrebbe definita: “La novella di Buchettino” Oggi si usano termini diversi come: telenovela, bufala, escamotage elettorale ecc., ma il significato è sempre lo stesso. Giusto Giuseppe: è il risveglio purtroppo che sarà brutto, molto brutto ……. specialmente se a gestirlo saranno i soliti.
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