PIOMBINO: GIULIANI, GIUNTA NEL SOLCO DELLA CONTINUITA’
Tre donne e quattro uomini con due assessori confermati. Il sindaco Massimo Giuliani ha presentato con una conferenza stampa la giunta che lo affiancherà nella guida del Comune di Piombino per i prossimi cinque anni. Una giunta ridotta nel numero degli assessori, sette rispetto agli otto dell’ultima giunta Anselmi, e con una maggiore presenza femminile. Lunedì 16 giugno alle 8,30 si riunirà il primo consiglio comunale della nuova amministrazione. All’ordine del giorno la convalida degli eletti, l’elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio, il giuramento del sindaco e la sua comunicazione della nomina dei componenti della giunta. Per il presidente del consiglio comunale sembra in pole position Angelo Trotta, il più votato (388) alle elezioni.
La prima riunione della nuovo giunta si svolgerà invece venerdì 13 nel pomeriggio. Due le conferme in continuità con la squadra precedente, che sono quelle di Lido Francini e Marco Chiarei. Una differenza importante è che però Francini non avrà più la delega ai Lavori Pubblici, ma si occuperà di Bilancio e di risorse umane. Marco Chiarei invece mantiene le politiche ambientali, Green Economy, agricoltura, parchi politiche energetiche. A Claudio Capuano passeranno i Lavori Pubblici con la sicurezza sui luoghi di lavoro, la mobilità, il decoro urbano, e, una novità, il coordinamento dei rapporti tra la giunta e il consiglio comunale.
Stefano Ferrini, già assessore nella giunta Guerrieri e in una parte della prima legislatura Anselmi, viene proposto come vicesindaco, assessore alle attività produttive, marketing territoriali, politiche europee, politiche turistiche.
Le novità assolute, oltre a quella di Claudio Capuano, sono le tre donne: Martina Pietrelli, alle politiche territoriali e cioè urbanistica, edilizia e demanio marittimo; Paola Pellegrini, alla cultura, beni culturali, rapporti con le università, memoria ed eventi istituzionali, decentramento; Margherita Di Giorgi politiche sociali, immigrazione, istruzione, ittà dei Bambini, volontariato e cooperazione internazionale.
Al sindaco rimangono molte deleghe, come la Polizia municipale, l comunicazione e la partecipazione, gli affari legali, le politiche sanitarie (solo inizialmente), le politiche giovanili, lo sport, l’innovazione tecnologica, i rapporti con la grande industria, il coordinamento dell’Accordo di Programma.
«Ho cercato di mantenere una continuità con la giunta uscente, che ha ottenuto molti consensi dai cittadini – ha spiegato il sindaco Massimo Giuliani – ma al tempo stesso abbiamo lavorato anche per il rinnovamento e credo di aver allestito un gruppo di livello per competenze tecniche e amministrative. Ci attendono del resto sfide estremamente impegnative e ci siamo già messi al lavoro per proseguire nella ripresa della nostra città, affrontando da subito quelle che erano le nostre priorità: sviluppo, diversificazione economica, lavoro, attraverso l’attuazione dell’Accordo di Programma. Dobbiamo lavorare fin da subito per far partire nuove attività sul territorio, legate a settori strategici come il turismo, l’agricoltura, lo sviluppo delle piccole e medie imprese. Ho già visto grande entusiasmo nei colleghi di Giunta e approfitto per ringraziare la precedente amministrazione di cui ho fatto parte per il lavoro svolto in un momento così difficile per Piombino».
«La scelta della giunta – commenta il segretario di federazione Valerio Fabiani – è prerogativa del Sindaco e della scelta che ha fatto Giuliani se ne assume la responsabilità, a maggior ragione quando queste scelte non sono coondivise. Massimo sapeva quali erano i nomi che avevamo messo a disposizione. Avevamo chiesto maggiore rinnovamento. In parte c’è stato, aremmo voluto un segnale più forte da dare alla città.
Questa è probabilmente l’unica giunta di cui il sindaco si fida totalmente, e questo è un fatto positivo per tutti perché gli consentirà di lavorare al meglio. Dal partito senso di responsabilità, lealtà, ma anche autonomia».
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Non mi sembra che si stia cominciando bene. Il Sindaco è stato eletto dai cittadini, non dal partito, questo dovrebbe essere ricordato dai politici. Con i soli voti degli iscritti al PD Giuliani non sarebbe sindaco. Gli elettori, con i loro voti, gli hanno dato pieno mandato. La giunta deve essere espressione del sindaco. Le deleghe, delle quali il sindaco è responsabile, sono date a insindacabile giudizio dello stesso, a persone di sua fiducia. Mi sembra che i dirigenti del PD non abbiano capito la lezione, visto che volevano imporre nomi di loro gradimento. Se il sindaco deve andare a prendere ordini nella sezione del partito, mi chiedo a cosa sono servite le elezioni. Vorrei dire al nuovo sindaco: “Fai come ti pare, te non rappresenti il segretario del Pd (meno male), ma i cittadini: è a loro che devi rispondere”. Certo che cominciamo bene …… poveri noi: Auguri Massimo penso che tu ne abbia bisogno!
La domanda è: quanto durerà questo sindaco. Io credo poco. Intanto ha dimostrato cosa vuol dire essere professionisti della politica, basta pensare a Chiarei e Francini che faranno( forse ) per 15 anni gli assessori di un piccolo comune come Piombino. Ce ne rendiamo conto o siamo completamente rimbambiti ?
Cose da non credere, forse sono disoccupati o esodati e per questo si riservano loro due posti di lavoro.
Peccato non abbiano vinto i 5 stelle!!! Non che li approvi, ma forse non avremmo visto il solito carrozzone. Non so se i due assessori siano disoccupati o meno, so per certo che spesso cambiare colore fa comodo, per Chiarei ex verde e neanche in consiglio), come fa comodo il bel gesto di sventolare le proprie dimissioni certi di avere la giunta a fare quadrato intorno!Stai a vedere che è rimasto per farci piacere! Mi dispiace per Giuliani e questa sua fissazione di continuità sulla linea di Anselmi che tutto era fuorchè retta; ma non ha capito che rischia di essere bruciato? Già i risultati delle elezioni parlano da soli, ed è inutile che parlino di vittoria, sappiamo contare tutti, poi deve pensare anche a chi sarà libero e disponibile fra due anni, al momento delle elezioni regionali. Scontato anche l’assessorato all’urbanistica alla Pietrelli, se ne parlava già quando il candidato sindaco poteva essere Tortolini! Era un terno all’otto secco!!!! Che tristezza!