EDITORIALE: I PROFESSORI? DENUNCIAMOLI TUTTI
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: I PROFESSORI? DENUNCIAMOLI TUTTI
Corriere Etrusco “numero 57” del 23 maggio 2014.
Sono avvenuti questa settimana due fatti, entrambi gravi, all’interno del pianeta scuola. Entrambi ai danni di due professori. Fatti che scoperchiano il vaso di Pandora su un mondo, quello del rapporto studente-genitore-docente, che sta portando, come risultato, a una “giuridificazione” dei rapporti sociali, con la giustizia, complice incosciente, usata per colpire il professore di turno.
Il primo caso riguarda un alunno di una scuola media di Forlì sorpreso dal professore mentre guardava foto hard sul cellulare. L’insegnante sequestra il telefonino e invita la madre a ritirare l’apparecchio. Questa lo fa, ma in compagnia di un avvocato, accusando il professore di furto. Una situazione paradossale, ma anche emblematica di come vanno oggi le cose nelle scuole.
In un mondo “normale” situazioni di questo tipo non finirebbero in tribunale, ma più semplicemente con una “punizione” da parte della madre al ragazzo e con un ringraziamento al docente per aver dato un ulteriore esempio educativo al proprio figlio.
Nel secondo caso, avvenuto a Piombino, abbiamo visto la polizia entrare nella scuola notificando a un professore un avviso di garanzia che conteneva un’accusa di violenza sessuale su alcune studentesse. L’insegnante è stato invitato a seguire gli agenti davanti agli occhi di studenti, docenti, amministrativi e bidelli. A prescindere dalla veridicità o meno dei fatti contestati, il danno fatto alla credibilità del professore, e indirettamente alla onorabilità dell’intera classe docente, è enorme.
In un mondo “normale” i genitori sarebbero dovuti andare dalla Preside e di lì far partire un’eventuale azione disciplinare e, solo in caso di inadempienza di quest’ultima, rivolgersi alla magistratura. Mi chiedo poi perché la polizia non gli abbia notificato in commissariato la querela, visto che alla fine l’indagine ad oggi ha prodotto solo una denuncia a piede libero?
La verità è che ormai le scuole sono troppo permissive e la disciplina e il rispetto delle gerarchie probabilmente inesistenti o quasi. E i professori, con le armi tutte spuntate, e minacciati perennemente di denuncia da genitori che sono il riflesso della società in cui viviamo e che sta andando allo “scatafascio”.
Giuseppe Trinchini