TIRRENICA: SGHERRI, «PRESENTATA L’INTERROGAZIONE SULLA PROCEDURA D’INFRAZIONE»
Firenze – Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato di Monica Sgherri, capogruppo in consiglio regionale per Rifondazione Comunista.
«Progetto dell’autostrada tirrenica. Questa volta non ce lo chiede l’Europa, che semmai pone seri interrogativi su come si sia sviluppato. Ma il Governo e chi vi si accoda vanno lo stesso contro tutto e tutti: appunto contro l’Europa e contro la necessità della dovuta trasparenza, per cui l’UE stessa ha aperto una procedura d’infrazione proprio sulla gestione degli appalti per la Tirrenica, contro l’ambiente visti gli impatti che quest’opera comporterà, e contro gli interessi del territorio visto che il progetto nasce in un’altra epoca e si basa quindi su previsioni di flussi di traffico e di sviluppo che non stanno oggi più nelle cose, oltre a prevedere una dorsale tirrenica da percorrere di fatto tutta su gomma».
Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e capogruppo di “FdS” in Regione. «Un progetto costosissimo e a carico dei cittadini più volte: a causa del pedaggio ma anche per il fatto che molti tratti, già a quattro corsie, realizzati con soldi pubblici, sarebbero trasformati dalla sera alla mattina in autostrada a pedaggio riscosso dal concessionario privato, e visto che l’inevitabile necessità di realizzare viabilità accessoria ricadrà sulla parte pubblica. Insomma un progetto vecchio e sbagliato e insostenibile da tutti i punti di vista. Eppure – secondo quanto riportato dalla stampa, quindi le parole del vice ministro Nencini sul prossimo via libera del governo a far ripartire i cantieri della Tirrenica – avanti tutta purché sia. Dove sta l’interesse generale ? E le ultime vicende Mose e Expo non dovrebbero insegnare che bisogna usare almeno prudenza?
Proprio sulla vicenda dell’infrazione UE – continua la Sgherri – ho presentato nelle settimane scorse un’interrogazione, l’ultima della serie sul tema Tirrenica, alla Giunta Regionale. La Regione, invece di accodarsi alla vulgata imperante, dovrebbe chiedere chiarezza sull’affaire procedura di infrazione e dovrebbe cogliere quest’ulteriore conferma per avanzare in tutte le sedi altre scelte, assai meno impattanti ambientalmente, socialmente e economicamente, come la messa in sicurezza dell’attuale variante Aurelia. Ma oggi pare proprio che accodarsi a prescindere – su questa come su altre vicende – sulle posizioni governative sia una scelta irresistibile».
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MONICA SGHERRI- capogruppo
m.sgherri@consiglio.regione.toscana.it
Nata l’ 1 ottobre 1953 a Firenze. Laureata in architettura. Ha collaborato con la Facoltà di architettura dell’Università degli studi di Firenze. Ha fondato una cooperativa di servizi culturali dove ha collaborato fino al 1985. E’ dipendente della Provincia di Firenze. Dal 2002 è nel direttivo nazionale del Forum ambientalista e dal 2003 è nel Consiglio di Contratto mondiale sull’acqua, Comitato italiano.
Iscritta al Partito della Rifondazione Comunista – PRC.
E’ membro del Comitato nazionale del partito e Responsabile per l’ambiente nella Segreteria regionale toscana.Già militante nel Partito Comunista Italiano – PCI.
Consigliere comunale a Firenze dal 1990 fino alla elezione in Consiglio regionale.
Eletta nelle consultazioni regionali del 3-4 aprile 2005, Lista regionale Sinistra Europea Rifondazione. E’ componente della 6° Commissione – territorio e ambiente ed è Capo del Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.