PIOMBINO: ECCO IL FUTURO DELLA NOSTRA CITTA’
Piombino (LI) – Giovedì 15 il Corriere Etrusco ha organizzato in piazza Gramsci un confronto-dibattito con i candidati sindaco piombinesi in vista delle elezioni amministrative del 25 maggio. I candidati si sono confrontati su molteplici temi (il video integrale sarà disponibile a breve su www.corriereetrusco.it ) e ne riportiamo una sintesi parziale incentrata sulla domanda «Industria, turismo, agricoltura, portualità: quale futuro per Piombino?».
La sorte concede a Fabrizio Pierini, della lista civica L’Alternativa, l’opportunità di rispondere per primo: «La piccola e media impresa ha delle difficoltà oggettive e io ho proposto che all’interno dell’accordo quadro si inserisca un intervento della cassa depositi e prestiti per garantire l’accesso al credito, altrimenti le PMI non ce la faranno […]».
Cinzia Bartalini sostituisce Marina Riccucci, candidato sindaco per la lista civica Un’Altra Piombino: «Piombino deve essere sviluppata a 360 gradi. Vorremmo che l’area a caldo funzionasse ancora, anche se cominciamo ad avere delle perplessità per i ritardi sul bando. […]».
Sono in molti a schierarsi sul fronte dell’acciaio; Fabrizio Callaioli di Rifondazione Comunista dice: «Stiamo pagando gli sbagli di trent’anni durante i quali non è stata diversificata l’economia del nostro territorio e tre anni non bastano per far ripartire tutto, dunque è necessario difendere l’industria, il polo siderurgico […]» e Massimo Giuliani del Pd: «L’acciaio non è in crisi, c’è un piano europeo che si basa sull’acciaio. Dobbiamo implementare e attuare l’accordo di programma quadro […]».
Riccardo Gelichi della lista Ascolta Piombino ribatte: «Non possiamo vivere di monocultura, dobbiamo potenziare le nostre attività e attirare investimenti privati. Possiamo sviluppare tutta la filiera del pescato e creare servizi e accessi alle spiagge a Piombino […]», mentre lo sguardo di Luigi Coppola, della lista Svolta Popolare, è ancora più audace: «Di fronte alla crisi generale non possiamo continuare con il ricatto sociale della fabbrica: guardiamo altrove. Abbiamo un regolamento urbanistico che è antiquato, rifacciamolo in base a quello che succede in Europa. Piombino è un Comune dell’Europa. La fabbrica rimanga, ma basta con la monocultura […]».
Pasquinelli del Movimento 5 Stelle e Ferrari della lista Ferrari Sindaco concordano nel prevedere anni durissimi per Piombino, essendo impossibile risolvere la crisi in così poco tempo e reimpiegare tutti i lavoratori. Francesco Ferrari controbatte: «L’accordo di programma è un punto di partenza di fronte alla mancanza di un privato che viene ad acquistare la Lucchini, non un punto d’arrivo. Sono anni che la Lucchini è in crisi e questo accordo di programma è arrivato a un mese dalle elezioni. A me qualcosa non quadra […]» e Daniele Pasquinelli sostiene: «Dobbiamo capire di che cosa c’è bisogno in Italia e produrre cosa serve. I nostri prodotti non sono competitivi in Europa […]».
Nonostante il numero elevato di candidati l’iniziativa ha riscosso un buon successo, e ha mostrato agli abitanti di Piombino per la prima volta in questa campagna elettorale, un vero confronto sui temi caldi che dovrà affrontare questa città.
Il Giuliani afferma che l’acciaio non è in crisi.
Bene uno così lo mandiamo a fare il sindaco per i prossimi cinque anni ?
” C’è un piano europeo che si basa sull’acciaio.. ” questo dice ?
Senta direttore o lei riporta notizie non vere o Giuliani va messo sotto tutela ma non Anselmiana bensì sanitaria.
L’unica scusa può essere quella che i discorsi glieli passano e quindi basterebbe cambiare lo scrittore, da ricercarsi nella segreteria del partito ci si immagina.
Con il Giuliani Piombino non deve chiudere ?
Ma lo avete ascoltato, poverino, durante il dibattito, sembra uscito delle medie due giorni fa.
Che tenerezza !!!!!!!!
“”L’acciaio non è in crisi, c’è un piano europeo che si basa sull’acciaio. Dobbiamo implementare e attuare l’accordo di programma quadro””
Il tipo vaga,non si rende conto della realtà,vede se stesso e le raccomandazioni che ha sempre avuto negli anni come quando si presentava come drrt,vive su un altro pianeta.
E’ vero. Uno che si candida e che sarà sindaco di Piombino non può dire che l’acciaio non è in crisi in Europa. Ma dove vive! L’innovazione non si ferma è il suo slogan. E’ la più retriva conservazione, anche nelle menzogne e nella propaganda autoreferenziale. Non hanno saputo prevedere e tanto meno gestire la crisi delle acciaierie a Piombino, non se ne fanno carico a livello nazionale e continuano a prendere in giro la gente. I piombinesi sono stati illusi con promesse mancate, miraggi e diversivi per troppo tempo. Quando apriranno gli occhi?