EDITORIALE: PIOMBINO E IL TURISMO. IL MARKETING CHE NON C’E’
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
___________________________
EDITORIALE: PIOMBINO E IL TURISMO. IL MARKETING CHE NON C’E’
Corriere Etrusco “numero 61” del 20 giugno 2014.
Inizia l’estate, sole, mare, turisti e tempo di feste all’aperto e di tanti appuntamenti. Peccato che, come al solito, a Piombino è anche tempo di sovrapposizione di eventi a causa della mancata coordinazione dei vari soggetti cittadini.
E così ci ritroviamo, anche quest’anno, con tre serate di beneficenza organizzate dall’associazione Tolla in collaborazione con il Quartiere Porta a Terra a favore di Spazio H e dell’associazione “Ci sono anch’io” nei giorni 20, 21 e 22 giugno al Pro Patria, e contemporaneamente, pochi metri più in là, il 20 giugno la festa del Solstizio d’estate e il 21 giugno la “Notte blu”.
L’Associazione Porta a Terra domenica 22 e lunedì 23 giugno organizza contemporaneamente presso il Piazzale d’Alaggio la “Notte dei Falò” con le strade del Porticciolo che si animano di antichi giochi, arcieri, artisti e mercanti che allieteranno i visitatori fino all’accensione dei tre grandi falò. Senza dimenticare che negli stessi due giorni a Riotorto si tiene Energetica festival; l’edizione del 2014, prevista sempre per il 20 e il 21 giugno vede esibirsi band emergenti in collaborazione con Controradio.
A queste vanno aggiunte varie iniziative minori che non sto ad elencare, ma che mi portano a fare una seria riflessione. Sono anni che si discute di una seria calendarizzazione degli eventi in città che valorizzi tutti i soggetti, privati edassociazioni, che animano Piombino.
Possibile che passino gli anni senza che il Comune, o chi per lui, riesca a coordinare tutte queste pregevoli iniziative (tutte patrocinate fra l’altro dall’amministrazione comunale) senza che un evento tolga i turisti all’altro.
In particolar modo in tempi di crisi, una corretta accoglienza valorizza l’impegno dei volontari, stimola l’attività imprenditoriale e valorizza il territorio. Far sovrapporre iniziative di grande richiamo, una sopra l’altra, comporta invece uno spreco di soldi e, visto che turisti e residenti non possono “dividersi a metà”, una perdita di pubblico che così non porta neanche gratificazione ai vari organizzatori.
Giuseppe Trinchini