LUCCHINI«IL COREX E’ UNA CHIMERA CON AIUTI DI STATO MASCHERATI»

Un momento di un assemblea Lucchini

Un momento di un assemblea Lucchini

É stata ancora una volta l’Ilva di Taranto e la Lucchini di Piombino a monopolizzare la conferenza stampa di Federacciai, che si é tenuta ieri prima dell’assemblea annuale dell’associazione nazionale dei produttori siderurgici.

Priorità secondo Antonio Gozzi, presidente di Federacciai riconfermato alla carica anche per il prossimo biennio, sono l’occupazione ed il rispetto dell’ambiente che ci possono essere solo se c’è il mantenimento delle attività industriali. Se si pensa di proteggere la natura chiudendo le fabbriche secondo il presidente di Federacciai che è stato riconfermato anche per il prossimo biennio, si fa un grosso errore, «e ci sono moltissimi casi che lo dimostrano». L’unico modo, quindi, di far convivere le due cose secondo Gozzi è quello di mantenere in funzione le aziende e far sì che possano generare reddito.

Per quanto riguarda la Lucchini, nella conferenza stampa che ha preceduto l’assemblea di Federacciai, Gozzi ha segnalato che le problematiche dell’impianto piombinese sono legate alle debolezze insite del sito, non ascoltate dalla politica e dal sindacato, che hanno preferito inseguire le «chimere del Corex» o le promesse della cordata italo-tunisina che «hanno probabilmente cercato di organizzare una truffa». Questa rincorsa ha portato molti pretendenti ad allontanarsi dal sito, destinandolo ad un futuro difficile.

Oltre ai problemi dell’Ilva e di Piombino – le cui prospettive legate a DRI e Corex sono state definite come non ottimali -, Gozzi ha dichiarato durante la conferenza che il 2013, per la siderurgia italiana, é stata contraddistinta da «una modesta congiuntura» e che nel 2014 l’Italia «ripeterà grosso modo i risultati dell’anno scorso: non può essere altrimenti perché l’acciaio é un indicatore ciclico ed il ciclo economico non dà segni di miglioramento».

All’interno del comparto «le imprese export-oriented fanno registrare performance reddituali buone», mentre gli impianti italiani, nel complesso, sono utilizzati al 60%-65%. Il primo trimestre del 2014, con l’incremento dell’output nazionale, «vede un aumento della produzione a causa della ripresa dell’attività dell’Ilva».  Facendo un bilancio del biennio appena trascorso, Gozzi ha sottolineato che Federacciai ha mantenuto il presidio sull’energia, il cui costo per i grandi consumatori é in linea con quello dei competitor europei, e sulle materie prime, con l’introduzione che hanno semplificato la gestione del rottame. Il settore italiano dell’acciaio, in questo biennio, «nonostante fosse al sesto anno di crisi ha tenuto ancora. Ha tenuto per la lealtà dell’imprenditoria nazionale, che ha continuato a investire nelle proprie imprese. Questa é la faccia buona del capitalismo famigliare del nostro Paese».

Per Lucchini secondo Gozzi ad oggi resta, pur senza farne il nome, di fatto solo la manifestazione d’interesse della Jsw di sajjan Jindal, esprimendo peraltro tutto il suo scetticismo sulla realizzazione eventuale di un impianto Corex: «C’è il rischio – ha commentato Gozzi– che la politica e il sindacato rincorrano chimere come il Corex, tecnologia che in 30 anni non è mai riuscita a decollare, oltre tutto con strumenti finanziari a sostegno che rischiano di essere aiuti di Stato camuffati».

Tra le altre novità di ieri segnaliamo anche quella de il “Sole 24 ore”, che annuncia un possibile approdo all’Ilva di Taranto di Piero Nardi, attuale commissario della Lucchini di Piombino, al posto di Enrico Bondi, non molto amato sia da Federacciai che dalle banche creditrici. Gli industriali italiani hanno chiesto al Governo Renzi che sia allontanato il commissario dell’Ilva, Enrico Bondi il cui contratto scade il 4 giugno prossimo. L’Ilva di Taranto si «avvicina rapidamente al collasso» ed è «in procinto di fallire», ha detto il presidente di Federacciai.

Scritto da il 21.5.2014. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

4 Commenti per “LUCCHINI«IL COREX E’ UNA CHIMERA CON AIUTI DI STATO MASCHERATI»”

  1. Luca

    Gozzi, il presidente di federacciai dice le stesse cose del Pierini della lista civica «L’Alternativa»: l’arabo è un truffatore e chi l’ha seguito ciecamente brabilmente solo un povero sciocco.

    Ora Gozzi parla del corex, e lo definisce una chimera. Votate PD gente, di questo passo si torna al numero di abitanti di inizio 900 quando tutta la città si trovava dentro le mura leonardesche…

  2. lino

    E’ questo del Gozzi un grande ceffone all’arroganza ignorante dei sindacati e di Anselmi. Ora diranno che Gozzi ha interessi nella questione e per questo parla così.
    Contituare sulla strada del complotto sarà forse comodo per giustificare un fallimento completo ma non scagiona certo questi poveretti dal disastro sociale nel quale ci hanno portato.
    Dimettersi no, questo non gli passa nemmeno nell’anticamera del cervello.
    Vogliono essere loro a trovare una via d’uscita.
    Chissa’ cosa hanno nel cilindro al posto del coniglio arabo forse una marmotta eschimese, dal deserto arroventato al mare ghiacciato.
    Una curiosità per finire, corre voce in città che l’arabo ha lasciato un bel chiodo al calidario, ma è vero ?

  3. Mario Rossi

    Questo Sig. Gozzi, che dovrebbe avere il profilo istituzionale di un Presidente Federale Nazionale, mi pare invece essere personaggio che ragiona con la pancia più che con la mente. Nel suo intervento è evidentissimo il timore che si investa su Piombino poichè lui, ed i suoi compari elettroacciaioli, già mal messi dal punto di vista economico – finanziario prenderebbero la via del baratro se Piombino tornasse a produrre acciaio con un grande gruppo alle spalle. Hanno visto l’animale morente e si erano gettati sulla carogna per finirla e dividersi le polpe ma politica e sindacato hanno, una volta tanto, reagito come si deve allontanando gli avvoltoi. Nel suo intervento il Sig. Duferco, perchè a questo titolo ha parlato, fa uno scivolone clamoroso intervenendo con affermazioni pericolose e fuorvianti in piena due diligence!! Questa non è turbativa d’asta? Ma fa di più …. di fatto, e subdolamente, accusa il Governo, la Regione Toscana e tutti i firmatari di aver fatto un Accordo di Programma per garantire aiuti di stato alla siderurgia piombinese…. O è un pazzo scatenato o è un fazioso disperato, in tutti e due i casi non può continuare a rappresentare la siderurgia italiana ….. ci aspettiamo che politica e sindacati chiedano a gran voce una chiara smentita o le sue dimissioni immediate …..

  4. Astuto Cacciatore

    “, e subdolamente, accusa il Governo, la Regione Toscana e tutti i firmatari di aver fatto un Accordo di Programma per garantire aiuti di stato alla siderurgia piombinese….” e infatti. Non mi sembra ci sia bisogno di accuse subdole, l’accordo è un aiuto di Stato, in quale altro modo lo volete chiamare ?

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 21 giorni, 4 ore, 2 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it