NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DELL’8 GIUGNO 2014
MASSARRI (SPIRITO LIBERO): “LA GREEN ECONOMY NON È UN MITO IRRAGGIUNGIBILE !!”
“La Giornata Mondiale dell’Ambiente è senz’altro la migliore occasione per richiamare l’attenzione pubblica sulla questione ambientale e far ripartire il dibattito (nonché le azioni politiche) sull’importanza della “Green Economy”, che non è affatto qualcosa di astratto, mitologico o di radical-chic né tantomeno l’ultima spiaggia per salvarci dal disastro ambientale !!”. E’ il commento rilasciato da Daniele Massarri all’indomani dell’evento organizzato da Coldiretti al Mandela Forum di Firenze, dove era allestito l’Open Space “Lavorare con la Green Economy”.
Massarri prosegue: “Essa è invece, al contrario, un’occasione per avviare un nuovo ciclo di sviluppo, all’insegna della sostenibilità e innovazione, con ricadute economiche di lungo periodo. La via migliore per innescare questi processi è partire dalla Città, senza misure traumatiche, ma semplicemente cogliendo le opportunità già esistenti. Un’incredibile spinta propulsiva verrebbe infatti sia da una diversa pianificazione urbana che dall’eco-innovazione tecnologica, tramite un mix di innovazione e riorganizzazione del vivere comune: nell’ambiente urbano si produce ancora il 68% di rifiuti indistinti; le abitazioni sprecano dal 30% al 60% in più di energia rispetto alla media Ue e in alcune zone a vocazione agricola si è assistito a una cementificazione frammentata e disordinata che ha mangiato territorio produttivo.
Il futuro di Piombino, invece, conviene che sia molto più ‘green oriented’, anche perché la stessa Italia inizia a muoversi in quella direzione: il decreto approvato dal Governo ai primi di aprile – in attuazione della direttiva europea 2012/27 sulla promozione di soluzioni smart energy – ha stanziato infatti ben 800 milioni di euro per il periodo 2014 – 2020, che potranno essere spesi soltanto per la riqualificazione energetica degli immobili pubblici e per conseguire l’obiettivo di riduzione dei consumi di energia al 2020. Ciò pone evidentemente il nostro Paese sulla strada di una maggiore sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica, che innescherà la creazione di nuovi posti di lavoro sia nel settore pubblico che nel privato connessi alla diffusione di soluzioni tecnologiche innovative e di riflesso in tutto l’ambito della Green Economy. A Piombino, dunque, occorrerà mostrarsi non solo preparati ma addirittura anticipare queste tendenze, per arrivare prima e meglio degli altri a queste preziosissime risorse economiche ed occupazionali. Sono fiducioso che Giuliani sarà all’altezza di questa sfida ambientale ed energetica a patto, ben inteso, di semplificare la rigida e/o calcarea burocrazia e di saper superare legacci, orpelli e liturgie dei vari apparati”.
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PIANO CAVE: ULTIMO REGALO SGRADITO DALLA PROVINCIA DI LIVORNO
Il 10 Giugno 2014 la Provincia di Livorno finirà in bellezza la sua esistenza approvando il Piano delle Attività Estrattive: un piano che, salvo qualche aggiustamento nel 2010, attua con sei anni di ritardo il Piano Regionale del 2007 redatto su dati ormai vecchi di dodici/quattordici anni. Un Piano secondo il Comitato per Campiglia inutile perché appunto basato su dati vecchi e ormai insignificanti, su previsioni totalmente infondate che non tengono minimamente conto delle normative europee in materia di uso di materiali riciclati che dovrebbero raggiungere nel 2020 il 70% dei materiali impiegati contro l’attuale 14% della Toscana.
«Un Piano pericoloso – commenta il Comiato per Campiglia – perché attua un Piano Regionale la cui validità è scaduta nel 2012, confermando previsioni di scavo assolutamente sovradimensionate in un periodo di crisi strutturale come l’attuale, in particolare per quanto riguarda gli inerti per i quali si ammette di estrarre nei prossimi otto anni dodici milioni di metri cubi (più di quanto è stato scavato nei quattordici anni passati).
Un Piano pericoloso perché andando oltre le indicazioni del Piano Regionale, propone di trasformare il Campigliese in un “distretto degli inerti” e auspica la realizzazioni delle “grandi opere” per usare tutto il materiale possibile immaginabile che ormai, nel ciclo produttivo industriale articolato, serve solo alla Solvay, visto che le Acciaierie di Piombino si sono fermate e l’edilizia è allo stremo.
Tutte le criticità del Piano sono state denunciate dal Comitato per Campiglia il 2 Dicembre 2013 alla Commissione Ambiente della Provincia e successivamente raccolte in un documento molto articolato del 28 Febbraio 2014. In quell’occasione la Provincia aveva formalmente promesso un incontro pubblico con i cittadini e amministratori dell’area della Val di Cornia per discutere i dati e le scelte del Piano Provinciale prima della scadenza dei termini di legge per presentare le osservazioni.
Nulla di quanto promesso è stato mantenuto e il Comitato non ha volutamente presentato alcuna osservazione per protestare contro un comportamento così irrispettoso nei confronti dei cittadini e nella convinzione che tutte le osservazioni sarebbe state inutili a modificare il Piano. Che questa convinzione fosse fondata lo dimostra il fatto che nessuna osservazione che mettesse in discussione il Piano è stata accolta e in particolare quelle del Gruppo di Intervento Giuridico, del Comune di Campiglia, della Soc. Parchi Val di Cornia, della Regione Toscana e addirittura di un Consigliere Provinciale.
Per quanto riguarda i proprietari di cave e Confindustria è stato tutto un chiedere di ampliare i limiti delle cave, malgrado la crisi. In questo caso la Provincia non si è sbilanciata e non ha accolto le osservazioni rimandandole alla Regione per competenza. Dalla analisi delle osservazioni si può infine capire che nella sostanza tutto il Piano è servito semplicemente ad ammettere l’apertura di una nuova cava di argille in località Gozzone nel Comune di Rosignano Marittimo.
Infatti su 73 osservazioni, 42 riguardano questo tema e ben 41 chiedono di eliminare la previsione in contrasto con gli strumenti urbanistici e i vincoli esistenti. Singoli cittadini italiani e stranieri, imprenditori del turismo, agricoltori, la C.I.A., comitati, M5S, amministratori denunciano i danni che questa attività porterà al paesaggio e ad attività turistiche e agricole che creano lavoro non meno della cava già esistente nel Comune. La Provincia di fronte a questo problema, la cui soluzione pare sia la vera causa del ritardo di anni nell’approvazione del Piano, respinge tutte le osservazioni senza dare alcuna vera motivazione.
Si dimostra allora ancora una volta che amministratori e i sindacati non sono in grado di dare alcuna risposta convincente di fronte ai ricatti occupazionali e preferiscono mandare avanti un processo di distruzione del territorio che impedisce un suo diverso sviluppo economico.
Possiamo allora concludere dicendo che se è vero che quando scompare un organo rappresentativo dei cittadini, come in questo caso la Provincia, è sempre un lutto per la democrazia, è anche vero che i casi come quelli del Piano delle Attività Estrattive della Provincia di Livorno non fanno certo rimpiangere quello a cui l’organo rappresentativo in questione si è ridotto».
Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi
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DELEGAZIONE SUVERETANA A VOLTERRA PER LE RELIQUIE DI SAN GIUSTO
Giovedi 5, il Sindaco, con una piccola delegazione di fedeli, le suore del Santuario del Frassine e il parroco di Suvereto don Roberto Formaggio , si sono recati a Volterra per recuperare alcune reliquie appartenenti a San Giusto vescovo , che visse a Suvereto tra il V e VI secolo.
Il sindaco Parodi ha sottolineato l’ importanza dell’ iniziativa che ha riportato a Suvereto un pezzo della sua gloriosa storia, rafforzando ancora di più il senso di appartenenza dei suveretani al paese e alle loro traduzioni. Ottima è stata anche la conoscenza del primo cittadino di Volterra Marco Buselli , che guarda Suvereto con tanta ammirazione.
Presto le reliquie saranno poste all’ interno della cattedrale di San Giusto a Suvereto.
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GELICHI: DOVE ERAVAMO RIMASTI A PIOMBINO
Riceviamo e pubblichiamo integralmente da Riccardo Gelichi di Ascolta Piombino.
«Dove eravamo rimasti? Ah già! La Fabbrica, le bonifiche, il porto, la Concordia e lo sviluppo, il lavoro, il decoro urbano, la sicurezza, insomma il futuro. Dove sono andati tutti? Aspettano! Attendono gli eventi, quelle decisioni politiche che si dovrebbero trarre da un’attenta analisi del voto, e da una lungimiranza dettata da esperienza e da anni di governo. E noi che pensavamo che fosse necessario correre, poveri illusi. L’attesa di una catastrofe imminente è come la quiete prima della tempesta, e qui a Piombino dovremmo conoscerla quella quiete, il mare calmo, le nubi all’orizzonte, una brezza di mistral che carezza il viso, l’illusione della bonaccia.
Noi di Ascolta Piombino non smetteremo mai di svolgere il nostro ruolo di stimolo, di pungolo per la maggioranza, ci siamo ritagliati un ruolo obbligato, inutile aggiungere ulteriori motivazioni delle nostre scelte, rispetto a quello che tutti vediamo oggi. Le analisi si fanno in fretta, e le decisioni dovrebbero portare a consolidare una squadra forte, un percorso di discussione e di condivisione esteso, un’unità d’intenti che non dovrebbe essere figlia dei numeri, ma della sostanza delle cose. Oggi, come ieri, di sostanza ne vediamo poca, e quella ventilata è molto eterea, quindi non possiamo che incitare tutti a correre insieme al mondo, senza tentare di mettersi di traverso per solleticare la pancia del popolo, la campagna elettorale è finita, forza, a lavoro!».
Riccardo Gelichi
Portavoce della Lista Civica Ascolta Piombino
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PIOMBINO: CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE
Convocato per lunedì 16 giugno alle 8,30 il primo consiglio comunale della nuova amministrazione. All’ordine del giorno, secondo quanto previsto dalla norma, la convalida degli eletti, l’elezione del presidente del consiglio comunale, l’elezione del vice presidente del consiglio comunale, il giuramento del sindaco, la comunicazione da parte del sindaco della nomina dei componenti della giunta comunale e l’elezione della commissione elettorale.
In base alle norme, infatti, la convocazione del consiglio comunale deve avvenire entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e la prima seduta deve essere tenuta entro dieci giorni dalla convocazione.
Per l’elezione del Presidente del Consiglio comunale, nelle prime due votazioni si richiedono i 2/3 dei voti validi dei consiglieri assegnati. Dalla terza votazione è sufficiente la maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Per tale votazione ciascun consigliere ha diritto ad un solo voto. Il residente eletto dal consiglio comunale assume la carica appena eletto, considerando l’atto deliberativo immediatamente eseguibile. Nella stessa seduta e con gli stessi criteri, ma con votazione a parte, si procede alla elezione di un vice- presidente per la sostituzione del p0residente in casi di assenza o di impedimento.
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PIOMBINO: NCD, BASTA INSULTI SU FABRIZIO PIERINI
Riportiamo un comunicato della lista civica “L’Alternativa”.
«Durante la passata Campagna Elettorale – inizia il direttivo di NCD – abbiamo riscontrato purtroppo un atteggiamento strumentale tenuto da molti soggetti interessati a gettare discredito sul nostro Candidato Sindaco Fabrizio Pierini.
Riteniamo doveroso intervenire a posteriori forti della verità. Un dovere politico, morale ci impone di fare chiarezza in merito ai fatti citati circolati ad arte in merito alle pubblicazioni e a metà comparse sul sito storico del giornale Tirreno relativamente all’incidente avvenuto nel 1999. Pertanto precisiamo e lo abbiamo messo sul nostro sito che l’incidente di cui sopra è stato chiuso con la richiesta del P.M. perché il fatto non sussisteva e accolto dal Tribunale di Milano con sentenza passata in giudicato. Successivamente il Tribunale di Milano ha riconosciuto il risarcimento del danno per ingiusta detenzione domiciliare, condannando lo Stato.
Pertanto diffidiamo chiunque – concludono – a mettere in giro chiacchiere ed affermazioni contrarie alla verità altrimenti ci vedremo costretti ad agire legalmente per tutelare la dignità della lista che il Sig. Pierini Fabrizio ha rappresentato».