IL PD CRESCE MA PERDE LA ROCCAFORTE LIVORNESE
Il Pd di Matteo Renzi e il centrosinistra, rispetto al passato, avanzano. E aumentano i centri amministrati: da 112 “comuni superiori” si è passati a 141, e da 16 capoluoghi ora il centrosinistra ne governa 19 (il centrodestra ne perde invece 46, +2 per il M5S). Ma c’è anche un’amara sorpresa e arriva proprio dalla città e dalla provincia dove è nato il vecchio partito comunista: a Livorno vince il candidato del M5S Filippo Nogarin, appoggiato anche dalla sinistra radicale, superando Marco Ruggeri del centrosinistra: 53,06 a 46,97%.
Dopo aver perso Suvereto due settimane fa, il PD provinciale ora inizierà a soffrire della sindrome da accerchiamento, e di sicuro si aprirà un grande dibattito a sinistra. I grillini conquistano anche Civitavecchia, dove il candidato pentastellato Antonio Cozzolino ha vinto con il 65% mentre a Cecina il candidato del centro-sinistra Samuele Lippi ha vinto di un soffio (51,9%) contro l’Avvocato Paolo Barabino segretario provinciale di Forza Italia (48,1%).
Oltra al comune di Livorno, il PD perde anche Padova, Perugia e Potenza. Due capoluoghi di provincia e due di regione. Ma strappa importanti città al centrodestra: Bergamo, Biella, Cremona, Verbania, Pescara, Vercelli e Pavia.
A Padova un’altra clamorosa sconfitta del Pd dove vince Massimo Bitonci (sostenuto da Ln e Fi). Il centrodestra prende Teramo, che già governava, con Maurizio Brucchi e vince inaspettatamente a Potenza dove Dario De Luca, candidato di centrodestra, ha vinto il ballottaggio contro Luigi Petrone.
Il Pd è riuscito a confermarsi a Modena, dove Giancarlo Muzzarelli (Pd), che aveva sfiorato la vittoria al primo turno, ha battuto l’avversario M5s Marco Bortolotti, che ha potuto contare sul sostegno della Lega nord, di Fratelli d’Italia e del Nuovo Centro Destra del modenese Carlo Giovanardi. Conferma del Pd anche a Terni e Bari, dove il nuovo sindaco è Antonio Decaro. La coalizione di centro sinistra è riuscita poi a strappare Vercelli, Verbania, Cremona, Biella, Pescara, e Bergamo al centrodestra.
Leggete i l’articolo di oggi su “senza soste”
http://www.senzasoste.it/livorno/a-livorno-vincono-i-5-stelle-un-voto-storico-contro-il-pd-da-sinistra
e per favore nessuno cominci con l’assurda retorica tipo “vittoria delle destre” e simili imbonimenti per i grulli.
Leggete da. Senza soste : “Ci sarà sicuramente qualcuno che la farà passare come la sconfitta della Livorno rossa e della sinistra e interpreterà questo risultato come l’avanzamento delle destre. Noi sappiamo solamente che in questo consiglio comunale ci sarà solo una rappresentante del centrodestra su 32 consiglieri (minimo storico della destra livornese). Ci saranno 20 del M5S di cui ne conosciamo alcuni che abbiamo incrociato in qualche lotta ambientalista, ci saranno 3 di Buongiorno Livorno e ci sarà Marco Cannito. Se qualcuno in tutto ciò ci vede l’avanzamento della destra (storica o moderna) ce lo spieghi bene. Sicuramente in questo consiglio comunale ci sarà meno rappresentanza per banche e lobby, anche se sappiamo che i poteri forti della città continueranno a comandare e il consiglio comunale è ormai un luogo dove le sorti della città si decidono in misura minima.”
E ancora da Senzasoste: “Tuttavia in Comune stasera c’erano molte facce preoccupate: dirigenti, funzionari, vertici dei Vigili Urbani e molti altri che hanno sempre avuto la faccia arrogante di chi si sentiva tutelato da un potere inscalfibile. Questa è la sconfitta di un malgoverno ventennale, di un potere adagiato e sempre più privo di qualità. E’ anche la sconfitta culturale de Il Tirreno che ha cercato fino all’ultimo di reggere il gioco a Ruggeri sull’impegno a cambiare, dipingendo Nogarin come un improvvisato.”
Ora nel mondo dopo la caduta di Livorno i comunisti sono rimasti in Cina, a Cuba e a Piombino. Non sono un grillino ma sono contento della finaccia politica di quel parolaio di Cosimi un soggetto molto simile al nostro amato Anselmi. Tutte chiacchiere e nessun fatto. Portabandiere del dire, dei progetti mai realizzati, delle promesse eterne, del nulla amministrativo. Bersaniani poi Cuperliani e ora da ultimo Renziani. Che spessore politico, che principi ideologici, quali convinzioni granitiche. Poltronisti rabbiosi, minacciosi con coloro che la pensano diversamente, convinti che senza di loro la società affogherebbe.
Ora vedremo cosa accadrà a Livorno, vedremo che fine farà l’ospedale nuovo da costruirsi a 20 chilometri da Pisa, sentiremo forse Rossi dire che i soldi saranno dirottati su Pontedera per continuare nella politica dell’equità distributiva dei fondi. Renzi vuole rivoluzionare il modo di far politica, bene cominci dalla Toscana e in fretta mandi a casa un pallone gonfiato come Rossi perché è costato alle nostre tasche una mare di soldi con i risultati che sono davanti agli occhi di tutti.
tanti giri di parole..il pd se ha il 40% in veneto è il partito della confindustria..chiaro che si dimezzi nelle roccaforti del vecchio Pci…chi ha perso è Berlusconi che rischia di rientrare e trovare il posto occupato..